Antica Città di Blanda

L'ANTICA CITTÀ DI BLANDA

Blanda è stata un’antica città della Calabria fondata dagli Enotri, successivamente abitata dai Lucani e infine conquistata dai Romani.

  1. Dove si Trova
  2. Il Periodo Enotrio
  3. Il Periodo Lucano
  4. Il Periodo Romano
  5. Il Mausoleo Romano
  6. Il Parco Archeologico
  7. Il Periodo Medievale
  8. Il Periodo Longobardo
  9. Turismo Culturale in Calabria

DOVE SI TROVA BLANDA

Colle Palecastro a Tortora Marina (CS)

Scorcio Panoramico del Colle Palecastro presso Tortora Marina

L'Antica Città di Blanda si trovava sul Colle Palecastro, nell’attuale territorio del Comune di Tortora, nell'area periferica di Tortora Marina, dove attualmente si trova il Parco Archeologico di Blanda.

LA BLANDA ENOTRIA

Museo Archeologico di Blanda a Tortora (CS)

Cratere a Figure Geometriche di Fattura Enotria Esposto presso il Museo di Blanda

L’origine dell’insediamento risale alla metà del VI secolo a.C., quando gli Enotri iniziarono la loro opera di colonizzazione della costa calabrese.

La loro presenza sul territorio di Tortora è stata accertata dal ritrovamento di 38 tombe con corredi funerari, da una stele litica, oltre che dal nucleo originario dell’abitato.

Verso metà del V secolo l’insediamento di Blanda fu abbandonato, forse a causa di un terremoto.

IL MUSEO DI BLANDA A TORTORA

Museo Archeologico di Blanda a Tortora (CS)

Esposizione del Museo di Blanda

Il Museo di Blanda è il museo archeologico di Tortora.

Fu inaugurato il 18 aprile 1998 nei locali dello storico Palazzo di Casapesenna del centro storico, come Mostra Archeologica per Tortora - Frammenti dal Passato.

Successivamente fu ampliato il 7 luglio 2001.

Dal 9 maggio 2015 si trova in corso Guglielmo Grassi.

Espone i reperti archeologici rinvenuti presso l'antica città di Blanda.

Vuoi sapere di più sul museo? Trovi tutto qui: Il Museo Archeologico di Blanda a Tortora.

Museo Archeologico di Blanda a Tortora (CS)

Esposizione del Museo di Blanda

Museo Archeologico di Blanda a Tortora (CS)

Esposizione del Museo di Blanda

LA BLANDA LUCANA

Tratto della Cinta Muraria di Blanda: Parco Archeologico di Blanda a Tortora

Tratto della Cinta Muraria di Blanda: Parco Archeologico di Blanda a Tortora

Nel IV secolo a.C. il Colle Palecastro fu assoggettato dai Lucani che ricostruirono il villaggio, fortificandolo con una cinta muraria.

Fu con i Lucani che l’abitato prese il nome di Blanda.

Adiacente all’insediamento, nell’attuale area di San Brancato, i Lucani realizzarono la necropoli.

La città lucana ha lasciato una grande quantità di materiali ceramici, oggi esposti presso il Museo di Blanda nel centro storico Tortora.

La Blanda lucana fu uno dei referenti costieri degli insediamenti sparsi lungo la Valle del Noce.

Nel III secolo a.C., Blanda si spopolò in seguito alle Guerre Puniche.

Secondo Tito Livio, la città fu espugnata dal console Quinto Fabio Massimo nel 214 a.C., per poi divenire, dopo un secolo di vita stentata, colonia romana nel I secolo a.C.

LA BLANDA JULIA ROMANA

Parco Archeologico di Blanda a Tortora

Scorcio del Capitolium di Blanda presso il Parco Archeologico di Blanda a Tortora

A seguito di un terremoto che distrusse il centro intorno al 70 a.C., i Romani ricostruirono l’abitato edificando un foro con basilica e tre templi dedicati alla Triade Capitolina; collegando le abitazioni con strade ortogonali, riportate alla luce dai recenti scavi archeologici.

In età imperiale la città venne elevata a Municipium; al nome originario di Blanda venne aggiunto l’appellativo Julia, in onore di Augusto.

La città era servita d’acqua da un complesso sistema approvvigionamento idrico, fatto di cisterne nelle case e fontane sorgive a polla.

Blanda prosperò fino al V secolo d.C., quando fu saccheggiata e distrutta dai Vandali.

