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Campana è un borgo del Basso Jonio Cosentino abbarbicato a 612 metri di quota s.l.m.; la si vuole di origine antichissima, fondata da Filittete con il nome di Calasarna.
È nota per i Giganti di Pietra della Sila: l'elefante e il colosso, due antichissime sculture dall'oscura origine.
Di interesse, oltre ai Giganti di Pietra, si segnala: la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta e la Torre Campanaria; la Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli; la Chiesa di S. Antonio da Padova; la Chiesa di San Domenico; il Santuario di Maria SS. delle Grazie; i vicoli del centro storico.
Il suo territorio, tra i più vasti della Calabria, ricade nell'area di produzione del Pecorino Crotonese: pregiato formaggio calabrese DOP.
- COSA VEDERE
- I Giganti di Pietra
- La Chiesa di Santa Maria Assunta
- La Torre Campanaria di Santa Maria Assunta
- La Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli
- La Chiesa di Sant'Antonio da Padova
- La Chiesa di San Domenico
- Il Santuario di Santa Maria delle Grazie
- La Campana in Bronzo del 1861
- La Torre dell'Orologio
- Il Monumento ai Caduti
- Scorci del Borgo
- COSA FARE
- COME ARRIVARE
- STORIA
- LEGGENDE
- INFORMAZIONI
COSA VEDERE A CAMPANA
I GIGANTI DI PIETRA DI CAMPANA
I Giganti di Pietra di Campana sono due enormi sculture in pietra, situate in località Incavallicata.
Le statue, riscoperte da pochi anni, erano già note in passato, in uno scritto del '600, il vescovo Francesco Marino definisce una delle sculture: "il gran colosso caduto al suolo a causa dei terremoti"; in una mappa della Calabria del 1603, Incavallicata è definicata: Il Cozzo dei Giganti.
Del Gran Colosso oggi resta poco più del basamento dalla forma indefinita, mentre è ben definita la statua dell'Elefante di Pietra.
Molte sono le ipotesi sulle loro origine, anche se attualmente non è stata data una risposta certa ed è ancora in fase di studio la datazione e la natura delle statue.
Le principali teorie sono due: la prima, afferma che le due statue siano state realizzate al tempo della venuta in Italia di Pirro: il primo a portare gli elefanti in Calabria; la seconda, sostiene che le statue siano delle sculture preistoriche e che la statua dell'elefante ritragga un elefante dalle zanne dritte, Palaeoloxodon antiquus, pachiderma vissuto in epoca preistorica in Calabria, come testimoniano i ritrovamenti effettuati sulla riva meridionale del Lago Cecita, in località Campo San Lorenzo: comune di Spezzano della Sila.
→ Vuoi sapere di più sul colosso e l'elefante? Trovi tutto qui: I Giganti di Pietra.
I Giganti di Pietra di Campana
L'Elefante di Pietra di Campana
L'Elefante di Pietra di Campana
L'Elefante di Pietra di Campana
Il Gigante di Pietra di Campana
Il Gigante di Pietra di Campana
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A CAMPANA
La Chiesa di Santa Maria Assunta è la Matrice di Campana; si trova nel Rione Terra, la parte più antica del borgo.
Presenta una facciata a capanna in cui si aprono tre portali d’ingresso sovrastati da quattro monofore quadrangolari.
L’interno trinavato custodisce: un altare maggiore rivestito di marmi policromi a intarsio, un crocifisso ligneo e tele.
L’edificio è affiancato da una torre campanaria a base quadrata, elevata su tre livelli e coronata da un tamburo ottagonale.
LA TORRE CAMPANARIA DI SANTA MARIA ASSUNTA
LA CHIESA DI MARIA SS. DI COSTANTINOPOLI A CAMPANA
La Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli fu eretta nel '600 nella principale piazza del centro storico.
Sulla facciata principale, rifinita in pietra, si aprono due portali d’ingresso ai quali si accede mediante una gradinata.
Per molti anni ha ospitato la confraternita della Madonna di Costantinopoli.
LA CHIESA DI SANT'ANTONIO DA PADOVA A CAMPANA
La Chiesa di Sant’Antonio da Padova è situata nella parte alta dell'abitato di Campana.
La struttura è affiancata dall’ex convento fondato nel 1661 da frate Bonaventura da Cirò, soppresso in seguito alle Leggi murattiane nel 1809. Dopo una nuova riapertura, del 1823, fu nuovamente chiuso per effetto delle leggi sabaude del 1867.
La chiesa fu consacrata il 13 settembre 1681.
Navata della Chiesa di Sant'Antonio
Navata Laterale della Chiesa di Sant'Antonio
LA CHIESA SAN DOMENICO A CAMPANA
La Chiesa di San Domenico è situata nel centro storico, nei pressi del Municipio.
