Morano Calabro - Calabria

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    Morano Calabro, Murenu in moranese, è un borgo del Parco Nazionale del Pollino situato a 694 metri di quota s.l.m.

    È tra i Borghi più Belli d'Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

    Molto interessante il suo centro storico, definito il "Presepe del Pollino", e il patrimonio storico-architettonico, di cui si segnalano: l'antico Castello Normanno-Svevo, la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, la Chiesa della SS. Annunziata, il Complesso Monastico di San Bernardino, il Monastero di Colloreto, il Museo del Nibbio.

    Ricadono nel suo territorio alcune delle cime più alte e suggestive del Massiccio del Pollino, mete annuali di escursioni e appassionati della montagna, come: i Cozzi dell'Anticristo, il Cozzo Ferriero, il Monte Coppola di Paola, il Timpone della Capanna, la Serra del Prete, il Colle Gaudolino, il Timpone di Viggianello e il Cozzo del Corvo.

    1. BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA
    2. BANDIERA ARANCIONE
    3. COSA VEDERE
      1. Il Castello Normanno-Svevo
      2. La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
      3. La Chiesa di Santa Maria Maddalena
      4. La Chiesa della SS. Annunziata
      5. La Chiesa della Beata Vergine del Carmelo
      6. La Chiesa di Maria SS. della Sanità
      7. Il Convento di San Bernardino da Siena
      8. Il Monastero di Colloreto
      9. Il Convento dei Cappuccini
      10. I Comignoli
      11. Il Museo del Nibbio
      12. La Raccolta D'Agostino
      13. Il Museo dell'Agricoltura e della Pastorizia
      14. Monumento ai Caduti per la Patria
      15. Il Sito Archeologico di Sassone
      16. Il Parco della Lavanda
      17. Scorci del Borgo
    4. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    5. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    6. PERSONALITÀ
    7. STORIA
    8. INFORMAZIONI

    MORANO CALABRO TRA I BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA

    Morano Calabro (CS): Borghi più belli d'Italia

    Morano Calabro è tra "I Borghi più Belli d'Italia".

    MORANO CALABRO BANDIERA ARANCIONE

    Morano Calabro (CS): Bandiera Arancione

    Morano Calabro è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

    COSA VEDERE A MORANO CALABRO

    IL CASTELLO DI MORANO CALABRO

    Castello di Morano Calabro (CS)

    Il Castello è un maniero normanno-svevo situato sulla sommità del centro storico di Morano Calabro.

    Fu edificato sui resti di un avamposto di epoca romana dai Normanni, anche se sarà solo nei secoli successivi e, in particolare nel XVI secolo, per volere di Pietro Antonio Sanseverino principe di Bisignano, che assumerà l’attuale forma.

    Fu considerato castello regio dagli Aragonesi.

    Il principe Sanseverino per il rifacimento del castello, che utilizzerà come dimora estiva, chiamò i più grandi architetti napoletani.

    L'intera costruzione rievocava per alcuni aspetti il Maschio Angioino di Napoli, pur rimanendo fedele ai canoni di costruzione del XVI secolo.

    Fu bombardato dalle truppe francesi nel 1806 e saccheggiato dai principi Spinelli di Scalea, proprietari del struttura dal '600 alla fine del'800, che ne asportarono travi e blocchi di tufo.

    Castello Normanno-Svevo di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Castello

    Castello Normanno-Svevo di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Castello

    LA CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO A MORANO CALABRO

    Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo è situata nella parte alta del centro storico, a poca distanza dal castello normanno-svevo; è uno degli edifici di culto più antichi di Morano Calabro.

    Fu quasi certamente edificata in epoca normanna, XI secolo, anche se ha subito vari interventi di rimaneggiamento nel corso del tempo, che ne hanno modificato l'aspetto originario.

    Il campanile, eretto in epoca medievale, si trova in posizione più arretrata rispetto alla chiesa; la cupola, invece, fu realizzata tra il 1822 e il 1886.

    L’edificio, costruito a croce latina, presenta all’interno tre navate in stile tardo barocco con richiami rococò.

    All'interno, custodisce: un fronte di sarcofago, probabilmente del '400, murato nella parete laterale sinistra della sacrestia; una croce processionale d’argento di fattura napoletana, risalente al 1445, dono del sacerdote Antonello de Sassone. La croce, rientra in un gruppo di lavorazione di esemplari che si trovano, presso: San Donato di Ninea, Nocara e Amendolara.

    LA CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA A MORANO CALABRO

    Chiesa di Santa Maria Maddalena a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa di Santa Maria Maddalena si trova nella piazza principale di Morano Calabro, nei pressi del Municipio.

