L'ANTICA CITTÀ DI PANDOSIA
Pandosia fu un’antica città della Calabria, capitale del popolo degli Enotri.
LA CONQUISTA DI PANDOSIA
Con l’espansione greca nella regione, nel V secolo la città cadde sotto l’influenza di Kroton.
Nel IV secolo a.C. con l’arrivo dei Brettii, Pandosia fu conquistata e divenne una delle città brettie, insieme a Cosentia, Aufugum, Bergae, Besidiae e Ocriculum.
Pandosia fu conquistata dai Romani nel 203 a.C.
DOVE SI TROVA PANDOSIA
Strabone la indica poco sopra Cosentia, ubicata su tre colli in posizione ideale per resistere agli attacchi; inoltre, ricorda che nei pressi della città scorreva il fiume Acheronte.
Tito Livio la colloca vicino al confine tra Brettii e Lucani.
Attualmente, l'antico sito della città di Pandosia non è stato identificato con certezza: secondo alcuni storici, può essere identificato con l'attuale città di Acri, altri lo indicano a Castrolibero, altri ancora a Mendicino.
MORTE DI ALESSANDRO IL MOLOSSO
Nel 331 a.C., durante la guerra tra Taranto e i popoli italici, presso Pandosia morì il re Alessandro I d’Epiro, detto il Molosso: zio e cognato di Alessandro Magno.
L’Oracolo di Dodona aveva ordinato ad Alessandro il Molosso di guardarsi da Acheronte e da Pandosia, il re, credendo che si trattassero degli omonimi luoghi siti in Tesprozia, giunse in Italia.
Al re epirota l’oracolo aveva predetto: "O Pandosia dai tre colli, un giorno rovinerai molta gente"; il re credendo che si riferisse agli italici, attaccò la città trovandovi la morte.
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