Fu eretta nel XVII secolo e nel corso della storia ha subito diversi interventi di rimaneggiamento.
Presenta una facciata a capanna in cui si apre un portale litico ad arco a tutto sesto, due monofore e un’edicola con un mosaico del santo titolare.
L’interno, a navata unica, custodisce: un crocefisso ligneo del '600, un affresco raffigurante San Domenico e altre pregevoli opere.
Navata della Chiesa di San Domenico
IL SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE A CAMPANA
Il Santuario di Santa Maria delle Grazie fu costruito, nel 1569, previo consenso dell’arcivescovo di Rossano: Monsignor Lancillotto de Lancillotti.
Presenta una facciata molto sobria in cui si apre un portale ad arco a tutto sesto.
L’interno, a unica navata, custodisce: un soffitto a cassettoni del XVII secolo, un altare in gesso, una statua lignea della Madonna, realizzata da Ludwig Moroder di Ortisei.
LA CAMPANA IN BRONZO FUSA NEL 1861
LA TORRE DELL'OROLOGIO DI CAMPANA
IL MONUMENTO AI CADUTI
SCORCI DEL BORGO DI CAMPANA
Scorcio del Borgo Visto dai Giganti di Pietra
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo Antico
Scorcio del Borgo Antico
Scorcio del Borgo Antico
Scorcio del Borgo
COSA FARE A CAMPANA
VOLO IN MONGOLFIERA
COME ARRIVARE A CAMPANA
DOVE SI TROVA CAMPANA
APPROFONDIMENTI SU CAMPANA
STORIA DI CAMPANA
La presenza dell’uomo nel territorio di Campana, secondo alcune ipotesi, è riconducibile al periodo preistorico, ritenendo che l’Elefante di Pietra presente sulla collina di Incavallicata ritragga un Palaeoloxodon antiquus, elefante dalle zanne dritte e non un Elephas maximus, elefante asiatico.
L’origine dell’abitato odierno, secondo alcuni studiosi, è riconducibile all’antica città di Calasarna, citando come fonte Strabone.
Il documento più antico in cui si fa riferimento all’abitato di Campana è il diploma del 1269: "Provisio pro decimis baiulonis Rossani, sancti Mauri, Petrepaule et Campane"; confermata da re Carlo I d'Angiò all'arcivescovo Angelo di Rossano.
Nel 1271, Carlo I d’Angiò concesse la Terra di Campana a Guglielmo Ernardo di Bayrano, a seguito della morte di Viviano de Clarence, primo feudatario di cui si conosce il nome. Morto senza figli, il feudo tornò alla Regia Curia, che nel 1271 provvide a concederlo al milite Guglielmo Ernardi de Bayrano o di Bivonia.
Nel 1282/83, la Terra di Campana fu infeudata a tale Malgerio.
Dal 1505, e fino al 1678, appartenne alla famiglia Spinelli.
Nel 1678, Campana, insieme a Bocchigliero, fu ceduta al barone Alessandro Labonia di Rossano.
Il 12 novembre 1694, sempre insieme al centro di Bocchigliero, fu acquistata dalla famiglia Sambiase che la tenne fino all’eversione della feudalità, 1806, con il titolo di Principi.
LEGGENDE DI CAMPANA
LA CAMPANA DI CALASARNA
Si narra che due contadini, uno di Calasarna e l'altro di Umbriatico, arando la terra rinvennero una grossa campana.
Non trovando un accordo su chi spettasse la campana, giunsero a un compromesso: ci sarebbe stata una competizione tra due buoi e la campana sarebbe andata al bue con più forza.
Fatti i preparativi, il contadino di Calasarna, furbescamente, mise in gara una vacca che aveva partorito da poco, legando nelle vicinanze il vitellino, e non un bue.
Quando tutto fu pronto per iniziare la gara, il contadino di Calasarna diede una staffilata al vitellino provocando la reazione della madre che subito andò verso il piccolo, trascinando con veemenza anche la campana e il bue avversario.
Con questo stratagemma il contadino si aggiudicò la campana portandola a Calasarna, che da quel giorno cambiò nome in Campana.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI CAMPANA
- Abitanti: 1503 al 01.01.2022
- Nome degli Abitanti: campanesi
- Superficie Territoriale: 104,65 km²
- Altitudine Centro: 612 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 1232 metri s.l.m.
- Altitudine Minima: 152 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87061
- Prefisso Telefonico: 0983
- Codice Catastale: B500
- Codice Istat: 078023
- Zona Sismica: 2
- Fascia Climatica: D
- Santo Patrono: San Domenico di Guzman, 3 agosto
- Confini Territoriali: Bocchigliero, Mandatoriccio, Pallagorio, Pietrapaola, Savelli, Scala Coeli, Umbriatico e Verzino
- Frazioni e Contrade: Scarcella
- Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme