Alessandria del Carretto (CS)

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    Alessandria del Carretto, Ahisandrej in alessandrino, è un piccolo borgo montano dell’Alto Jonio Cosentino, situato a 1000 metri di quota s.l.m. alle pendici orientali del Massiccio del Pollino.

    Di interesse si segnala: la Chiesa Matrice di Sant'Alessandro Papa; la Cappella di San Rocco; il Palazzo Chidichimo; i Murales; i vicoli e i larghi del Centro Storico.

    Nel suo territorio si trova il Lago di Piano Pichino, un piccolo specchio d'acqua artificiale.

    È tra i borghi capoluoghi di comune più alti della Calabria e, in assoluto, il più alto del Parco Nazionale del Pollino.

    1. BORGHI AUTENTICI D'ITALIA
    2. COSA VEDERE
      1. La Chiesa di Sant'Alessandro Papa
      2. La Cappella di San Rocco
      3. Il Palazzo Chidichimo
      4. I Murales
      5. Il Lago di Piano Pichino
      6. Scorci del Borgo
      7. Gli Scorci Panoramici
    3. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    4. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    5. EVENTI
      1. Il Carnevale Alessandrino
      2. La Festa della Pita
    6. STORIA
    7. INFORMAZIONI

    ALESSANDRIA DEL CARRETTO TRA I BORGHI AUTENTICI D'ITALIA

    Alessandria del Carretto è tra i Borghi Autentici d'Italia

    Alessandria del Carretto è tra i "Borghi Autentici d'Italia".

    COSA VEDERE AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    LA CHIESA DI SANT'ALESSANDRO PAPA AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Chiesa di Sant'Alessandro ad Alessandria del Carretto (CS)

    La Chiesa di Sant’Alessandro Papa è la Matrice di Alessandria del Carretto.

    La struttura, eretta nel '600, presenta una facciata in stile misto in cui si aprono tre portali ad arco a tutto sesto.

    La facciata principale è stata realizzata in pietra a vista nella parte inferiore, mentre, in quella superiore presenta una struttura a capanna con monofora centrale e nicchie laterali.

    Sul lato sinistro dell’edificio si innalza una torre campanaria a base ottagonale.

    L’interno, trinavato, è riccamente decorato in stile neoclassico.

    Chiesa di Sant'Alessandro ad Alessandria del Carretto (CS)

    Navata Laterale della Chiesa di Sant'Alessandro

    Chiesa di Sant'Alessandro ad Alessandria del Carretto (CS)

    Altare Maggiore della Chiesa di Sant'Alessandro

    Chiesa di Sant'Alessandro ad Alessandria del Carretto (CS)

    Volta del Soffitto della Chiesa di Sant'Alessandro

    Chiesa di Sant'Alessandro ad Alessandria del Carretto (CS)

    Torre Campanaria della Chiesa di Sant'Alessandro

    LA CAPPELLA DI SAN ROCCO AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Cappella di San Rocco ad Alessandria del Carretto (CS)

    La Cappella di San Rocco è situata all’inizio del centro storico di Alessandria del Carretto.

    Il piccolo edificio di culto si presenta con una struttura a capanna molto sobria, realizzata in pietra locale a vista.

    La facciata principale presenta, nella parte inferiore, un portale ad arco a tutto sesto e una monofora, sovrastata da un piccolo campanile a vela.

    IL PALAZZO CHIDICHIMO AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Palazzo Chidichimo ad Alessandria del Carretto (CS)

    Il Palazzo Chidichimo, già palazzo Pignone del Carretto, è una struttura signorile del XVII secolo.

    È l'edificio più antico di Alessandria del Carretto, realizzato in muratura in pietra locale a vista.

    Nelle vicinanze, si trovano i resti del Palazzo Angiò, struttura del XVIII secolo di cui resta solo un'ala.

    I MURALES DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Il centro storico di Alessandria del Carretto è ricco di murales, realizzati durante le varie edizioni del Festival delle Culture Tradizionali che annualmente si svolge in agosto.

    I temi sono vari, anche se richiamano spesso lo spirito dell’evento.