    Fu edificata, con molta probabilità, in epoca medievale sui resti di un’antica cappella, in origine fuori le mura, sita in un bosco di olmi tra due corsi d’acqua.

    Fu ampliata e restaurata, tra il XVI e XVIII secolo, e venne consacrata, nel 1569 e nel 1757, rispettivamente dopo la prima e la seconda fase dei lavori; in particolare, i rifacimenti settecenteschi che conferiscono alla chiesa l’attuale aspetto tardo-barocco, si protrassero anche a ridosso del XIX secolo, a quel periodo si deve: il completamento del campanile, la facciata in stile neoclassico e la maiolicatura policroma della cupola e del campanile.

    LA CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA A MORANO CALABRO

    Chiesa della SS. Annunziata a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa della SS. Annunziata è una struttura risalente all'XI secolo.

    È situata sulla sommità del centro storico, in prossimità della chiesa dei SS. Pietro e Paolo.

    LA CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL CARMELO A MORANO CALABRO

    Chiesa della Beata Vergine del Carmelo a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa della Beata Vergine del Carmelo è un edificio risalente al XV secolo.

    LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SANITÀ A MORANO CALABRO

    Chiesa di Santa Maria della Sanità a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa di Santa Maria della Sanità è un edificio risalente al XVI secolo.

    IL CONVENTO DI SAN BERNARDINO A MORANO CALABRO

    Convento di San Bernardino da Siena a Morano Calabro (CS)

    La Chiesa di San Bernardino da Siena si trova a breve distanza dal centro storico di Morano Calabro, nei pressi della villa comunale.

    La struttura fu edificata nel 1452, per volere di Pietro Antonio Sanseverino, feudatario di Morano, in stile tardo-gotico e fu consacrata, nel 1485, dal vescovo di San Marco, Rutilio Zeno.

    Nel corso dei secoli, a seguito di numerosi interventi e rimaneggiamenti, la struttura perse gran parte dello stile originale, in favore del barocco; l’aspetto originario fu poi ripristinato a seguito di un lungo lavoro di restauro iniziato nel 1943 e terminato nel 1996.

    La fabbrica dedicata a San Bernardino risponde ad uno schema strutturale molto semplice: un’aula rettangolare affiancata da una navata laterale, preceduta da un portico antistante che presenta sulla facciata quattro arcate a tutto sesto, più una laterale in cui si ammirano interessanti frammenti di affreschi datati 1499, avvicinabili stilisticamente al ciclo della cattedrale di Cassano all'Jonio.

    Due portali in pietra gialla, entrambi in stile tardo-gotico, spiccano sulla facciata, uno ad ogiva su pilastri polistili di accesso alla chiesa e uno ad arco ribassato di accesso al chiostro, entrambi di influenza durazzesco-catalana, derivato da stilemi in uso nell'architettura civile napoletana.

    All’interno della struttura, al centro dell'arco santo, campeggiava il polittico del pittore veneto Bartolomeo Vivarini, datato 1477.

    Convento di San Bernardino a Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Convento

    Convento di San Bernardino a Morano Calabro (CS)

    Portale d'Ingresso

    IL MONASTERO DI COLLORETO A MORANO CALABRO

    Monastero di Colloreto a Morano Calabro (CS)

    Il Monastero di Colloreto è una struttura monastica agostiniana, attualmente allo stato di rudere, situata lungo l’Autostrada A2 alle falde del Massiccio del Pollino, in località Colloreto di Morano Calabro.

    Fu fondato da fra Bernardo da Rogliano nel 1546, di ritorno da una visita a Loreto e Roma, dove sconcertato dal malcostume in cui versava il clero, si ritirò nell’entroterra di Morano Calabro e abbracciò la regola di Sant’Agostino.

    Il Monastero fu eretto su un possedimento donato da Pietro Antonio Sanseverino.

    Nel 1560, con bolla del 23 agosto sottoscritta da Papa Pio IV, ne fu riconosciuta la Congregazione detta Eremiti di Sant'Agostino "Colleretani".

    Dopo la sua fondazione, il cenobio poté godere della protezione di molti nobili del luogo, oltre che della particolare munificenza di Erina Kastriota Skanderberg, moglie del feudatario Pietro Antonio Sanseverino.

    La Congregazione degli Eremitani di Colloreto nel tempo divenne molto potente e facoltosa, ma fu soppressa in due occasioni: una prima volta nel 1751, e, in seguito, in modo definitivo nel 1809, con l’emanazione delle leggi francesi.

    Successivamente alla soppressione del monastero, le opere d'arte presenti nella struttura furono trasferite nelle chiese di Morano Calabro.

    IL CONVENTO DEI CAPPUCCINI A MORANO CALABRO

    Convento dei Cappuccini a Morano Calabro (CS)

    Il Convento dei Cappuccini a Morano Calabro fu eretto tra il 1590 e il 1606.

