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Paterno Calabro è un antico borgo delle Serre Cosentine situato a 680 metri di quota s.l.m., nato dalla fusione dei borghi di Merendi, Capora, Calendini e Casal di Basso.
Di interesse si segnala: il Santuario di San Francesco, la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la Chiesa di Ognissanti, la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa di Santa Barbara; i monumenti, i larghi e i vicoli dei borghi storici.
Il suo territorio ricade nell’area di produzione del Donnici: un pregiato vino doc calabrese.
COSA VEDERE A PATERNO CALABRO
IL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO A PATERNO CALABRO
La Facciata del Santuario di San Francesco a Paterno Calabro
Il Santuario di San Francesco da Paola fu fondato dallo stesso San Francesco nel 1472: unico caso, insieme al Santuario di Paola, prima del riconoscimento dell’Ordine dei Minimi.
Si trova nell'omonima piazza a Paterno Calabro.
All'interno, nella cappella dedicata al santo titolare, custodisce le reliquie del santo paolano.
Interessanti: il chiostro e la facciata della struttura.
→ Vuoi sapere di più sul santuario? Trovi tutto qui: Il Santuario di San Francesco a Paterno Calabro.
Le Reliquie di San Francesco presso il Santuario a Paterno Calabro
Il Chiostro del Santuario di Paterno Calabro
LA CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO A PATERNO CALABRO
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo è un edificio del '300, che nel corso della sua lunga storia ha subito molti interventi di consolidamento e rimaneggiamento, a causa dei forti eventi tellurici che hanno colpito l’area, soprattutto nel 1854.
All'interno custodisce molte opere d’arte, come: gli affreschi di Re Davide che suona l’arpa, il Miracolo della Porta Bella, il Trionfo della Chiesa di Cristo sui pagani, l’Evasione di Pietro, l’Arresto dei SS. Pietro e Paolo, la Caduta di San Paolo, San Pietro Predicatore, San Michele Arcangelo, la Pesca Miracolosa, la Chiamata di Pietro, la SS. Trinità, il Sacro Cuore di Gesù, il Sacro Cuore di Maria, la Consegna delle Chiavi a San Pietro e la Lavanda.
Inoltre, sono presenti i dipinti che raffigurano l’Apparizione della Madonna a San Lorenzo, la Natività, i SS. Pietro e Paolo, la Madonna con Bambino e i Santi, l’Apparizione della Madonna.
Custodisce tre statue lignee del XIX secolo: una raffigurante l’Immacolata, una seconda i SS. Pietro e Paolo e, infine, un Crocifisso.
LA CHIESA DI OGNISSANTI A PATERNO CALABRO
La Chiesa di Ognissanti si trova nel rione Capora.
Fu eretta tra il XIV e il XV secolo e rimaneggiata nei secoli successivi.
Presenta una facciata a capanna ad ali ribassate, molto sobria, in cui si apre un portale ad arco a tutto sesto, sormontato da una monofora rettangolare; il tutto, terminante in un timpano privo di ornamenti.
Alla chiesa è affiancata una torre campanaria a base quadrata.
LA CHIESA DI SAN GIOVANNI A PATERNO CALABRO
La Chiesa di San Giovanni è un edificio di culto risalente al XIV secolo.
L'attuale struttura conserva poco dell’impianto originale, colpito in più occasioni dai fenomeni sismici.
LA CHIESA DI SANTA BARBARA A PATERNO CALABRO
La Chiesa di Santa Barbara si trova poco fuori l’abitato di Merendi, ormai allo stato di rudere degradato, si trova ricoperta per gran parte da vegetazione spontanea.
Fu eretta, quasi certamente, nel XIV secolo.
IL MONUMENTO A SAN FRANCESCO A PATERNO CALABRO
Il Monumento a San Francesco da Paola è stato eretto nel 1983 in memoria dei 500 anni dalla partenza del santo da Paterno per il suo viaggio in Francia: 1483-1983.
IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI PATERNO CALABRO
IL MONUMENTO A PADRE PAOLO RENDACE A PATERNO CALABRO
SCORCI DEL BORGO DI PATERNO CALABRO
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
COSA FARE A PATERNO CALABRO
COME ARRIVARE A PATERNO CALABRO
DOVE SI TROVA PATERNO CALABRO
APPROFONDIMENTI SU PATERNO CALABRO
PIATTI TIPICI DI PATERNO CALABRO
Tra i Piatti Tipici di Paterno Calabro si segnalano: la pasta e fave; la pasta e fagioli, realizzata con un ecotipo locale: il fagiolo monachella, nella varietà lunga e/o tonda.
I dolci tradizionali vengono realizzati soprattutto in occasione delle feste comandate, come: i turdilli, preparati sia con il miele di fichi che con quello d’api, in occasione del Natale; le scalille; le nginette e il pane di castagne, in occasione del periodo pasquale.
PRODOTTI TIPICI DI PATERNO CALABRO
Tra i Prodotti Tipici di Paterno Calabro si segnalano: la soppressata; la salsiccia; la tipica salsiccia di fegato e quella di polmone; il fagiolo monachella nella varietà lungo e tondo.
Inoltre, il territorio ricade nell’area di produzione del Donnici: un pregiato vino doc calabrese.
STORIA DI PATERNO CALABRO
Paterno Calabro nasce dalla fusione di quattro storici casali: Merendi, Capora, Calendini e Casal di Basso.
A loro volta i quattro casali si svilupparono da due precedenti centri abitati: Pregliano e San File, che a loro volta discendevano da San Marco; attualmente di questo antico abitato sono visibili i ruderi e l’eremo diroccato.
Probabilmente, il primo nucleo abitato sorse verso la fine del X secolo a seguito dell’invasione saracena della costa tirrenica e della Città di Cosenza, che portò gli abitanti a spostarsi nell’entroterra delle Serre Cosentine e della Presila Cosentina.
Durante il periodo angioino fu una delle ventuno baglive di Cosenza.
Durante il periodo aragonese ricevette vari privilegi, come: il Mastrogiurato di alzare bandiera il 10 aprile, il 10 e il 22 agosto; l'amministrazione della giustizia; poter tenere corte senza dipendere da feudatari; la franchigia sui dazi, le dogane e i pesi; la possibilità di promuovere collette.
Nel 1472 giunse a Paterno, su invito dell’Università locale, San Francesco da Paola; qui, il santo paolano fondò il secondo eremo, noto come "convento dei miracoli".
Nel XVI secolo fu uno dei principali centri dell’area cosentina, arrivando a contare una popolazione che superava i 4.000 abitanti.
Nel 1644, insieme ad altri 82 casali cosentini, fu acquistato dal marchese Vincenzo Salvati Granduca di Toscana, passando dall’amministrazione regia demaniale a quella feudale. In contrapposizione a questa nuova forma di governo, Giovanni Barracco inviato in Spagna dall’imperatore, chiese e ottenne l’annullamento della compravendita.
Nel 1647 il mancato rispetto dell'ordine regio portò alla ribellione dei casali cosentini; questi, guidati dagli abitanti di Rovito e Pedace, presero d’assalto la residenza del delegato a Celico, mettendolo in fuga.
Nel 1807 a seguito della riforma francese fu assegnato al Governo di Dipignano, ma divenne un’istituzione autonoma nel 1811.
Alla prima denominazione di Paterno fu aggiunta, il 21 aprile 1863, quella di Calabro per distinguerlo dagli altri comuni omonimi nel nuovo Regno d'Italia.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI PATERNO CALABRO
- Abitanti: 1351 al 01.01.2023
- Nome degli Abitanti: paternesi
- Superficie Territoriale: 24,20 km²
- Altitudine Centro: 680 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 1194 metri s.l.m
- Altitudine Minima: 441 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87040
- Prefisso Telefonico: 0984
- Santo Patrono: San Francesco da Paola, seconda domenica dopo pasqua
- Confini Territoriali: Cosenza, Dipignano, Domanico, Figline Vegliaturo, Malito, Mangone, Marzi, Piane Crati e Santo Stefano di Rogliano
- Frazioni e Contrade: Arella, Destre, Dote, Foresta, Insiti, Macchia, Marinella, Monte Beltrano, Pantano, Pugliano, Saima, Spadolette, Taverna, Tomarizzo e Virano
- Stazione Ferroviaria: Scalo Ferroviario di Cosenza
- Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme
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