Nicotera (VV)

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    Nicotera è un borgo turistico della Costa degli Dei situato a 212 metri di quota s.l.m.

    Di interesse storico-architettonico si segnalano: il Castello Ruffo, la Cattedrale di Maria SS. Assunta, la Chiesa del SS. Rosario, il Santuario di San Francesco, la Chiesa della Madonna della Scala, i Vicoli del Centro Storico, il Museo Diocesano.

    È nota per essere la città di riferimento della dieta mediterranea, per gli studi condotti tra il 1957 e il 1969 dal fisiologo americano Ancel Keys.

    Nel suo territorio ricade la produzione della cipolla rossa di Tropea.

    1. TURISMO & VACANZE
      1. Bandiera Verde Spiagge
      2. Le Spiagge
    2. COSA VEDERE
      1. Il Castello Ruffo
      2. La Cattedrale di Maria SS. Assunta in Cielo
      3. La Chiesa del SS. Rosario
      4. La Chiesa di Santa Croce
      5. Il Santuario di San Francesco
      6. La Chiesa della Madonna della Scala
      7. Il Monumento ai Caduti per la Patria
      8. Il Monumento a San Pio
      9. Il Museo Diocesano
      10. Scorci del Borgo
    3. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    4. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    5. STORIA
    6. INFORMAZIONI

    TURISMO & VACANZE A NICOTERA

    NICOTERA BANDIERA VERDE SPIAGGE

    Nicotera (VV) Bandiera Verde Spiagge

    Nicotera è Bandiera Verde Spiagge.

    IL MARE E LA COSTA DI NICOTERA

    La Costa di Nicotera (VV)

    Nicotera è una meta turistica dotata di spiagge curate e attrezzate: ideali per i bambini, premiata in più occasioni con la Bandiera Verde delle spiagge italiane.

    COSA VEDERE A NICOTERA

    IL CASTELLO RUFFO A NICOTERA

    Castello Ruffo a Vibo Valentia (VV)

    Il Castello Ruffo si trova nei pressi della cattedrale di Maria SS. Assunta

    Nel corso della sua storia è stato distrutto e ricostruito in più occasioni, fino ad assumere l’aspetto attuale.

    Secondo alcune fonti, il primo impianto fu eretto nel 1064 per volere del duca normanno Roberto il Guiscardo; secondo altre, fu per volere di suo fratello Ruggero d’Altavilla.

    Fu gravemente danneggiato dai Saraceni nel 1074 e nel 1085; quindi, fu nuovamente distrutto nel 1284 da Ruggero di Lauria durante la guerra angioino-aragonese e successivamente ricostruito dallo stesso Ruggero.

    Nuovamente distrutto dal terremoto del 1638, fu ricostruito dall’architetto Ermenegildo Sintes nel 1764, che lo riconvertì in residenza estiva per il conte Fulco Antonio Ruffo.

    Nel 1783 fu nuovamente danneggiato da un catastrofico sisma che fece crollare parte del prospetto.

    Dopo ulteriori interventi di ricostruzione, attualmente è adibito a centro museale.

    Al piano terra, caratterizzato da grandi saloni, si trova il museo archeologico; mentre il primo piano ospita il "Centro per lo Studio e la Conservazione della Civiltà Contadina del Poro".

    LA CATTEDRALE DI MARIA SS. ASSUNTA A NICOTERA

    Chiesa Maria SS. Assunta in Cielo a Nicotera (VV)

    La Cattedrale di Maria Santissima Assunta è un edificio di culto di riferimento per la storia cristiana dell’area vibonese, poiché fu tra le prime sedi vescovili ad essere istituite; secondo la tradizione locale il primo impianto fu edificato nella piana sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Diana.

    Il primo documento che prova l’esistenza della sede vescovile di Nicotera risale al 596, quando fu istituito il primo vescovo, un certo Procolo.

    Nel 787 il vescovo Sergio fu presente al Concilio Ecumenico.

    Nell’884 il vescovo Cesareo fu martirizzato dai Saraceni per essersi rifiutato di abiurare la fede cristiana.

    Nel 1065 il normanno Roberto il Guiscardo la fece ricostruire e la dedicò alla Madonna della Romania.

    Nel 1304 la sede fu declassata a collegiale e accorpata a Mileto, per essere nuovamente ripristinata nel 1392 per volere di Enrico Sanseverino.

    Nel corso della sua storia ha subito molteplici rimaneggiamenti e ricostruzioni che ne hanno cambiato completamente l’aspetto e la struttura.

    Venne definitivamente consacrata alla Vergine Assunta in Cielo nel 1592.

    Fu in parte distrutta da un incendio nel 1759 e subito ripristinata, ma fu necessario nuovamente abbatterla e ricostruirla a seguito del terremoto del 1783 che ne aveva compromesso gravemente la struttura.

    I lavori di ricostruzione furono affidati all’architetto Ermenegildo Sintes allievo del Vanvitelli.