A seguito alle invasioni barbariche, l’abitato del colle Palecastro fu definitivamente abbandonato, ma la comunità rimase unita e si stabilì lungo la dorsale della valle della Fiumarella di Tortora, creando un abitato che continuò a chiamarsi Blanda Julia.

IL MAUSOLEO ROMANO DI BLANDA JULIA

Mausoleo di Blanda Julia a Tortora Marina (CS)

Mausoleo di Blanda Julia a Tortora Marina

Il Mausoleo di Blanda Julia è un mausoleo a tumulo situato in località Pergolo a Tortora Marina.

Si tratta di un mausoleo unico nel suo genere in Calabria e nel resto d'Italia a sud di Cuma.

L’opera fu costruita in opus coementicium: un impasto compatto di scaglie di varie dimensioni di durissimo calcare locale e malta bianca, costruzione tipica dei mausolei del Lazio.

L’edificio ha un diametro di 14,65 metri con mura spesse fino a 180 centimetri.

Non si hanno notizie della persona per cui fu realizzato, anche se gli studiosi fissano al I secolo a.C. la sua costruzione.

Nel corso della sua storia è stato più volte riadattato a usi di diverso tipo, come aia e mulino.

La sua riscoperta avvenne con la campagna degli scavi del 1999.

Vuoi sapere di più sul mausoleo? Trovi tutto qui: Il Mausoleo di Blanda Julia.

Mausoleo di Blanda Julia presso Tortora Marina (CS)

Mausoleo di Blanda Julia

IL PARCO ARCHEOLOGICO DI BLANDA

Parco Archeologico di Blanda a Tortora

Il Parco Archeologico di Blanda si trova sul Colle Palecastro lungo la Strada Provinciale 2, presso la località Poiarelli a Tortora Marina.

Mostra i resti dell'antica città, riconducibili soprattutto al periodo romano.

Di interesse si segnalano i resti dell'antico foro romano, in cui si trovano alcuni edifici pubblici, come il Piccolo Tempietto; i resti dei quartieri abitativi del lato ovest; i resti dell'antica cinta muraria che circondava e proteggeva la città.

Vuoi sapere di più sul parco archeologico? Trovi tutto qui: Il Parco Archeologico di Blanda a Tortora.

LA BLANDA MEDIEVALE

Tabula Peutingeriana: Il Bruttium (Calabria) del II-IV secolo d.C.

Tabula Peutingeriana: Il Bruttium (Calabria) del II-IV secolo d.C.

Divenuta sede vescovile, la nuova città, sorta tra il VI e il VII secolo nella zona di San Brancato, disponeva di una chiesa a pianta centrale a tre absidi con ingresso ad ovest circondata da sepolture.

Nel 592 Blanda subì un'incursione longobarda; la sede episcopale dovette essere ripristinata dal vescovo Felice di Agropoli, su preciso mandato di papa Gregorio Magno.

Nel 601 fu vescovo di Blanda un certo Romano: come ne attesta la presenza al Sinodo Romano.

Nel 649, anno in cui si svolse il Sinodo Romano, continuò ad essere sede vescovile: come dimostra la presenza del suo vescovo Pasquale.

LA BLANDA LONGOBARDA E LE INVASIONI SARACENE

Nell'VIII secolo Blanda passò in mano ai Longobardi.

La chiesa di San Brancato continuò ad essere frequentata fino al XII secolo; mentre Blanda Julia, stremata dalle continue scorrerie dei Saraceni, fu abbandonata intorno al X secolo.

Una parte della popolazione si stabilì intorno al Castello delle Tortore, roccaforte longobarda, dando origine all’abitato detto Julitta, in onore dell’antica città; tutt'ora esistente nell'area antica del centro storico di Tortora: Rione Mpalalaterra.

Tortora Centro Storico visto da Aieta

Il Centro Storico di Tortora visto da Aieta; sullo Sperone Roccioso il Primo Nucleo del Borgo: il Rione Mbalalaterra (Julitta)

Un'altra parte della popolazione fondò, sull'altro versante della Fiumarella, il primo nucleo dell'odierna Aieta denominato sempre Julitta.

Secondo la tradizione orale gli abitanti di Blanda Julia diedero origine anche agli abitati di Tortorella e Battaglia, situati nell'odierna Campania.

L'area antica del centro storico di Aieta

L'Area Antica del Centro Storico di Aieta

TURISMO CULTURALE IN CALABRIA

VISITA CULTURALE A CAPO COLONNA (CROTONE)

VISITA GUIDATA AI BRONZI DI RIACE (REGGIO CALABRIA)

VISITA GUIDATA AL PARCO ARCHEOLOGICO DI METAPONTO (BASILICATA)

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