Guardia Piemontese (CS)

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    Guardia Piemontese, La Gàrdia in occitano, è un antico borgo del Medio Tirreno Cosentino abbarbicato sulla sommità di un colle a 515 metri s.l.m.

    È l'ultima enclave occitana del sud Italia; custodisce, in parte, la cultura e la lingua dei loro antenati giunti in Calabria dal Piemonte.

    Guardia Piemontese è un centro turistico molto rinomato, conosciuto fin dall'antichità per le sue acque sulfuree, note come Terme Luigiane, attualmente collocate nel comune limitrofo di Acquappesa, con cui divide i diritti demaniali.

    Di interesse storico-architettonico si segnala: la Torre di Guardia, simbolo della comunità; la Chiesa di Sant'Andrea Apostolo; la Chiesa del SS. Rosario; la Porta del Sangue.

    Da vedere: il Museo Valdese, il Museo Multimediale, i Portali Lapidei, i Monumenti, le Fontane e i Vicoli del Centro Storico.

      1. COSA VEDERE
        1. La Torre
        2. La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
        3. La Chiesa del SS. Rosario
        4. Il Museo Valdese
        5. Il Museo Multimediale
        6. La Porta del Sangue
        7. Il Martirologio dell'Eccidio Valdese
        8. Il Monumento ai Caduti per la Patria
        9. Il Monumento alle Origini Piemontesi
        10. Gli Scorci del Borgo
      2. COSA FARE
        1. Dove Soggiornare
        2. Dove Mangiare
        3. Cosa Fare nelle Vicinanze
      3. COME ARRIVARE
        1. Dove si Trova
      4. EVENTI
        1. La Bèlla Stela
        2. L'Elemòsina de Jesus Bambin
        3. L’Envit de Sant Josèp
      5. COSTUME STORICO
      6. DENOMINAZIONE STORICA
      7. STORIA
      8. LEGGENDE
        1. Lo Picarièll
        2. Le Pietre del Convento di San Domenico
      9. INFORMAZIONI

      COSA VEDERE A GUARDIA PIEMONTESE

      LA TORRE DI GUARDIA PIEMONTESE

      Torre di Guardia Piemontese (CS)

      La Torre di Guardia Piemontese è un'antica torre costiera eretta intorno all' XI secolo.

      Fu costruita come avamposto di controllo per le incursioni saracene e fu parte integrante di un complesso sistema di torri di avvistamento dislocate lungo la costa tirrenica.

      Al loro arrivo gli Occitani edificarono il primo nucleo del borgo intorno alla torre; da questa il centro assunse la denominazione La Guardia.

      Vuoi sapere di più sulla torre? Trovi tutto qui: La Torre di Guardia Piemontese.

      LA CHIESA DI SANT'ANDREA APOSTOLO

      Chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Guardia Piemontese (CS)

      La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo è la Parrocchiale di Guardia Piemontese.

      La struttura, a navata unica, fu realizzata nel '500.

      All'esterno, sulla facciata principale è presente un portale litico realizzato in tufo recante la data del 1795, sormontato dallo stemma comunale.

      Nel corso dei suoi cinque secoli ha subito molti interventi di restauro.

      LA CHIESA DEL SS. ROSARIO

      Chiesa del SS. Rosario a Guardia Piemontese (CS)

      La Chiesa del SS. Rosario fu realizzata nel '600, sotto la direzione del marchese Mario Spinelli, come convento dei Frati Dominicani.

      La struttura, a navata unica, è affiancata da otto cappelle laterali.

      L'interno è in stile neoclassico.

      IL MUSEO VALDESE A GUARDIA PIEMONTESE

      Centro di Cultura Giovan Luigi Pascale a Guardia Piemontese (CS)

      Il Museo Valdese di Guardia Piemontese è un piccolo museo dedicato alla cultura, storia e tradizioni dei Valdesi.

      È parte integrante del Centro di Cultura Giovan Luigi Pascale ed è situato nei pressi della Porta del Sangue.

      Espone pannelli esplicativi, documenti, reperti, costumi della tradizione occitana e antichi oggetti di uso quotidiano; inoltre è dotato di sala conferenze e audiovisioni.

      IL MUSEO MULTIMEDIALE A GUARDIA PIEMONTESE

      Museo Multimediale di Guardia Piemontese (CS)

      Il Museo Multimediale è un piccolo museo dedicato alla conoscenza della storia e della cultura guardiola, attraverso la visione di documenti video e reportage del borgo occitano.

      LA SALA MULTIMEDIALE

      La Sala Multimediale ospita due monitor dai quali è possibile visionare liberamente i video della cultura, della storia e delle tradizioni di Guardia Piemontese.
      Inoltre, espone le opere vincitrici dei concorsi di pittura sul tema occitano e valdese indette dal museo.

      VIDEO DISPONIBILI

      • A La Gàrdia l'èra l'an 1561: durata in ore 1:02, documentario sulla storia di Guardia Piemontese;
      • Eresia, durata in ore 1:28, rappresentazione teatrale a cura della compagnia "La Buffa" di Amantea, su Gian Luigi Pascale;
      • I Valdesi Occitani di Guardia Piemontese, durata in minuti 33:17, documentario;
      • Gli eccidi Valdesi di Guardia Piemontese, durata in minuti 40:00, documentario sui Valdesi di Calabria;
      • Carnevale Occitano, durata in ore 01:14, reportage sulla sfilata dei carri allegorici;
      • Immagini della nostra terra, durata in minuti 56:30,documentario sulla Giornata della Memoria del 5 giugno 2013;
      • Occitània a Pè, durata in minuti 06:01, camminata di 1300 km per l'Italia, Francia e Spagna a sostegno dell'appello della Chambra d'òc, "Lingua d'òc" patrimonio dell'umanità;
      • Documentario sui Valdesi di Guardia Piemontese, durata in minuti (44:48)
      • Il Futuro nella storia, durata in minuti 20:00, filmato sulla storia di Guardia Piemontese.

      SALA DELLE ESPOSIZIONI

      La Sala delle Esposizioni è l'area in cui si tengono le esposizioni artistiche del Museo.
      Espone anche un plastico del centro storico di Guardia Piemontese e numerose foto in bianco e nero del borgo occitano.

      ALTRE ESPOSIZIONI

      Negli altri spazi del museo sono esposti i reperti della storia contadina, tra cui i recipienti in argilla per la conservazione dei liquidi e la serie completa delle misure di capacità.
      Sono presenti anche i costumi tradizionali guardioli, uno del luogo e uno proveniente da Torre Pellice, con a corredo un book fotografico di le donne guardiole nel tipico vestito occitano.

      LA PORTA DEL SANGUE A GUARDIA PIEMONTESE

      La Porta del Sangue a Guardia Piemontese (CS)

      La Porta del Sangue

      IL MONUMENTO ALL'ECCIDIO VALDESE A GUARDIA PIEMONTESE

      Monumento all'Eccidio dei Valdesi del 1561 a Guardia Piemontese (CS)

      Il Martirologio Valdese del 1561

      IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI GUARDIA PIEMONTESE

      Monumento ai Caduti per la Patria di Guardia Piemontese (CS)

      Il Monumento ai Caduti

      MONUMENTO ALLE ORIGINI PIEMONTESI

      Monumento alle Origini Piemontesi di Guardia Piemontese (CS)

      Il Monumento del Piemonte alla sua Gente

      Monumento alle Origini Piemontesi di Guardia Piemontese (CS)

      Particolare del Monumento del Piemonte alla sua Gente

      GLI SCORCI DEL BORGO DI GUARDIA PIEMONTESE

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Guardia Piemontese (CS)

      Scorcio del Borgo

      COSA FARE A GUARDIA PIEMONTESE

      DOVE SOGGIORNARE A GUARDIA PIEMONTESE

      DOVE MANGIARE A GUARDIA PIEMONTESE

      COSA FARE VICINO A GUARDIA PIEMONTESE

      DOVE SOGGIORNARE

      DOVE MANGIARE

      VISITE GUIDATE

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      AZIENDE AGRICOLE

      IDRAULICI

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      COME ARRIVARE A GUARDIA PIEMONTESE

      DOVE SI TROVA GUARDIA PIEMONTESE

      APPROFONDIMENTI SU GUARDIA PIEMONTESE

      FESTE ED EVENTI A GUARDIA PIEMONTESE

      LA BÈLLA STELA A GUARDIA PIEMONTESE

      La Bèlla Stela si svolge nel giorno dell'Epifania nel centro storico (Guardia Paese).

      I fedeli si riuniscono all’imbrunire in piazza convento, dove ha inizio una fiaccolata che accompagna la "Stella Cometa" e i tre "Re Magi" fino in chiesa.