    LA CHIESA DEL SS. ROSARIO A NICOTERA

    Chiesa del SS. Rosario a Nicotera (VV)

    La Chiesa del SS. Rosario è situata di fianco l’attuale Municipio.

    Fu probabilmente edificata dai cistercensi, per divenire successivamente domenicana.

    All’interno conserva delle fosse tombali della comunità monastica domenicana.

    LA CHIESA DI SANTA CROCE A NICOTERA

    Chiesa di Santa Croce a Nicotera (VV)

    La Chiesa di Santa Croce si trova lungo la strada che da Joppolo conduce a Limbadi.

    L’edificio, realizzato tra il 1922 ed il 1924, è situato su un luogo di culto settecentesco, in cui fino al XVIII secolo era presente il calvario con una croce fatta di pietra.

    Successivamente, la primitiva croce fu sostituita con una in legno; infine sostituita definitivamente con una in ferro, fatta realizzare per volontà dei Padri Passionisti.

    IL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO A NICOTERA

    Santuario di San Francesco da Paola a Nicotera (VV)

    LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA A NICOTERA

    Chiesa della Madonna della Scala a Nicotera (VV)

    IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI NICOTERA

    Monumento ai Caduti per la Patria di Nicotera (VV)

    IL MONUMENTO A SAN PIO A NICOTERA

    Monumento a San Pio a Nicotera (VV)

    IL MUSEO DIOCESANO A NICOTERA

    Museo Diocesano a Nicotera (VV)

    Il Museo Diocesano di Arte Sacra è suddiviso in sei sezioni, razionalmente organizzate in marmi, paramenti sacri, argenteria, sculture, mobili, manoscritti e libri rari.

    Tra i tanti oggetti esposti, si segnala il Crocifisso di Colella di Jacopo realizzato nel XV secolo, che riflette i canoni di scuola donatelliana; si tratta di un'opera di grande perfezione anatomica, tra le più importanti della scuola napoletana del '400.

    SCORCI DEL BORGO DI NICOTERA

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio del Borgo di Nicotera (VV)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE A NICOTERA

    DOVE SOGGIORNARE A NICOTERA

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    ESCURSIONI IN BARCA

    COME ARRIVARE A NICOTERA

    DOVE SI TROVA NICOTERA

    APPROFONDIMENTI SU NICOTERA

    STORIA DI NICOTERA

    Nicotera fu fondata nell’alto medioevo a seguito dell’abbandono della costa dovuto alle scorrerie saracene e nel VI secolo d.C. era già sede vescovile.

    A partire dal 1065, sotto il dominio normanno fu eretto il castello e la cattedrale, inoltre fu potenziata la fortificazione.

    Nell'XI secolo fu distrutta e nuovamente ricostruita in due occasioni: nel 1074 da re Tamin d’Africa, nel 1085 dalle truppe di Benevert.

    Fu attaccata e distrutta dagli Almoravidi guidati da Ibn-MaiMun e, successivamente, ricostruita nel 1122 da Ruggero II.

    In epoca sveva la città raggiunse il suo massimo splendore e fu istituito un importante cantiere navale per la costruzione della flotta imperiale. Per potenziare il sistema economico della città, Federico II fece giungere una comunità di Ebrei, abili economisti, per incrementare l’attività economica e finanziaria. Per questi "nuovi" abitati l’imperatore fece costruire un apposito quartiere detto ancora oggi Giudecca.

    Tra il XIV ed il XV secolo Nicotera appartenne ai Ruffo e ai Marzano; nel 1496 passò alla famiglia Di Gennaro che nel 1555 vi ebbe incardinato il titolo di conti; per successione nel 1585 ritornò alla casata dei Ruffo che tennero la città fino all’eversione della feudalità, avvenuta nel 1806.

    Con decreto del 4 maggio 1811 Nicotera fu posta a capo del circondario in cui rientravano anche i villaggi di Caroniti, Preitoni, Comerconi, Badia, Joppolo, Coccorino, Mottafilocastro, Limbadi, Mandaradoni, San Nicola, Spilinga, Panaja, Carciadi e Rosarno.

    Il nuovo ordinamento dato dai Borbone il 1 maggio 1816 confermò Nicotera nella condizione precedente, ma assegnò Spilinga e le sue frazioni al circondario di Tropea.

    INFORMAZIONI SUL COMUNE DI NICOTERA

    • Abitanti: 5859 al 01.01.2023
    • Nome degli Abitanti: nicoteresi
    • Superficie Territoriale: 28,25 km²
    • Altitudine Centro: 212 metri s.l.m.
    • Altitudine Massima: 688 metri s.l.m.
    • Altitudine Minima: 0 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 89844
    • Prefisso Telefonico: 0963
    • Santo Patrono: Maria SS. Assunta, 15 Agosto
    • Confini Territoriali: Candidoni, Joppolo, Limbadi, Rosarno e Spilinga
    • Frazioni e Contrade: Badia, Comerconi, Martelletto, Nicotera Marina e Preitoni
    • Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di Nicotera
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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