Amendolara (CS)

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    Amendolara è un borgo turistico dell’Alto Jonio Cosentino ricco di storia, cultura e natura; situato in posizione panoramica a 227 metri di quota s.l.m.

    È un centro turistico-balneare con spiagge attrezzate, premiato in più occasioni con le Vele della Guida Blu di Legambiente e del T.C.I.

    Nei pressi della costa è presente la Secca di Amendolara, un’antica isola attualmente sommersa che alcuni studiosi identificano con la mitologica Isola di Ogigia descritta nell’Odissea.

    Di interesse storico-architettonico si segnalano: la Torre Spaccata, situata sul litorale; il Castello; la Chiesa Matrice di Santa Margherita; la Chiesa di Santa Maria; il Convento di San Domenico; il Palazzo Melazzi; i vicoli del Centro Storico.

    Amendolara è gemellata con i comuni piemontesi di Cerano e Trecate, quello argentino di Lanus e quella bretone di Vannes.

    1. TURISMO
      1. Guida Blu
      2. La Spiaggia
      3. La Secca
    2. COSA VEDERE
      1. La Torre Spaccata
      2. Il Castello
      3. La Chiesa di Santa Margherita
      4. La Chiesa di Santa Maria
      5. Il Convento di San Domenico
      6. La Cappella di San Rocco
      7. La Cappella di Sant'Anna
      8. La Cappella di Sant'Antonio Abate
      9. Il Monumento a Domenico Sola
      10. Il Monumento a Girolamo Grisolia
      11. Il Monumento ai Caduti per la Patria
      12. Il Palazzo Melazzi
      13. I Calanchi
    3. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    4. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    5. PIATTI TIPICI
    6. PRODOTTI TIPICI
    7. LEGGENDE
      1. La Pietra del Castello
    8. STORIA
    9. INFORMAZIONI

    TURISMO AD AMENDOLARA

    AMENDOLARA GUIDA BLU

    Amendolara Guida Blu

    Amendolara è 3 Vele Guida Blu.

    LA SPIAGGIA DI AMENDOLARA

    Spiaggia di Amendolara (C)

    Scorcio della Spiaggia

    Spiaggia di Amendolara (C)

    Scorcio della Spiaggia

    LA SECCA DI AMENDOLARA

    La Secca di Amendolara, detta anche il Banco di Amendolara, è una tipica montagna sottomarina dell'Alto Jonio Cosentino, con una conformazione quasi circolare di oltre 31 km2 che si innalza da una profondità di 200 metri fino a raggiungere i 20 metri di profondità.

    La secca è nota da sempre ai pescatori del luogo, per la qualità e la quantità di specie ittiche presenti, oltre all'alone di mistero che la circonda a causa degli improvvise tempeste che si abbattono in quell'area di mare.

    Alcuni storici narrano che nel 377 a.C. la flotta di Dionisio il Vecchio, costituita da 300 navi da guerra, affondò proprio in queste acque.

    Molti autori identificano il Banco di Amendolara con la mitica Isola di Ogigia, dimora della Ninfa Calipso, dove Ulisse in viaggio verso Itaca approdò dopo un naufragio e vi restò per sette anni.

    Di recente è stata scoperta una colonia di corallo rosso nella Secca di Amendolara, durante un'immersione con un Rov effettuata da Simone Canese e dal personale di Amendolara della Stazione Zoologica Anton Dohrn. *1

    COSA VEDERE AD AMENDOLARA

    LA TORRE SPACCATA DI AMENDOLARA

    Torre Spaccata di Amendolara (CS)

    La Torre Spaccata di Amendolara è un'antica torre di avvistamento costiera fatta costruire nel 1517 dal principe di Cerchiara e signore di Amendolara Fabrizio Pignatelli.

    Fu utilizzata per l’avvistamento delle navi corsare turche che nel '500 imperversavano nei mari calabresi.

    Deve il suo nome all’attuale forma, che dopo i crolli avuti nel corso della sua lunga storia ha assunto una forma quasi perfetta di torre divisa a metà.

