Lupo della Calabria

    IL LUPO DELLA CALABRIA

    La Calabria con i suoi estesi boschi e ampie aree scarsamente popolate da secoli rappresenta uno dei territori ideali dell’areale del Lupo Italiano (Canis lupus italicus).

    LA DISTRIBUZIONE DEL LUPO NEL TERRITORIO CALABRESE

    Grafico sulla presenza del Lupo in Calabria nel 2020/2021

    Grafico sulla presenza del Lupo in Calabria nel 2020/2021 - Fonte: isprambiente.gov.it

    Le selve della Calabria da millenni rappresentano una delle roccaforti di questa specie, soprattutto quando negli anni '70 del secolo scorso rischiò seriamente l’estinzione.

    Le popolazioni stanziate sul Massiccio del Pollino e sulla Sila, in quel periodo rappresentavano un terzo dell’intera popolazione italiana.

    Attualmente il lupo è distribuito in tutta l’area montana calabrese, tra gli 800 ed i 1000 metri di quota, dal Pollino (in cui è sempre stato presente) all’Aspromonte.

    La presenza di branchi stabili e riproduttivi sono stati rilevati sul Massiccio del Pollino fin sulla costa jonica, sul Massiccio della Sila, sui Monti della Catena Costiera, sul Massiccio dell'Aspromonte.

    È il più grande mammifero carnivoro che vive nei boschi della Calabria, specializzato nella predazione di grossi erbivori selvatici, come: cervi, caprioli e cinghiali, oltre a piccoli mammiferi, come: lepri e topi; all’occorrenza può nutrirsi anche di frutta, bacche e carcasse.

    Escrementi di Lupo

    Escrementi di lupo fotografati sul monte Pollino

    LA DESCRIZIONE DELLA SPECIE

    Lupo

    Il lupo italiano è un animale il cui peso oscilla tra i 25 e i 35 kg; per una lunghezza complessiva di circa 140 cm, oltre la coda, in genere lunga circa 40 cm.

    Un esemplare vive in media 10 anni; ma in cattività alcuni esemplari sono arrivati anche a 16 anni.

    I lupi si riproducono in pieno inverno tra gennaio e marzo. Dopo una gestazione di 64 giorni, la femmina mette al mondo una cucciolata composta da 4 a 6 lupacchiotti.

    I cuccioli aprono gli occhi a 20 giorni di vita, ma iniziano a seguire il branco solo al compimento del primo anno di età.

    Un esemplare adulto, in un solo giorno, può spostarsi su una distanza compresa tra 1 e 10 km, riuscendo a resistere alla fame fino a 17 giorni; all’occorrenza può ingerire fino a 9 kg di carne (in genere tra 1,5 e 4,5 kg al giorno).

    Geneticamente il Lupo Italiano non condivide aplotipi né con altri lupi, né con i cani domestici (contrariamente a quanto si pensa, questi ultimi non discendono dai lupi moderni, ma da specie preistoriche europee ormai estinte).

    Essendo morfologicamente abbastanza differenziato da giustificare la sua classificazione come sottospecie distinta: Canis lupus italicus.

    IL LUPO NELLA CULTURA POPOLARE CALABRESE DEL PASSATO

    In Calabria, come nel resto del mondo, da sempre è stato visto come un nemico dell’uomo per la sua propensione ad attaccare le greggi, anche se spesso porta colpe non sue, per danni arrecati da cani rinselvatichiti.

    In passato è stato oggetto di caccia indiscriminata, con cacciatori specializzati nella caccia degli esemplari adulti o in quella dei cuccioli: i lupari, che dopo la riuscita della caccia giravano nella varie masserie del loro territorio, mostrando la preda e ricevendo in cambio doni e beni alimentari.

    Dai lupi uccisi si ricavavano cimeli e amuleti da usare contro il malocchio, come portafortuna e/o in riti magici di vario genere.

    Antica Tagliola per Lupi

    Antica Tagliola per Lupi esposta presso il Museo Naturalistico del Parco Nazionale della Sila

    Antica Tagliola per Lupi

    Antica Tagliola per Lupi esposta presso il Museo Naturalistico del Parco Nazionale della Sila

    LA PROTEZIONE DEL LUPO

    Lupi imbalsamati esposti presso il Museo Naturalistico del Parco Nazionale della Sila

    Lupi imbalsamati esposti presso il Museo Naturalistico del Parco Nazionale della Sila

    Dagli anni '70, quando rischiò seriamente l’estinzione, in Italia la specie è considerata pienamente e particolarmente protetta: Legge n.968/77 e successiva 157/92; è vietata in qualunque caso la caccia.

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