    I COMIGNOLI DI MORANO CALABRO

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Nel centro storico di Morano Calabro, su varie abitazioni, sono alloggiati caratteristici tirafumo, che in alcune caratteristiche richiamano quelli di Civita.

    Date le particolari forme, la loro funzione era certamente indirizzata anche al gusto estetico, oltre che alla funzione di semplice comignolo.

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Comignolo Caratteristico del Centro Storico

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Comignolo Caratteristico del Centro Storico

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Comignolo Caratteristico del Centro Storico

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Comignolo Caratteristico del Centro Storico

    Comignolo Caratteristico di Morano Calabro (CS)

    Comignolo Caratteristico del Centro Storico

    IL MUSEO DEL NIBBIO A MORANO CALABRO

    Museo del Nibbio a Morano Calabro (CS)

    Il Museo del Nibbio, Associato A.N.M.S. (Associazione Nazionale Musei Scientifici) è un riferimento per la conoscenza e la promozione della cultura naturalistica nell'ambito del Parco Nazionale del Pollino.

    L'esposizione, dotata di apparati didattico-illustrativi, è allestita all'interno di varie unità abitative del centro storico di Morano Calabro, sezioni che ospitano habitat e ecosistemi naturali in dimensioni reali.

    Al percorso itinerante dei "Naturalia" è associata la rievocazione di botteghe artigiane, ricomposte in piccoli ambienti a ridosso dei vicoli e dei larghi dell'antico quartiere.

    LA RACCOLTA PRIVATA P. D'AGOSTINO A MORANO CALABRO

    La Raccolta Privata P. D'Agostino è un'esposizione di geologia, malacologia e paleontologia.

    La sezione di malacologia è dedicata alle conchiglie, con esemplari provenienti da varie parti del mondo soprattutto dall'area indopacifica.

    La sezione di geologia, dedicata alle rocce, è suddivisa nelle tre fasi di formazione e nelle otto classi dei minerali esistenti; all'interno della sezione di geologia sono esposti anche i cristalli.

    La sezione di paleontologia espone vari tipi di reperti.

    IL MUSEO DELL'AGRICOLTURA E DELLA PASTORIZIA A MORANO CALABRO

    Il Museo dell'Agricoltura e Pastorizia fu allestito, tra il 1984 ed il 1985, dall'ampliamento della "Mostra Contadini e Pastori a Morano tra passato e presente del 1981".

    È situato negli antichi ambienti del palazzo Salmena dal 2003.

    Attualmente il museo si articola in nove sezioni, all'interno delle quali, attraverso un'indagine interdisciplinare di storia sociale, viene offerta una lettura dei settori primari dell'economia del territorio moranese.

    IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI LAINO BORGO

    Monumento ai Caduti per la Patria a Morano Calabro (CS)

    IL SITO ARCHEOLOGICO DI SASSONE A MORANO CALABRO

    Sito Archeologico di Sassone a Morano Calabro (CS)

    Il Sito Archeologico di Sassòne si trova lungo la strada che collega Morano Calabro a San Basile, sulla destra idrografica del fiume Coscile, su un rilievo collinare.*1

    L’area presenta i resti di una cinta muraria e di alcuni edifici sacri. Il perimetro murario, che circonda la sommità dell'altura, si sviluppa, con spessore variabile, che raggiunge in alcuni punti anche i 2 metri, per una lunghezza di circa 1500 metri e un’altezza fino a 4 metri; presenta, inoltre, due porte collocate, rispettivamente lungo il versante occidentale e quello meridionale.*1

    All'interno della cinta fortificata, sono presenti i resti di antiche abitazioni risalenti al IX secolo, due chiese ad aula unica monoabsidata, del X e XI secolo, una delle quali con ambienti che trasformano la fortificazione in monastero fortificato.*2

    Il Sito Archeologico di Sassòne da sempre ha suscitato l'interesse degli studiosi: le ipotesi formulate in merito alle sue origini, infatti, furono diverse e spaziarono dall'epoca romana, per chi la volle individuare nella Syphaeum menzionata da Livio, all'epoca degli Ottoni in Calabria (seconda metà del X secolo d.C.). *1

    Sassòne sorgeva in un luogo a ridosso dell'area territoriale interessata al passaggio della via romana Popilia-Annia che, collegando Capua a Reggio Calabria, costituì un'importante arteria di collegamento anche in epoca medievale e, secondo recenti ipotesi, sembra che Sassòne potesse essere uno di quei luoghi di sosta che sorgevano sulle vie che i pellegrini percorrevano per recarsi in Terrasanta. *1

    Sito Archeologico di Sassone a Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Sito Archeologico di Sassone

    Sito Archeologico di Sassone a Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Sito Archeologico di Sassone

    IL PARCO DELLA LAVANDA A MORANO CALABRO

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    I Monti del Massiccio del Pollino visti dal Parco della Lavanda

    Il Parco della Lavanda è una fattoria didattica situata in contrada Barbalonga, nei pressi dello svincolo autostradale di Campotenese.

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Scorcio del Parco della Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Scorcio del Parco della Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Una Xylocopa Violacea sul Fiore di Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Scorcio del Parco della Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Una Vanessa del Cardo sul Fiore di Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Un Podalirio sul Fiore di Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Un'Ape e una Fegea sul Fiore di Lavanda

    Morano Calabro (CS): il Parco della Lavanda

    Scorcio del Parco della Lavanda

    SCORCI DI MORANO CALABRO

    Scorcio di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Morano Calabro (CS)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE A MORANO CALABRO

    DOVE SOGGIORNARE A MORANO CALABRO

    DOVE MANGIARE A MORANO CALABRO

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    LANCIO CON PARACADUTE

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    VOLO CON MONGOLFIERA

    COME ARRIVARE A MORANO CALABRO

    DOVE SI TROVA MORANO CALABRO

    APPROFONDIMENTI SU MORANO CALABRO

    STORIA DI MORANO CALABRO

    I primi segni di insediamenti umani nell'area di Morano Calabro sono riconducibili al tardo Neolitico e all'Eneolitico, come attestano le ceramiche rinvenute presso la Grotta di Donna Marsilia.*1

    Con molta probabilità, l’area di Morano Calabro fu abitata già in epoca greca, poiché situata lungo una delle vie principali che collegava la città di Sybaris con le colonie del Tirreno.

    I toponimi Muranum e Summuranum, da cui deriva l'attuale denominazione del borgo, sono di epoca romana.

    Muranum è la denominazione più arcaica, compare su un'antica pietra miliare del II secolo a.C., rinvenuta a Polla, nel Vallo di Diano. Nel "Lapis Pollae", Muranum risulta "statio" della Regio-Capuam, antica via consolare romana comunemente nota come Popilia-Annia, che costituiva l'unica strada romana per l'attuale Calabria.

    Summuranum, invece, compare nell‘Itinerario di Antonino del II secolo d.C. e nella Tabula Peutingeriana del III sec. d.C., che designava presumibilmente un’altra "statio" sulla medesima Regio-Capuam, un tracciato viario, alternativo a questa, che scorreva a valle a ridosso dell'abitato di Morano e dell'attuale Castrovillari, nei pressi della contrada Fauciglia.

    All'epoca romana risalgono i resti del piccolo centro fortificato, sul quale, cui in epoca normanna prese vita il nucleo originario dell’attuale borgo.

    Tra il IX e l'XI secolo, nell'attuale area di Sassone fu presente un centro fortificato di cui restano ancora parte della cinta muraria, resti di abitazioni e piccoli edifici di culto.

    in epoca medievale, Morano fu feudo di Apollonio Morano, dei Fasanella e di Antonello Fuscaldo.

    In epoca aragonese, passò ai Sanseverino di Bisignano e, nel 1614, agli Spinelli di Scalea che lo terranno fino all'eversione della feudalità, 1806.

    L'appellativo di Calabro fu aggiunto nel 1863, per distinguerlo da Morano sul Po.

    • *1 Fonte: Guida Archeologica della Calabria di Fabrizio Mollo

    INFORMAZIONI SUL COMUNE DI MORANO CALABRO

    • Abitanti: 3882 al 01.01.2023
    • Nome degli Abitanti: moranesi
    • Superficie Territoriale: 116,26 km²
    • Altitudine Centro: 694 metri s.l.m.
    • Altitudine Massima: 2225 metri s.l.m.
    • Altitudine Minima: 424 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87016
    • Prefisso Telefonico: 0981
    • Santo Patrono: San Bernardino da Siena, 20 maggio
    • Confini Territoriali: Castrovillari, Chiaromonte, Mormanno, Rotonda, San Basile, Saracena e Viggianello
    • Frazioni e Contrade: Acquafredda, Calcinaia, Campizzo, Campolongo, Campotenese, Cappuccini, Carbonara, Cerasali, Cotura, Crocifisso, Donno, Don Stefano, Fineta, Fiume, Foce, Gonea, Maggioppo, Matinazza, Mazzicanino, Piana, Pigne, Pizziero della Signora, Pavone, Povelli, Rosole, San Giacomo, San Marco, San Nicola, San Paolo, San Rocco, Santagata, Santa Margherita, Sassone, Stazione, Terrarossa, Uliveto e Vado
    • Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di Sibari di Cassano allo Jonio
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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