MATTIA PRETI
Mattia Preti, detto il Cavalier Calabrese, nacque a Taverna il 24 febbraio 1613 da una famiglia benestante del luogo. Sua madre, Innocenza Schipani, apparteneva a una delle quattordici famiglie benestanti di Taverna.
Fu elevato a Cavaliere da papa Urbano VIII, durante la sua permanenza a Roma.
Mattia Preti è stata una delle massime espressioni della pittura napoletana del '600, lavorando a Malta, nel Regno di Napoli, nello Stato Pontificio e in alcune aree del settentrione d’Italia.
LA VITA DI MATTIA PRETI
Giunse a Roma agli inizi del 1630, a soli 17 anni, dove già si trovava il fratello Gregorio, di dieci anni più grande; entrando in contatto con la pittura di Caravaggio e dei caravaggisti.
Quasi sicuramente operò nell'Italia settentrionale, dove si accostò alla pittura emiliana dei Carracci, del Lanfranco, del Guercino e alla pittura veneta del Veronese.
Nel 1653 si trasferì a Napoli dove subì l'influenza di un altro grande pittore del periodo: Luca Giordano. A Napoli contribuì a dare sviluppo alla scuola pittorica napoletana.
Nel 1661 giunse a Malta, chiamato da Raphael Cotoner, Gran Maestro dell'Ordine di Malta; divenendo di fatto il pittore ufficiale dei Cavalieri dell'Ordine.
A Malta lavorò nella decorazione della cattedrale di San Giovanni a La Valletta con Storie del Battista e in numerose tele per le chiese dell'isola.
Secondo lo storico dell’arte Antonio Sergi a Malta realizzò circa 400 opere.
Nel 1672 fece ritorno alla natia Taverna dove realizzò alcuni lavori.
Morì a La Valletta il 3 Gennaio 1699 a 86 anni circa.
È considerato da molti il più grande artista della pittura calabrese.
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