Rossano (CS)

    SCOPRI ROSSANO: LA GUIDA ONLINE

    Rossano è un borgo del Basso Jonio Cosentino situato a 270 metri di quota s.l.m., ricco di storia e cultura.

    Di interesse storico-architettonico si segnalano: la Chiesa Matrice di Maria SS. Achiropita, Cattedrale della Diocesi di Rossano-Cariati e custode dell'immagine della Madonna Achiropita datata tra il 580 e l’VIII secolo d.C. ; l'Abbazia di Santa Maria del Patìr; la Chiesa della Panaghia; l'Oratorio di San Marco; la Chiesa di San Bernardino; il Museo di Arte Sacra, custode del Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto onciale scritto in greco antico miniato, realizzato ad Antiochia nel VI secolo: tra i più antichi al mondo; le vie del Centro Storico e molti altri monumenti e antichi palazzi.

    Il suo territorio ricade nell’area di produzione dell’olio extravergine di oliva Bruzio DOP Colline Jonico-Presilane e della Liquirizia Calabrese: la migliore del mondo!

    Nell'area di Rossano, da alcuni anni, è stata riscoperta una particolare e antichissima varietà di olivo calabrese che produce olive bianche: la Leucolea.

    Dal punto di vista amministrativo è una frazione del Comune di Corigliano-Rossano.

    Rossano è 3 Vele Guida Blu e Città dell'Olio.

    1. GUIDA BLU
    2. CITTÀ DELL'OLIO
    3. COSA VEDERE
      1. La Chiesa di Maria SS. Achiropita
      2. L'Icona di Maria SS. Achiropita
      3. L'Abbazia di Santa Maria del Patìr
      4. La Chiesa della Panaghìa
      5. La Chiesa di San Bernardino
      6. L'Oratorio di San Marco
      7. Il Codex Purpureus Rossanensis
      8. Il Museo di Arte Sacra
      9. Il Complesso Monumentale del Figliol Prodigo
      10. La Fontana Monumentale
      11. La Fontana Monumentale di San Nilo
      12. Il Monumento a Maria SS. Immacolata
      13. Il Palazzo San Bernardino
      14. La Torre dell'Orologio
      15. Gli Scorci del Borgo
    4. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    5. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    6. PIATTI TIPICI
    7. PERSONALITÀ
    8. STORIA
    9. INFORMAZIONI

    ROSSANO GUIDA BLU

    Rossano Guida Blu

    Corigliano-Rossano, comune di cui Rossano è frazione, è 3 Vele Guida Blu.

    ROSSANO CITTÀ DELL'OLIO

    Rossano Città dell'Olio

    Corigliano-Rossano, comune di cui Rossano è frazione, è Città dell'Olio.

    COSA VEDERE A ROSSANO

    LA CHIESA DI MARIA SS. ACHIROPITA A ROSSANO

    Chiesa di Maria SS. Achiropita a Rossano (CS)

    La Chiesa di Maria Santissima Achiropita è il principale edificio di culto di Rossano: cattedrale della diocesi di Rossano-Cariati.

    Fu eretta nell’XI secolo su una preesistente edicola; nel corso dei secoli ha subito molti interventi di rimaneggiamento, soprattutto tra il XVIII e il XIX secolo.

    La struttura, suddivisa in tre navate con absidi, custodisce: un fonte battesimale del '300; un rivestimento in pietra di Cipro dell’Icona Achiropita del '400; quattro cappelle laterali del '600; tetti lignei dorati del '600; un grande organo a canne del 1622.

    All’interno della sacrestia, nel 1879, fu rinvenuto il Codex Purpureus Rossanensis, attualmente custodito presso il Museo d’Arte Sacra di Rossano.

    Chiesa di Maria Santissima Achiropita a Rossano (CS)

    Navata della Chiesa di Maria Santissima Achiropita

    Chiesa di Maria Santissima Achiropita a Rossano (CS)

    Particolare della Facciata della Chiesa di Maria Santissima Achiropita

    L'ICONA DI MARIA SS. ACHIROPITA A ROSSANO

    Icona di Maria SS. Achiropita a Rossano (CS)

    L'elemento di maggiore interesse custodito nella cattedrale è l'Immagine della Madonna Achiropita, non dipinta da mano umana, datata tra il 580 e l’VIII secolo d.C., che molti vogliono legata alla storia del monaco Efrem.

    L’icona, raffigurante la Vergine con Bambino benedicente alla maniera orientale, si trova al centro della struttura custodita in un’edicola di marmi policromi: si tratta di un affresco parietale che per tradizione si vuole non dipinto da mano umana.