      Si tratta di un evento molto sentito dai guardioli, data l'importanza religiosa, in ricordo della venuta dei Magi al cospetto di Gesù Bambino.

      Anticamente veniva celebrata all’alba, quando i fedeli si riunivano nella chiesa del convento e seguivano la stella cometa che si muoveva per tutta la lunghezza in chiesa.

      Attualmente, questo cammino è stato sostituito con una fiaccolata per le vie del borgo.

      L'ELEMÒSINA DE JESUS BAMBIN A GUARDIA PIEMONTESE

      L’Elemòsina de Jesus Bambin era un'antica usanza praticata la Vigilia di Natale.

      Era un gesto fatto dalle donne che avevano fatto richiesta di voto: queste si recano in nove case a chiedere l’elemosina coperte da uno scialle, bussavano alle porte rimanendo fuori inginocchiate.

      A loro veniva offerta della frutta fresca o secca, dolci natalizi e dalle famiglie più povere un semplice bicchiere di acqua.

      Queste donne accettano qualsiasi cosa per rendere valido il proprio voto.

      I bambini, a differenza degli adulti, approfittano di questa occasione per racimolare qualcosa.

      L'ENVIT DE SANT'JOSÈP A GUARDIA PIEMONTESE

      L’Envit de Sant Josèp si fa risalire al periodo dell'inquisizione.

      Si narra che San Giuseppe apparve in sogno ad un vecchietto, dicendo: "Se volete che io vi liberi dagli inquisitori, pretendo ogni anno un pranzo in mio onore nel giorno della mia festa. In casa dovrete preparare una tavola con al centro un altare, invitando un vecchietto, una ragazza e un bambino che rappresentino la Sacra Famiglia. Dovrete servire un pranzo con almeno nove pietanze, con l’esclusione di carne e grasso di maiale".

      Ancora oggi, se una famiglia ha ricevuto una grazia da San Giuseppe, il 19 marzo prepara un altare che viene benedetto dal parroco all’arrivo delle persone raffiguranti la Sacra Famiglia e i Santi a cui la famiglia è devota; i padroni di casa, scalzi, li accolgono sulla porta baciando loro i piedi. Ognuno siede al posto prestabilito, la padrona si rivolge a loro chiamandoli con il nome del santo che rappresentano, al centro prende posto la "Sacra Famiglia".

      Le portate che compongono il pranzo sono pasta asciutta, pasta e fagioli, verdura cotta, baccalà fritto, polpette di ricotta, pitolas, catolas, boconots, rascatìells e dolce.

      Il pranzo viene servito dalla padrona di casa, ogni santo deve mangiare solo parte della propria porzione, il resto viene rimesso in pentola.

      Questo cibo poi viene portato a parenti e amici della famiglia in segno di devozione.

      Terminato il pranzo, i santi tornano nelle loro case, dove ricevono la visita di un componente della famiglia devota che porta un pane e una certa quantità delle pietanze servite.

      IL COSTUME STORICO DI GUARDIA PIEMONTESE

      Costume di Guardia Piemontese (CS)

      Il costume storico di Guardia Piemontese è l’unico esempio di vestito occitano rimasto in Calabria. Come nel caso degli altri costumi storici, si divideva in abito giornaliero, denominato Tramontana, abito della festa o della sposa, denominato lo Dorn, e vestito il da lutto.

      GLI ELEMENTI DE "LO DORN" - IL VESTITO DELLA SPOSA GUARDIOLO

      Il vestito della sposa veniva indossato nel giorno del matrimonio ed in particolari eventi festivi della famiglia.

      • Pënalh: Particolare copricapo costituito da una pesante corda a forma di cuore ricoperto da un velo bianco;
      • Chamizë: Camicia di colore bianco indossata direttamente sulla pelle, con colletto rotondo, detto gourgìerë, e maniche lunghe con sbuffi dette bof;
      • Camëzoùël: Sottabito di colore rosso;
      • Gounèlë: Abito della stessa lunghezza del sottabito, di colore verde o blu;
      • Fodil: Lungo grembiule di colore rosso annodato al di sopra del seno con ampio fiocco sul davanti, posto a destra o a sinistra a seconda che si trattasse di donna nubile o sposata;
      • Moucalourë a la band: Fazzoletto che pende dall'alto e infilato nel grembiule in posizione opposta al fiocco;
      • Mézë manu: Mezze maniche di colore rosso con alti risvolti del colore dell'abito.

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Ragazza con Pënalh del Costume Tradizionale Occitano

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Ragazze con Pënalh del Costume Tradizionale Occitano

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Ragazza in Costume Tradizionale Occitano

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Ragazza in Costume Tradizionale Occitano

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Ragazze in Costume Tradizionale Occitano

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Costume Storico di Torre Pellice

      Costume Occitano di Guardia Piemontese (CS)

      Costume Storico Valdese

      LA TRAMONTANA GUARDIOLA

      La Tramontana è uno dei simboli che caratterizzano la cultura e la storia di Guardia Piemontese. Non si hanno certezze sulle origini di questo abito, secondo alcuni storici fu imposto dall'Inquisizione nel 1561, secondo altri, è venuto dalle valli occitane, portato in Calabria dagli emigrati valdesi.

      Il termine "Tramontana" deriva da Ultramontani, l'appellativo utilizzato in passato per indicare i valdesi della Calabria. Diversamente dagli altri costumi storici presenti in regione, che tendono ad esaltare la bellezza femminile, il vestito guardiolo tendeva, al contrario, a nasconderla.

      LA DENOMINAZIONE DI GUARDIA NEL CORSO DEI SECOLI

      Scorcio Panoramico di Guardia Piemontese (CS)

      Nel corso dei secoli il borgo guardiolo ha più volte cambiato denominazione. Inizialmente fu detto Guardia Fiscalda, perché situato nel territorio del Feudo di  Fuscaldo, successivamente, Guardia dei Valdi, perché abitato da gente valdese, in seguito Guardia Lombarda, poiché con l’appellativo lombardo in un determinato periodo storico si indicavano le genti provenienti dall’attuale nord-ovest dell’Italia e, infine, Guardia Piemontese, in omaggio alle origini piemontesi dei primi coloni.

      LA STORIA DI GUARDIA PIEMONTESE

      La storia di Guardia Piemontese è strettamente legata a quella degli Occitani giunti in Calabria dal Piemonte, tra il XII e il XIII secolo. Queste genti, provenienti soprattutto dalla Val d’Angrogna e da quella di Pragelato, emigrarono in Calabria per sfuggire alle persecuzioni in atto nelle valli piemontesi per la loro fede protestante. Secondo altri studi, il loro arrivo è da datarsi nella prima metà del XIV secolo, a causa della mancanza di occupazione determinata dalla sovrappopolazione della loro terra di origine.

      I valdesi, oltre che a Guardia Piemontese, si insediarono anche a: Montalto Uffugo, Vaccarizzo, San Vincenzo La Costa e San Sisto dei Valdesi, dove dimorarono per secoli senza conflitti con le pacifiche comunità circostanti.

      Dopo la loro adesione alla riforma protestante, avvenuta nel 1532, il cardinale alessandrino Michele Ghislieri, futuro papa Pio V, deliberò che venissero annientati sia i valdesi del Piemonte che quelli della Calabria e scatenò contro di essi una cruenta e terribile persecuzione.

      Il 5 giugno del 1561, la scure della chiesa cattolica si scatenò sul piccolo borgo di Guardia, eseguendo una terribile mattanza di gran parte della popolazione: comprese donne e bambini. I pochi superstiti furono costretti alla conversione forzata, furono aboliti i matrimoni tra valdesi e fu vietato che parlassero la lingua occitana. La strage si consumò davanti la porta d’ingresso del paese, che da allora è nota come Porta del Sangue. Una testimonianza diretta dei fatti cruenti di quel sanguinoso giugno del 1561 è contenuta in tre lettere scritte da un abitante di Montalto Uffugo.

      Negli anni successivi, la popolazione guardiola fu sottoposta a regime di sorveglianza per avere la certezza che i convertiti mantenessero fede alla loro nuova religione.

      Molti abitanti preferirono fuggire, trovando rifugio nelle valli piemontesi da cui secoli prima erano emigrati i loro antenati.

      LEGGENDE DI GUARDIA PIEMONTESE

      LO PICARIÈLL

      C’era una volta, nel piccolo paese di Guardia, una famiglia di agiate condizioni economiche che viveva in una bellissima casa molto grande e lussuosa, ma con una piccola sfortuna: viveva sotto lo stesso tetto un piccolo folletto che gli faceva ogni genere di dispetto.