    Si trova lungo il litorale nord del territorio di Amendolara, prossima al confine con il Comune di Roseto Capo Spulico.

    Torre Spaccata ad Amendolara (CS)

    La Torre Spaccata

    Torre Spaccata ad Amendolara (CS)

    La Torre Spaccata

    IL CASTELLO DI AMENDOLARA

    Castello di Amendolara (CS)

    Il Castello di Amendolara è una struttura risalente al periodo normanno, costruita su una preesistente rocca longobarda.

    Nel corso del XI secolo fu di proprietà di Guglielmo di Grantmesnil, generale di Roberto il Guiscardo, di cui aveva sposato la figlia Mabilia.

    Prima che Federico II facesse costruire il castello a Rocca Imperiale assunse alla dignità di "domus imperialis", diventando di fatto uno dei più importanti castelli di Calabria e Puglia.

    In seguito, fu dimora degli angioini e poi di numerose famiglie nobiliari.

    L'imperatore, oltre a soggiornarvi per lunghi periodi di riposo, era solito farvi sosta nei suoi viaggi dalla Sicilia alla Puglia.

    Nel 1268 il castello fu conquistato dal principe Sanseverino, fedele agli angioini, nella guerra contro Corradino di Svevia.

    Passò successivamente ai Della Marra e in seguito ai Pignatelli di Bellosguardo.

    Attualmente, dell'antica struttura restano il ponte di accesso in muratura, eretto in sostituzione del ponte levatoio, il fossato, la torre poligonale e il colonnato aragonese.

    Alcune parti delle mura e le altre torrette sono state inglobate in abitazioni private.

    Castello di Amendolara (CS)

    LA CHIESA DI SANTA MARGHERITA AD AMENDOLARA

    Chiesa di Santa Margherita ad Amendolara (CS)

    La Chiesa di Santa Margherita è la Matrice di Amendolara.

    Il primo impianto fu eretto in stile romanico, ma nel corso della storia ha subito molti interventi di rimaneggiamento.

    Fino al 1521 fu il luogo principale della predicazione domenicana nell'abitato.

    All'interno, custodisce: un’acquasantiera in pietra con leone stiloforo in arte romanica; un fonte battesimale in pietra e legno; una croce processionale gotica; un prezioso pulpito ligneo realizzato in stile barocco.

    LA CHIESA DI SANTA MARIA AD AMENDOLARA

    Chiesa di Santa Maria ad Amendolara (CS)

    La Chiesa di Santa Maria è il più antico edificio di culto di Amendolara.

    Fu edificata in epoca bizantina su un precedente tempio pagano.

    Ha subito molti interventi di rimaneggiamento nel corso dei secoli e della struttura originaria restano solo la cupola e l’abside.

    Di interesse è il portale rinascimentale e un'iscrizione presente sull'architrave di una porta secondaria.

    IL CONVENTO DI SAN DOMENICO AD AMENDOLARA

    Convento di San Domenico ad Amendolara (CS)

    Il Convento di San Domenico con l’annessa chiesa fu eretto ad Amendolara nel 1521 e, successivamente, la chiesa fu ristrutturata in stile barocco intorno al 1660.

    Nel 1820, il convento passò ai francescani, per essere poi ceduto, insieme alla chiesa, alla famiglia Grisolia nel 1878, che lo trasformò in palazzo.

    Del convento originario restano il chiostro con la cisterna, oltre alla chiesa di San Domenico.

    La chiesa presenta un pregevole portale realizzato in mattoni e un secondo portale in marmo, dal quale si accedeva direttamente al convento.

    LA CAPPELLA DI SAN ROCCO AD AMENDOLARA

    Cappella di San Rocco ad Amendolara (CS)

    La Cappella di San Rocco è una cappella gentilizia del centro storico di Amendolara, situata in via Roma.

    Al suo interno sono sepolti i membri della famiglia Andreassi che ne erano i proprietari.