    L'ABBAZIA DI SANTA MARIA DEL PATÌR A ROSSANO

    Abbazia di Santa Maria del Patire a Rossano (CS)

    L’Abbazia di Santa Maria del Patìr fu fondata nel 1095 da San Bartolomeo da Simeri, con l’aiuto del conte Ruggero e dell’ammiraglio normanno Cristodulo, e dedicata a "Santa Maria Nuova Odigitria". *1

    È nota come "Santa Maria del Patìr" (dal greco padre) o, secondo la dizione popolare, del "Patire".

    Si trova in località Ronconiate a Rossano, detta anche il "Luogo dei Padri". *2

    Il monumento presenta i caratteri dell’arte basiliana con decorazioni a tarsie marmoree policrome. *2

    La struttura a pianta rettangolare, è suddivisa in tre navate da due file di colonne cilindriche con base ionica, sprovviste di capitello, che terminano con tre absidi semicircolari. *2

    Nel 1149, per volontà dell'abate Blasius, fu realizzato il pavimento a mosaico, in cui compaiono, dentro quattro grandi rotae: un centauro, un grifo, un leone e un unicorno. *1

    Nell’annesso scriptorium vennero redatti centinaia di manoscritti che permisero la diffusione della cultura religiosa e classica, molti dei quali sono custoditi nella Biblioteca Vaticana. *2

    L'Abbazia fu soppressa nel 1809 per volontà del governo francese e dal 1915. *1

    Abbazia di Santa Maria del Patire a Rossano (CS)

    Facciata dell'Abbazia di Santa Maria del Patire

    Abbazia di Santa Maria del Patire a Rossano (CS)

    Mosaico dell'Abbazia di Santa Maria del Patire

    CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PANAGHÌA A ROSSANO

    Chiesa di Santa Maria della Panaghìa a Rossano (CS)

    La Chiesa della Panaghìa, "tutta santa", è un piccolo edificio di culto dedicato alla Vergine.

    Fu eretta tra l'XI e il XII secolo con elementi tipici dell’architettura bizantina della seconda età aurea, con decorazione in cotto sia all’esterno sia sugli archi delle finestre.

    All’interno, custodisce i resti di un affresco del XIV secolo che ritrae San Giovanni Crisostomo in una grande aureola circondata da una corona di perle.

    LA CHIESA DI SAN BERNARDINO A ROSSANO

    Chiesa di San Bernardino da Siena a Rossano (CS)

    La Chiesa di San Bernardino è una costruzione gotica, quasi completamente rifatta in epoca barocca, alla quale appartengono anche alcuni intagli, quali: il pulpito, il crocifisso sull'altare maggiore e gli armadi della sacrestia. *1

    La Chiesa di San Bernardino è stata parrocchia fino al 1988, quando fu aggregata alla parrocchia di San Bartolomeo. *2

    L'ORATORIO DI SAN MARCO A ROSSANO

    Oratorio di San Marco a Rossano (CS)

    L'Oratorio di San Marco è un antico edificio di culto eretto nel 950 circa.

    Si tratta di uno dei massimi esempi di architettura bizantina in Calabria.

    IL CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS

    Codex Purpureus Rossanensis a Rossano (CS)

    Il Codex Purpureus Rossanensis è un manoscritto onciale scritto in greco antico miniato, custodito presso il Museo Diocesano di Rossano.

    Si tratta di un Evangelario contenente l’intero Vangelo di Matteo, quasi tutto quello di Marco (del quale mancano solo i versetti 15-20) e, una parte della lettera di Eusebio a Copiano sulla concordanza dei Vangeli.

    Il Codex è uno dei sette codici miniati orientali esistenti al mondo, di questi, tre sono in siriaco e quattro in greco. Prende la denominazione di purpureus per la colorazione rossastra delle sue pagine.

    Non si hanno notizie sulla datazione del Codex, né come sia arrivato a Rossano o chi lo abbia portato.
    La maggioranza degli studiosi concorda che sia stato realizzato ad Antiochia, nel VI secolo, e successivamente portato a Rossano dai monaci basiliani, probabilmente tra i secoli VII e XI, quando la Calabria fu la principale meta dei monaci di rito greco.

    Il Codex è composto da 188 fogli di pergamena con testo distribuito su due colonne di venti righe, di cui le prime tre, che costituiscono l’incipit dei Vangeli, presentano i caratteri in oro, mentre il resto è in argento.

