Butirro Calabrese

    IL BUTIRRO

    Il Butirro è un caratteristico formaggio calabrese a pasta filata dalla forma di un piccolo caciocavallo con all'interno un cuore di burro.

    Si distingue dal caciocavallo per le ridotte dimensioni che in media non vanno mai oltre i 300 grammi.

    Il Butirro in passato veniva realizzato per l’esigenza di conservare il più a lungo possibile il burro.

    È prodotto Agroalimentare Tradizionale P.A.T.

    È noto anche con le denominazioni locali di: burrino, manteca e piticelle.

    DOVE SI PRODUCE IL BUTIRRO

    Il Butirro si produce sull'altopiano della Sila e nell'area del Pollino.

    QUANDO SI PRODUCE IL BUTIRRO

    La realizzazione del Butirro si esegue dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, quando gli animali sono in alpeggio.

    In questo modo, il burro lavorato e conservato all’interno della pasta filata, si mantiene inalterato fino alla fine dell'estate, quando le mandrie di vacche fanno ritorno a valle.

    Si ottiene da latte vaccino di mucche "annicchiariche" che hanno partorito da un anno.

    DESCRIZIONE DEL BUTIRRO

    Il Butirro ha la forma di una pera con testina, come un caciocavallo in miniatura.

    La pasta è a doppia struttura: esterna di pasta filata elastica di colore paglierino; interna di pasta cremosa di colore panna più o meno chiara, in base al periodo di stagionatura.

    La crosta è sottile e lucida di colore paglierino più intenso.

    Il diametro solitamente si aggira tra i 5 e i 6 centimetri, per un peso che non oltrepassa i 300 grammi.

    A COSA SI ABBINA IL BUTIRRO

    Il Butirro può essere mangiato da solo, affettato a barchetta e servito come antipasto; oppure usato per preparare gustosi primi piatti che avranno il sapore delicato del burro fuso e fileranno di gusto.

    AZIENDE DEL SETTORE

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