      La curiosa creatura era più o meno delle dimensioni di un mignolo della mano; portava sempre un simpatico capellino rosso e indossava una giubba rossa; entrava in casa non dalla porta ma dal buco della serratura.

      Una volta entrato in casa, prendeva tutto quello che trovava: fagioli, grano, farina… ogni sorta di bontà e portava il suo bottino alle famiglie più povere del paese.

      Un giorno, la famiglia, ormai stanca e stremata di tutte le birichinate fatte dal folletto, decise di andare a vivere in un'altra casa.

      Durante il trasloco, il padrone, che recava un sacco enorme e pesante sulle spalle, incontrò un compare il quale meravigliato dal comportamento dell'uomo chiese con aria stupita: "Dove andate compare?"

      Ma prima che il povero uomo potesse rispondere, parlò il piccolo e vivace folletto: "Andiamo a casa nuova."

      Il padrone sentendo la voce stridula della creatura, deluso e ormai rassegnato al proprio destino, buttò il sacco per terra e scontento ritornò indietro nella sua vecchia casa.

      Dopo quel giorno capì che ovunque fosse andato e in qualunque casa si fosse trasferito, non si sarebbe mai più liberato del suo strano e invadente amico, nonché inquilino.

      Così addolorato e amareggiato si rassegnò alla compagnia di quella creatura e rimase a vivere nella sua vecchia e cara casa.

      LO PICARIÈLL (IN LINGUA OCCITANA)

      Un iatge la lh’avia al païsòt de la Gàrdia, una familha qu’ilh stava un pòc melhor de las autras, mas ilh vai aver la sfortuna de ièsser enchementaa dal Picaríell.

      Aiquest al èra mai ò mens coma lo det pechit de la man; al avia un bartin ros e una caillosa rossa e al intria dal portús de la quiau.

      Un iatge intrat dedins al ramassia tot çò que al trovava: faisòls, gran, farina, òli e al lo portia a las familhas mai pòuras dal país.

      Un jorn, lo Picaríell al ne vai far tants, que ista familha ilh ne vai pas poer chus e ilh vai chambia ca’.

      Mas quora ilh stavan charriant las ròbas, lo patron ab una bisaça encòll, al vai enfronta un compaire, qu’al lhi vai demanda:
      - Aont anatz?
      Prima qu’al vai voler respondre èll, al vai respond lo Picaríell e al vai dire:
      - N’anèm a la casa nòva.

      Lo patron iauvent aishit al vai shoria la bisaça e al se vai vòuta arrèir. Perqué al vai capir que aont al ania ania al se lo sarèra pas cachat de encòll. Aishit tot cruciat e mortificat al se vai resinhar a la companhia dal Picaríell e al vai rèsta a viure dins la casa vèlha.

      LE PIETRE DEL CONVENTO DI SAN DOMENICO

      Dopo i cruenti fatti del 1561, la comunità occitana di Guardia Piemontese fu sottoposta al regime di sorveglianza dai frati domenicani.

      I frati restarono nel borgo occitano fino al 1809, quando per volere del governo francese il monastero fu chiuso.

      A seguito della chiusura l'edificio religioso andò in rovina e negli anni successivi le pietre con cui era stato eretto furono impiegate per la costruzione delle case dell'area antistante la chiesa del Rosario.

      La tradizione guardiola vuole che quelle case siano maledette, soprattutto il palazzo Turco; chiunque vi dimora viene colpito da lutti e disgrazie, molti raccontano anche di aver sentito strani rumori e visto fantasmi.

      INFORMAZIONI SUL COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE

      • Abitanti: 1780 al 01.01.2023
      • Nome degli Abitanti: guardioli
      • Superficie Territoriale: 21,46 km²
      • Altitudine Centro: 515 metri s.l.m.
      • Altitudine Massima: 1250 metri s.l.m.
      • Altitudine Minima: 0 metri s.l.m.
      • C.A.P.: 87020
      • Prefisso Telefonico: 0982
      • Santo Patrono: Sant’Andrea Apostolo
      • Confini Territoriali: Acquappesa, Cetraro, Fuscaldo e Mongrassano
      • Frazioni e Contrade: Franzalia e Guardia Piemontese Marina
      • Stazione Ferroviaria: Stazione di Guardia Piemontese
      • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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