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Altilia è un borgo della Valle del Savuto situato a 594 metri di quota s.l.m.
Di interesse si segnala: la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, gli Affreschi delle Grotte, il Ponte Romano di Annibale.
È caratterizzata da piazza Castello che gli altiliesi chiamano "U Chijanu e Don Mpeppe", dalla quale è possibile ammirare suggestivi panorami della Valle del Savuto; inoltre è un centro ricco di viuzze caratteristiche, ai lati delle quali si aprono i portali dell’antica scuola scalpellina altiliese.
Il suo territorio ricade nell’area di produzione del Savuto: un pregiato vino doc calabrese.
COSA VEDERE AD ALTILIA
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA AD ALTILIA
La Chiesa di Santa Maria Assunta è la Matrice di Altilia.
La struttura fu eretta tra il XVI e il XVII secolo da maestranze locali.
Sulla facciata principale è presente un portale litico in stile rinascimentale, ai lati del quale si innalzano quattro lesene con capitello jonico.
Sul lato destro dell'edificio si innalza un’imponente torre campanaria a base quadrata, utilizzata anche come torre di avvistamento nei secoli passati.
All’interno custodisce: un fonte battesimale in rame sbalzato del XV secolo; due acquasantiere in alabastro nero a forma di conchiglia; una tela di Guglielmo Borremans.
Portale della Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Maria Assunta
Portale Secondario della Chiesa di Santa Maria Assunta
Torre Campanaria della Chiesa di Santa Maria Assunta
LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE AD ALTILIA
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie era parte integrante del convento dei frati cappuccini minori; la struttura fu donata alla famiglia Marsico a seguito della soppressione degli ordini monastici avvenuta nel 1806.
GLI AFFRESCHI DELLE GROTTE DI ALTILIA
Gli Affreschi della Grotte si trovano in due cavità naturali poste nella valle adiacente all’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Gli affreschi, risalenti al XV secolo, ritraggono le effigie di Gesù, della Vergine, di San Sebastiano e San Francesco da Paola.
Le grotte, data la vicinanza al convento, potrebbero essere state utilizzate dai frati come luoghi di meditazione e/o penitenza.
IL PONTE DI ANNIBALE AD ALTILIA
Il Ponte Romano detto di Annibale
Il Ponte di Annibale, denominato anche Ponte di Sant'Angelo, è un antico ponte eretto nel II secolo a.C.: uno dei ponti più antichi d'Italia e d'Europa.
L'origine romana del Ponte è dimostrabile da diverse ipotesi e da alcuni reperti recuperati. Durante l'ultimo restauro del manufatto sono state rinvenute monete antiche, a tal proposito Saturno Tucci, in uno dei suoi libri scrive: "Sul piedritto a monte venne ricucita la famosa lesione che, a suo tempo, permise di scoprire una camera vuota, all'interno della quale gli operai si sbizzarrirono a scavare alla ricerca di un antico tesoro che la diceria popolare voleva fosse lì nascosto. Furono trovate, invece, alcune monete che vanno dal periodo greco (350 - 194 a.C.), al periodo romano, fino ai "Vespri Siciliani" (1200-1280 a.C.) ... ". C’è da dire che l'asse del ponte segue un tracciato che si presume appartenesse alla Via Popilia Capua - Rhegium. *1
L'opera si trova sul Fiume Savuto sul confine tra i territori di Altilia e Scigliano.
- *1 - Fonte: paroladivita.org
→ Vuoi sapere di più sul ponte? Trovi tutto qui: Il Ponte Romano di Annibale tra Altilia e Scigliano.
IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI ALTILIA
LA FONTANA AD ALTILIA
I PORTALI DI ALTILIA
Portale Litico
Portale Litico
SCORCI DEL BORGO DI ALTILIA
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
COSA FARE AD ALTILIA
APPROFONDIMENTI SU ALTILIA
DOVE SI TROVA ALTILIA
STORIA DI ALTILIA
Sull’origine di Altilia esistono varie ipotesi: alcuni la vogliono sorta dalla rovine di Astalonga, antica città del Savuto che doveva trovarsi a poca distanza dall’attuale abitato; altri concordano che sia stata fondata da Giovan Corrado e Altilio dell’Alimena, da cui avrebbe anche tratto la denominazione; l’ipotesi più accreditata è che sia sorta a seguito dell'invasioni saracene che spinsero gli abitanti della costa tirrenica e di Cosenza a lasciare i luoghi di origine, ormai poco sicuri, e a rifugiarsi nell’entroterra.
Il borgo fu colpito dal grande terremoto del 1638 che lo rase completamente al suolo, decimando gran parte della popolazione; altri eventi tellurici di forte intensa si verificarono anche nel 1873 e nel 1905.
Agli inizi dell’800 Altilia era un casale della Regia Città di Cosenza.
Nel 1928, con la legge sulla soppressione dei comuni sotto i 3000 abitanti, Altilia fu aggregata, insieme a Belsito, al Comune di Malito; per ritornare a essere un comune autonomo nel 1937.
L'ANTICA ARTE DEGLI SCALPELLINI DI ALTILIA
Per molti secoli ad Altilia è stata fiorente l’arte degli scalpellini che con la loro maestria hanno adornato palazzi, chiese e monumenti in molti centri della Calabria.
Tantissime sono le opere che si rifanno all’artigianato degli scalpellini di Altilia.
I maestri altiliesi realizzarono le loro opere in una pietra locale che prende il nome di Pietra di Altilia: erroneamente denominata tufo; questa pietra proviene da due siti del territorio denominati: "U Russu" e "E Parrere"; il primo luogo è situato sulla sponda destra del torrente Carito, il secondo sul lato opposto.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI ALTILIA
- Abitanti: 677 al 01.01.2023
- Nome degli Abitanti: altiliesi
- Superficie Territoriale: 10,56 km²
- Altitudine Centro: 594 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 636 metri s.l.m.
- Altitudine Minima: 158 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87040
- Prefisso Telefonico: 0984
- Santo Patrono: San Sebastiano, 20 Gennaio
- Confini Territoriali: Belsito, Carpanzano, Grimaldi, Malito, Martirano, Motta Santa Lucia, Pedivigliano e Scigliano
- Frazioni e Contrade: Carito, Croce Campi, Fornacelle, Campitelle, Macerine, Maione, Monti, Petrarizzi, Sinni e Taverna
- Stazione Ferroviaria: Scalo Ferroviario di Cosenza o di Falerna Scalo
- Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme
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