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    Murales di Alessandria del Carretto (CS)

    Murales del Borgo

    IL LAGO DI PIANO PICHINO AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Lago di Piano Pichino ad Alessandria del Carretto (CS)

    Il Lago di Piano Pichino è un piccolo specchio d'acqua artificiale situato nel territorio di Alessandria del Carretto, alle pendici nord-ovest del Monte Sparviere.

    Si trova ad un'altitudine di circa 1287 metri s.l.m., circondato dalla caratteristica vegetazione montana del Pollino orientale.

    GLI SCORCI DEL BORGO DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Scorcio di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    GLI SCORCI PANORAMICI DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Scorcio Panoramico di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio Panoramico di Alessandria del Carretto (CS)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    DOVE SOGGIORNARE AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    DOVE MANGIARE AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    COSA FARE VICINO AD AMENDOLARA

    LANCIO CON PARACADUTE

    VISITA GUIDATA

    VOLI IN MONGOLFIERA

    COME ARRIVARE AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    DOVE SI TROVA ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    APPROFONDIMENTI SU ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    FESTE ED EVENTI DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    IL CARNEVALE ALESSANDRINO

    Carnevale di Alessandria del Carretto (CS)

    Il Carnevale Alessandrino è un rito antico e unico nel suo genere.

    Gli alessandrini sono molto orgogliosi delle proprie maschere.

    La tradizione ne conta di due tipi: ‘u pohicinelle bielle e ‘u pohicinelle brutte.

    'U POHICINELLE BIELLE

    U pohicinelle bielle di Alessandria del Carretto

    Quello bello é vestito con pantaloni bianchi, camice chiare, anfibi ai piedi e sul viso una maschera verniciata di bianco, con un volto roseo e anonimo, come una maschera deve essere.

    A ben completare il costume, vi è il cappelletto, un’artificiosa costruzione artistica, abbellita da nastri colorati, piume, coccarde coloratissime, medaglie, medaglioni, fazzoletti ricamati e addobbi vari.

    La peculiarità del cappelletto della maschera bella é lo specchio sul davanti, quasi a significare che la maschera copre, nasconde il volto, ma la realtà non sfugge a chi anima la maschera, che verrà rincorsa con ilarità e simpatia.

    Ultimo accessorio di questa festosa maschera è "u scruiazzo" bastone di legno, lavorato con incisioni varie dai falegnami locali. In cima allo “scruiazzo” ci sono delle palline di lana colorate.

    Questa particolare maschera mentre si aggira per il paese e tra le case porta tanta allegria e buonumore. I suoi coriandoli sono rappresentati dalla farina.

    La tradizione racconta che questo costume é legato ai fidanzamenti ufficiali.
    Infatti, la prima volta che il fidanzato faceva il suo ingresso a casa della promessa sposa, si presentava vestito da Pohicinelle bielle e come suo primo dono, portava "u scruiazzo".

    Le maschere belle, unicamente rappresentate dal Pohicinelle bielle, sono l’orgoglio e il vanto sia di chi le veste, sia di chi partecipa alla preparazione delle medesime, questi come se preparassero a nozze il proprio figlio.

    U pohicinelle bielle di Alessandria del Carretto

    Maschere del Carnevale di Alessandria del Carretto

    'U POHICINELLE BRUTTE

    La maschera brutta invece, ricordano i nostri anziani, conosciuta col nome di "l'Uerse", è costituita da un travestimento con pelle di capra o di pecora di colore nero, con catene e campanacci.

    Questa maschera fa scherzi pesanti perché immedesimava il male, la bruttezza, la tracotanza.

    I suoi coriandoli sono rappresentati dalla cenere.

    La maschera brutta mette paura.

    • Testo Inviato da Mimma Covelli

    LA FESTA DELLA PITA AD ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    "LA FESTA DELL'ABETE"

    Gli alessandrini anno dopo anno con forte entusiasmo vivono, rivivono e fanno conoscere la Festa della Pita a sempre più curiosi e visitatori.

    Una festa che si svolge l’ultima domenica di aprile, e che presenta delle forti peculiarità.