    La struttura, a pianta rettangolare, conserva un affresco raffigurante San Leonardo con le catene, risalente al 1576.

    LA CAPPELLA DI SANT'ANNA AD AMENDOLARA

    Cappella di Sant'Anna ad Amendolara (CS)

    La Cappella di Sant'Anna è una cappella gentilizia che fu di proprietà della famiglia Lamanna.

    Si trova nel centro del borgo, in via Roma.

    LA CAPPELLA DI SANT'ANTONIO ABATE AD AMENDOLARA

    Cappella di Sant'Antonio Abate ad Amendolara (CS)

    La Cappella di Sant'Antonio Abate si trova nell'area più antica del centro storico di Amendolara.

    Fu eretta negli anni '30, a seguito del crollo della chiesa originaria, probabilmente bizantina.

    Si trova in un largo dove si affacciano tre palazzi gentilizi: il palazzo Andreassi, il palazzo Melazzi e la Palazziata.

    IL MONUMENTO A DOMENICO SOLA AD AMENDOLARA

    Monumento a Domenico Sola ad Amendolara (CS)

    Il Monumento a Domenica Sola è un busto bronzeo posizionato nell’area antistante l'edificio scolastico di Amendolara.

    Fu fatto realizzare da una colonia di emigrati amendolaresi d'Argentina in onore del filosofo e poeta Domenico Sola, morto il 29 Maggio 1916 sul campo di battaglia.

    Il busto è sorretto da un piedistallo che reca la seguente dedica : "A Domenico Sola - Gli Emigrati di Amendolara".

    IL MONUMENTO A GIROLAMO GRISOLIA

    Monumento a Girolamo Grisolia ad Amendolara (CS)

    Il Monumento a Girolamo Grisolia è un busto bronzeo fatto realizzare nel 1949 alla comunità argentina di Amendolara, in ricordo dell’avvocato Girolamo Grisolia eletto deputato alla Costituente nel giugno del 1946.

    IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI AMENDOLARA

    Monumento ai Caduti per la Patria di Amendolara (CS)

    IL PALAZZO MELAZZI DI AMENDOLARA

    Palazzo Melazzi di Amendolara (CS)

    I CALANCHI DI AMENDOLARA

    Calanchi di Amendolara (CS)

    COSA FARE AD AMENDOLARA

    DOVE SOGGIORNARE AD AMENDOLARA

    DOVE MANGIARE AD AMENDOLARA

    COSA FARE VICINO AD AMENDOLARA

    LANCIO CON PARACADUTE

    VISITA GUIDATA

    VOLI IN MONGOLFIERA

    COME ARRIVARE AD AMENDOLARA

    DOVE SI TROVA AMENDOLARA

    APPROFONDIMENTI SU AMENDOLARA

    I PIATTI TIPICI DI AMENDOLARA

    Biscotti Tipici di Amendolara (CS)

    Tra i piatti tipici di Amendolara si segnalano: i rascicatilli fatti a mano e conditi con il sugo di pomodoro e basilico o in alternativa con il ragù di agnello; i ferrazuoli, pasta fatta a mano con il ferretto e condita con il ragù di carne; i crispi, grandi anelli realizzati con farina di grano, acqua e lievito, e fritti con olio extravergine di oliva e, poi, spolverati in base al gusto personale con sale o con zucchero; i cannaricoli, realizzati con pepe nero, vino e un pizzico di lievito, e successivamente fritti nell'olio di oliva; la cullura, pane pasquale fatto con farina, uova, cannella, semi di finocchio, strutto, sale e lievito, il tutto lavorato e modellato a forma di corona intrecciata, nella quale vanno inserite uova in numero sempre pari; la minestra di aneto; le fave con il guanciale; la purea di fave secche; i carciofi con i piselli.

    Un caratteristico piatto di Amendolara è rappresentato dai pastizzi, calzoni realizzati con farina, strutto, sale e pepe e, successivamente, ripieni con carne e interiora di capretto e cotti in forno; le interiora sono condite con pepe, prezzemolo e aglio, quindi fatte rosolare in olio di oliva con l'aggiunta di salsiccia.