    All’interno sono conservate quindici miniature, di queste, dodici (I, II,III,IV, V, VI, VII, VII, X, XI,XII, XIII) raffigurano episodi della vita di Cristo, una riproduce il Canone della concordanza degli evangelisti (IX), mentre l’ultima (XV) è un ritratto di Marco.

    Il testo fu segnalato per la prima volta, nel 1846, dal giornalista Cesare Malpica e fu scientificamente studiato, nel 1879, dai tedeschi Oscar von Gebhardt e Adolf Harnack, che lo sottoposero all’attenzione della cultura internazionale.

    Il Codex Purpureus Rossanensis è stato candidato tra i beni eccellenti del patrimonio artistico mondiale dell’UNESCO.

    LE MINIATURE DEL CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS

    • I: La miniatura un raffigura Gesù Cristo, con la mano destra benedicente, nell’atto di pronunciare l’ordine “Lazzaro, alzati e cammina”;

    • II: La miniatura due raffigura Cristo che entra in Gerusalemme a cavallo di un asino, con al seguito due apostoli che discutono;

    • III: La miniatura tre raffigura Gesù che discute con i sacerdoti nel tempio e la purificazione dello stesso con la cacciata dei mercanti;

    • IV: La miniatura quattro raffigura la Parabola delle Dieci Vergini;

    • V: La miniatura cinque raffigura l’Ultima Cena (una delle più antiche mai rappresentate) e la Lavanda dei Piedi;

    • VI e VII: Le miniature sei e sette raffigura la Comunione degli Apostoli ed è raffigurata su due pagine;

    • VIII: La miniatura otto raffigura Cristo nel Getsemani;

    • IX: La miniatura nove raffigurata la fascia ornamentale circolare delineata, sia all’interno che all’esterno, da una cornice aurea che si interseca lungo le direttrici del diametro orizzontale e verticale, dando luogo a quattro tondi collocati nella suddetta fascia ornamentale;

    • X: La miniatura dieci è la Lettera di Eusebio a Carpiano, scritta in un’unica colonna;

    • XI: La miniatura undici raffigura in due momenti il miracola della guarigione del Cieco nato;

    • XII: La miniatura dodici raffigura la Parabola del Buon Samaritano;

    • XIII: La miniatura tredici raffigura il Processo davanti a Pilato con il rimorso e il suicidio di Giuda;

    • XIV: La miniatura quattordici raffigura la scelta tra Gesù e Barabba;

    • XV: La miniatura quindici raffigura il Ritratto di Marco.

    IL MUSEO DI ARTE SACRA A ROSSANO

    Museo di Arte Sacra a Rossano (CS)

    Il Museo Diocesano di Arte Sacra è situato nei pressi della chiesa di Maria Santissima Achiropita.

    All’interno, custodisce una delle opere più importanti della Calabria: il Codex Purpureus Rossanensis, un evangeliario scritto in greco onciale risalente al VI secolo.

    Inoltre, espone un'ampia collezione di opere artistiche, suppellettili sacri e liturgici.

    IL COMPLESSO MONUMENTALE DEL FIGLIOL PRODIGO A ROSSANO

    Complesso Monumentale del Figliol Prodigo a Rossano (CS)

    Il Complesso Monumentale del Figliol Prodigo si trova nell'area circostante piazza Santi Anargiri. *1

    Il Figliol Prodigo, è un'opera scultoria dell’artista Marcello Tommasi, donata alla comunità rossanese dall'avvocato Giuseppe Zumpano nel 2013. *1

    Complesso Monumentale del Figliol Prodigo a Rossano (CS)

    Particolare del Complesso

    Complesso Monumentale del Figliol Prodigo a Rossano (CS)

    Particolare del Complesso

    LA FONTANA MONUMENTALE A ROSSANO

    Fontana Monumentale a Rossano (CS)

    LA FONTANA MONUMENTALE DI SAN NILO A ROSSANO

    Fontana Monumentale di San Nilo a Rossano (CS)

    IL MONUMENTO A MARIA SS. IMMACOLATA A ROSSANO

    Monumento a Maria SS. Immacolata a Rossano (CS)

    IL PALAZZO SAN BERNARDINO A ROSSANO

    Palazzo San Bernardino a Rossano (CS)

    LA TORRE DELL'OROLOGIO A ROSSANO

    Torre dell'Orologio a Rossano (CS)

    SCORCI DEL BORGO DI ROSSANO

    Scorcio di Rossano (CS)

    Scorcio Panoramico del Borgo

    Scorcio di Rossano (CS)

    Scorcio Panoramico del Borgo

    Scorcio di Rossano (CS)

    Galleria del Borgo

    Scorcio di Rossano (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Rossano (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Rossano (CS)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE A ROSSANO

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    APPROFONDIMENTI SU ROSSANO

    I PIATTI TIPICI DI ROSSANO

    Tra i Piatti Tipici di Rossano si segnalano: le alici scattiati; il baccalà con le patate; i crustoli; la gelatina di maiale; le girelle di bianchetto; i maccheroni al ragù; le melanzane alla scapece; la pasta al finocchietto selvatico; le polpette di melanzane; i broccoli rapa e salsiccia; la rosa marina; gli scoratelli; i pomodori secchi sott’olio; le tagliatelle con i ceci.

