IBICO: IL POETA ECCELSO DELLA LIRICA GRECA

Ibico nacque da una famiglia aristocratica a Rhegion, l'odierna Reggio Calabria, nel VI secolo a.C.

• La Vita
• La Leggenda sulla Morte
• Le Opere

LA VITA DI IBICO

Ibico era figlio di Fitio e culturalmente si formò nella scuola poetica di Stesicoro.

In età adulta andò a vivere a Samo presso la corte del tiranno Policrate, dove incontrò il poeta Anacreonte e qui si fermo fino al 522 a.C., anno in cui Policrate morì per mano dei persiani.

Lasciata Samo, Ibico fece ritorno in Magna Grecia vagando per le polis greche dell'area.

LA LEGGENDA SULLA MORTE DI IBICO

Plutarco narrava che secondo la leggenda la sua morte avvenne in tarda età nei pressi di Corinto ad opera di alcuni ladroni che durante una rapina lo ferirono a morte.

Il poeta prima di morire, vide passare uno stormo di gru e le pregò di vendicare la sua morte. Così, quando i ladroni giunsero nella città di Corinto si diressero nel teatro e una volta seduti, arrivarono le gru che si posarono sulle loro teste, ed uno di loro esclamò: "guardate, i vendicatori di Ibico!" Fu così, che la gente intuì cosa era successo ed accusarono gli autori del delitto.

Quasi certamente la leggenda fu ideata per l'analogia tra il nome del poeta ed il nome di una specie di gru.

LE OPERE DI IBICO

Oggi delle sue composizioni poetiche celebrative restano solo 100 frammenti di poesie, tra le quali un lungo encomio al figlio di Policrate.

Un tempo, secondo gli antichi compilatori, tutte le sue poesie erano riunite in sette libri, si trattava di carmi lirici di contenuto eroico e poesie d'amore, soprattutto in lode alla bellezza degli efebi.

Cicerone lo lodò, considerandolo il poeta d'amore più ardente tra tutti i poeti della Sicilia e della Magna Grecia.

Ad Alessandria d'Egitto, il movimento degli Alessandrini lo annoverava tra i nove poeti eccelsi della lirica greca.