    Inoltre, Amendolara è nota per i caratteristici pasticcini, come: i fallarussi e i viscotti lisci, ma soprattutto per i pasticcini a base di pasta di mandorle, come gli amaretti di Amendolara.

    I PRODOTTI TIPICI DI AMENDOLARA

    Mandorle di Amendolara

    Tra i prodotti tipici di Amendolara si segnala la produzione dei piselli e delle fave.

    Inoltre, Amendolara è nota fin dall’antichità per la produzione delle mandorle, frutto da cui deriva la denominazione del borgo, sia nella varietà dolce che amara, impiegate tra le altre cose nella preparazione dei dolci e biscotti tipici del luogo, come gli amaretti di Amendolara.

    LEGGENDE DI AMENDOLARA

    LA PIETRA DEL CASTELLO DI AMENDOLARA

    Narra la tradizione popolare di Amendolara che ogni anno allo scoccare della mezzanotte della Vigilia di Natale, la grande roccia denominata "La Pietra del Castello" si apre e mostra che al suo interno nasconde una chioccia con dodici pulcini d’oro, tanti oggetti preziosi e una tavola imbandita.

    L’incantesimo dura solo pochi secondi, subito dopo la roccia si richiude.

    Chiunque abbia tentato di impossessarsi dei preziosi, una volta entrato è sempre rimasto imprigionato.

    STORIA DI AMENDOLARA

    Il territorio di Amendolara fu abitato già durante il neolitico: tra il 6000 ed il 3000 a.C.

    Al VII secolo a.C. sono riconducibili i reperti rinvenuti nel Rione Vecchio, probabilmente un insediamento enotrio.

    Nel periodo successivo la popolazione si spostò nei pressi della località San Nicola.

    Al periodo romano risalgono i resti della "Statio ad Vicesimum".

    Nell’alto medioevo nel territorio di Amendolara furono fondate un’abbazia bizantina e una cistercense, e intorno all'anno 1000 il castello.

    Nel periodo angioino fu signore di Amendolara Tommaso de Barone.

    Nel XV secolo vi nacque Facio Patarino, autore del "Trattato di Mascalcia" scritto in volgare per Ferrante d'Aragona.

    Nel 1517 fu costruita la torre spaccata da Fabrizio Pignatelli Signore di Cerchiara, mentre nel 1521 fu costruito il convento domenicano.

    Nel 1610 appartenne alla famiglia Gambacorta e successivamente a quella dei Castrocucco.

    Nel 1627 fu ceduta per 50.000 ducati a Gio. Giacomo Pignatelli duca di Bellosguardo.

    Dopo la prima guerra mondiale si ebbe una ripresa agricola e fu introdotta la coltura dei piselli.

    La denominazione Amendolara deriva dalla coltura della mandorla che in passato rappresentava uno dei prodotti agricoli primari del luogo, insieme all’olio di oliva e al vino.

    INFORMAZIONI SUL COMUNE DI AMENDOLARA

    • Abitanti: 2719 al 01.01.2023
    • Nome degli Abitanti: amendolaresi
    • Superficie Territoriale: 60,91 km²
    • Altitudine Centro: 227 metri s.l.m.
    • Altitudine Massima: 803 metri s.l.m.
    • Altitudine Minima: 0 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87071
    • Prefisso Telefonico: 0981
    • Santo Patrono: San Vincenzo Ferreri, ultima domenica di Aprile
    • Confini Territoriali: Albidona, Castroregio, Oriolo e Roseto Capo Spulico
    • Frazioni e Contrade: Don Pasquale, Malomo, Marina, Monaco, Pagliara, Piana del Mezzo, Piana del Trivolo, Piana della Torre, Rovitti, Russo, Santa Maria e Viccinelli
    • Stazione Ferroviaria: Scalo Ferroviario di Amendolara-Oriolo di Amendolara
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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