    La pianta da festeggiare viene selezionata e preparata con cura già dalla domenica precedente da un gruppo di esperti alessandrini.

    La pianta oggetto di festeggiamento viene donata, per concessione, dal Comune di Terranova del Pollino, in Basilicata, al Comune di Alessandria del Carretto.
    Tra i due comuni c’è una grande amicizia che si rinnova ogni anno anche con questo rito.
    La pianta festeggiata in onore del Santo Patrono di Alessandria del Carretto, Sant’Alessandro Papa e Martire, una pianta di abete maturo, viene scelta insieme dai due comuni.
    La festa dell’albero ricorre anche in altri paesi, ad esempio Rotonda e Accettura, in Basilicata, Pastena, nel Lazio, ma la caratteristica principale della festa della "Pita" di Alessandria consiste nel trasporto della pianta a braccia da parte degli uomini.

    Nasce come festa tipicamente maschile.
    Negli ultimi decenni il ruolo delle donne nella festa è mutato, parallelamente a quanto è avvenuto in società.
    Le donne che vi partecipano non solo sentono vivamente la festa della "pita", ma aiutano gli uomini a trasportarla fino in paese, lungo un sentiero a volte molto scivoloso e tortuoso.
    Le donne trasmettono con il loro entusiasmo tanta energia positiva che sommata a quella della forza degli uomini, consente il trasporto ancora più allegro e simpatico in qualsiasi condizione climatica.

    La tradizione conta una media della lunghezza della pianta di circa 18 metri.
    La cima invece non viene trascinata, ma delicatamente trasportata, come si conviene ad una regina, sulle spalle di altri devoti, che la curano e conservano.
    A metà del viaggio di trasporto della "Pita", fa il suo ingresso in mezzo alla festa la cima, poi trasportata contemporaneamente al tronco fino a piazza San Vincenzo.
    La scenografia della festa è composta anche dagli allegri suonatori di zampogna, organetto e tamburello che si fondono con i protagonisti delle "tire" (pertiche usate per il trasporto della pianta).
    La Pita arriva in località Difisella dove col tramonto "i partecipanti" si ristorano insieme a tutti gli amici e parenti, tra le prelibatezze tipiche della cucina alessandrina, per poi riprendere il cammino verso piazza San Vincenzo dove riposerà fino al 2 maggio.
    È senz’altro una festa da conoscere, da vivere per capire profondamente il rito che si protrae da secoli e che culmina nella festa di Sant’Alessandro del 3 maggio.

    • Testo Inviato da Mimma Covelli

    STORIA DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    Alessandria del Carretto fu fondata nel 1640 dal marchese di Oriolo Alessandro Pignone del Carretto, su un preesistente abitato denominato Torricella.

    I primi abitanti furono contadini provenienti da Oriolo, ai quali nel corso degli anni si unirono anche abitanti di Albidona, Cerchiara e San Lorenzo Bellizzi.

    A seguito della sua fondazione fu inglobato nel feudo di Oriolo.

    Dalla fondazione fu denominata semplicemente Alessandria, in onore al fondatore; successivamente, con Regio Decreto numero 1140 del 22 gennaio 1863, che imponeva ai comuni del neonato Regno d'Italia di modificare le denominazioni, quando identiche ad altri comuni, fu aggiunto del Carretto, sempre in onore al fondatore.

    INFORMAZIONI SUL COMUNE DI ALESSANDRIA DEL CARRETTO

    • Abitanti: 357 al 01.01.2023
    • Nome degli Abitanti: alessandrini
    • Superficie Territoriale: 41,12 km²
    • Altitudine Centro: 1000 metri s.l.m.
    • Altitudine Massima: 1713 metri s.l.m.
    • Altitudine Minima: 380 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87070
    • Prefisso Telefonico: 0981
    • Santo Patrono: Sant'Alessandro, 3 maggio
    • Confini Territoriali: Albidona, Castroregio, Cerchiara di Calabria, Oriolo, Plataci, San Paolo Albanese, Cersosimo e Terranova di Pollino
    • Frazioni e Contrade: Foresta e Mongiarra
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme o Bari

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