Parco Archeologico di Laos a Santa Maria del Cedro (CS)

L'ANTICA CITTÀ DI LAOS

Laos fu un’antica città della Magna Grecia fondata da Sybaris alla fine del VI secolo a.C.

  1. Dove si Trova
  2. La Città Lucana
  3. La Panoplia di Laos
  4. Il Tempio di Draconte
  5. Turismo Culturale in Calabria

DOVE SI TROVA LAOS

Parco Archeologico di Laos a Santa Maria del Cedro (CS)

Scorcio de "La Casa con la Rampa" presso il Parco Archeologico di Laos a Santa Maria del Cedro

La città greca non è stata ancora ufficialmente ritrovata, ma per gli studiosi l'ipotesi principale è che si tratti della città ritrovata nel settembre del 2021 presso la località San Gada a Laino Borgo. *1

La città del periodo lucano è stata identificata con i resti archeologici rinvenuti sul colle San Bartolo, nel territorio dell’odierna Santa Maria del Cedro, presso il centro di Marcellina.

Strabone la indica a 400 stadi da Elea, in posizione interna, poco dopo il Fiume Laos (attuale Lao), nei pressi dell’istmo che da Thurii va a Cerilli, l'odierna Cirella.

Nel 510 a.C., dopo la distruzione di Sybaris, accolse i profughi della madre patria insieme alla città di Scidro.

LA LAOS LUCANA

Parco Archeologico di Laos a Santa Maria del Cedro (CS)

Scorcio del Parco Archeologico di Laos a Santa Maria del Cedro

All’epoca della sua fondazione, oltre il Fiume Lao erano presenti gli Enotri e il territorio era in gran parte controllato dal punto di vista militare e commerciale da Sybaris.

Nel IV secolo a.C., da nord, arrivarono i Lucani e una volta scacciati gli Enotri entrarono nel territorio greco sottomettendo Laos che entrò a far parte della loro sfera politica.

Nel 446 a.C., sulle ceneri dell’antica Sybaris, una coalizione panellenica fondò Thurii; la nuova città greca ben presto arrivò allo scontro con i Lucani, interessati ad estendere il loro territorio verso nella penisola calabra.

Nell’estate del 389 a.C. gli abitanti della città greca di Thurii, stanchi dei continui saccheggi e forti della predizione dell’oracolo: "Tempo verrà che un gran popolo sarà distrutto presso il Laio di Draconte" (si tratta di un gioco di parole: con il termine Laos, in greco, si indicava sia il nome della città Laos, sia il termine popolo), partirono alla volta del Tirreno per porre sotto assedio le città lucane.

Ma i Lucani tesero una trappola: forti di 30.000 fanti e 4.000 cavalieri, e con l’appoggio della flotta siracusana, annientarono l’esercito greco composto da 14.000 fanti e 1.000 cavalieri.

Laos, dopo un progressivo ridimensionamento, fu abbandonata nella seconda metà del III secolo a.C., probabilmente a causa della guerra tra Roma e Cartagine che incise non poco sull'economia della costa tirrenica dell'epoca.

LA PANOPLIA DI LAOS

Panoplia di Laos

La Panoplia di Laos è l'armatura completa di un cavaliere italico, probabilmente un lucano, riconducibile al 330 - 320 a.C.

La Panoplia di Laos è composta da un elmo crestato di tipo frigio, con lophoi laterali e paraguance mobili, una corazza anatomica bivalve con decorazioni a sbalzo a protome di Medusa e testa di Pan, schinieri in bronzo, un cuspide di lancia, un giavellotto in ferro, una cintura di strigili in bronzo, uno sperone in bronzo con un morso per cavallo in ferro, cinque cinturoni, un diadema aureo e altri accessori.

  • Fonte: Guida Archeologica della Calabria di Fabrizio Mollo

Vuoi sapere di più sulla panoplia? Trovi tutto qui: La Panoplia di Laos.

IL TEMPIO di DRACONTE

Strabone ricordava che presso Laos era presente il Santuario di Draconte, uno dei compagni di Ulisse, e lo cita in merito alla predizione dell’oracolo che fece muovere guerra alla città di Thurii nei confronti dei Lucani, nell’estate del 389 a.C.

Il tempio non è mai stato ritrovato; tuttavia, nella metà del XVIII secolo, padre Lombardi di Scalea fece distruggere un antico tempio pagano presente nel territorio scaleoto, poco distante dal colle San Bartolo, come riportato da Lorenzo Giustiniani.

TURISMO CULTURALE IN CALABRIA

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