    PERSONALITÀ DI ROSSANO

    Rossano ha dato i natali a molte personalità della storia calabrese, tra queste: Benedetto Senidega, eletto papa nel 705 con la denominazione di Giovanni VII; Nicola Malena, noto come San Nilo da Rossano: monaco, asceta e santo della chiesa orientale e occidentale, santo patrono di Rossano; Giovanni Filogato, eletto antipapa nel 997 con il nome di Giovanni XVI; Bartolomeo da Rossano, santo della chiesa cattolica con la denominazione di San Bartolomeo il Giovane; Domenico Tedesco: allenatore di calcio del RB Lipsia.

    Inoltre, hanno dimorato a Rossano: Bona Sforza d'Aragona, regina consorte di Polonia, granduchessa consorte di Lituania, duchessa sovrana di Bari e pretendente al Regno di Gerusalemme, la stessa nel 1524 divenne principessa di Rossano; Giovanni Battista Castagna, Arcivescovo di Rossano dal 1553 al 1573, successivamente eletto papa della chiesa cattolica con il nome di Urbano VII.

    STORIA DI ROSSANO

    Le origini di Rossano non sono del tutto note, alcuni lo vogliono di origine antichissima, fondato dagli Enotri nell’XI secolo a.C., altri che fosse presente a partire dal periodo magnogreco.

    Rossano entrò prepotentemente nella storia solo dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, quando divenne un importante centro bizantino: culla di civiltà, potere politico e misticismo religioso, tanto da ricevere l’appellativo de "La Bizantina".

    Nel VI secolo giunse a Rossano il Codex Purpureus Rossanensis, portato dai monaci basiliani probabilmente dalla Siria.

    Nel 650, vi nacque Benedetto Senidega, eletto papa nel 705 con la denominazione di Giovanni VII.

    Nel 910, vi nacque Nicola Malena, noto come San Nilo da Rossano: monaco, asceta e santo della chiesa cattolica orientale e occidentale, santo patrono di Rossano.

    Nel 950, circa vi nacque Giovanni Filogato, eletto antipapa nel 997 con il nome di Giovanni XVI.

    Nel 981, vi nacque Bartolomeo detto da Rossano, santo della chiesa cattolica con la denominazione di San Bartolomeo il Giovane.

    Nel corso dell’alto medioevo fu una delle pochissime roccaforti bizantine a non essere mai espugnata, nonostante i ripetuti tentativi effettuati da Visigoti, Longobardi e Saraceni.

    Con la conquista normanna della Calabria, Rossano conobbe un nuovo splendore; nel 1095, sulle alture della Presila Greca fu eretta una delle più importanti abbazie della regione: Santa Maria Nuova Odigitria, nota come Santa Maria del Patìr.

    Rimasta Città Regia sotto Normanni e Svevi, Rossano fu infeudata nel 1266 dagli Angioini.

    Nel 1524 divenne principessa di Rossano Bona Sforza d'Aragona, regina consorte di Polonia, granduchessa consorte di Lituania, duchessa sovrana di Bari e pretendente al Regno di Gerusalemme.

    Dal I marzo 1553 al gennaio del 1573, fu arcivescovo di Rossano Giovanni Battista Castagna, successivamente eletto papa della chiesa cattolica con il nome di Urbano VII.

    Nel 180, Rossano fu elevato a Capoluogo di Circondario del così detto Governo di Rossano.

    Nel 1836 la città fu devastata da un forte terremoto.

    Il 31 marzo 2018 mediante la fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano è nato il comune di Corigliano-Rossano.

    INFORMAZIONI SULLA FRAZIONE DI ROSSANO

    • Comune di Appartenenza: Corigliano-Rossano
    • Nome degli Abitanti: rossanesi
    • Altitudine Centro: 270 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87067
    • Prefisso Telefonico: 0983
    • Santo Patrono: San Nilo da Rossano, 26 Settembre
    • Stazione Ferroviaria: Stazione di Rossano Scalo
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme o Bari

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