Vibo Valentia

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Vibo Valentia è una delle principali città della Calabria.

Il centro storico, erede di una storia millenaria, custodisce un ricco patrimonio storico-architettonico che mostra l'importanza avuta nei secoli passati.

Di interesse si segnala: il Castello Normanno-Svevo, il Museo Archeologico Vito Capialbi, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Michele, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, la Chiesa di Sant'Antonio, la Chiesa di Santa Maria La Nova, le antiche Mura Greche di Hipponion, il Centro Storico.

Dal 1992 è il capoluogo della provincia omonima.

Nel suo territorio ricade la produzione della cipolla rossa di Tropea.

  1. COSA VEDERE
    1. Il Castello Normanno-Svevo
    2. Il Museo Archeologico "Vito Capialbi"
    3. La Laminetta Orfica di Hipponion
    4. La Chiesa di Santa Maria Maggiore
    5. La Chiesa di San Giuseppe
    6. La Chiesa di San Michele
    7. La Chiesa di Santa Maria del Soccorso
    8. La Chiesa di Sant'Antonio
    9. La Chiesa di Santa Maria La Nova
    10. Le Mura Greche di Hipponion
    11. Il Monumento ai Nomi nella Storia
    12. ll Monumento a Michele Morelli
    13. Il Palazzo Gagliardi
    14. Il Palazzo Luigi Razza
    15. Il Palazzo Romei
    16. Scorci del Borgo
  2. COSA FARE
    1. Dove Soggiornare
    2. Dove Mangiare
    3. Cosa Fare nelle Vicinanze
  3. Dove si Trova
  4. Storia
  5. Informazioni

COSA VEDERE A VIBO VALENTIA

IL CASTELLO NORMANNO-SVEVO A VIBO VALENTIA

Castello Normanno-Svevo a Vibo Valentia (VV)

Il Castello Normanno-Svevo si trova nella parte più alta del centro storico.

Il primo impianto fu una torre normanna fatta erigere da Ruggero il Normanno nel 1070. *1

Alla preesistente torre, in epoca sveva, furono erette una serie di costruzioni che diedero vita al castello. *1

Nel XIII secolo gli Angioini rafforzarono il sistema difensivo con la costruzione del contrafforte triangolare sul lato nord; probabilmente, sempre nello stesso periodo furono erette la cisterna e la cappella di San Michele. *1

Nuovi rimaneggiamenti furono effettuati dai Pignatelli in epoca aragonese, il cui stemma familiare campeggia ancora sul portale d’ingresso. *1

Gravemente danneggiato dal catastrofico terremoto del 1783, fu abbandonato e cadde in rovina. *1

Nel 1858 per volere dei Borbone fu nuovamente restaurato e adibito a carcere. *1

A seguito di una sommossa popolare fu nuovamente danneggiato nel 1860 e definitivamente abbandonato. *1

Dopo gli ultimi restauri che ne hanno riqualificato la struttura, è divenuto la sede del Museo Archeologico Statale "Vito Capialbi".

  • *1 Fonte: Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi" - Laruffa Editore

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

Scorcio del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

Scorcio del Castello Normanno-Svevo

IL MUSEO ARCHEOLOGICO "VITO CAPIALBI" A VIBO VALENTIA

Museo Archeologico Vito Capialbi a Vibo Valentia (VV)

Il Museo Archeologico Statale Vito Capialbi fu istituito nel 1969 ed è ospitato nelle sale del castello normanno-svevo. *1

All’interno espone i reperti archeologici rinvenuti in varie aree della città, soprattutto relativi all'epoca greca e romana.

Di interesse si segnala la Laminetta Aurea, una sorta di breviario della felicità per l’oltretomba, databile tra il V e il IV secolo a.C.

  • *1 Fonte: Museo Archeologico Nazionale "Vito Capialbi" - Laruffa Editore

Museo Archeologico di Vibo Valentia

Esposizione del Museo Archeologico

Museo Archeologico di Vibo Valentia

Esposizione del Museo Archeologico

Museo Archeologico di Vibo Valentia

Esposizione del Museo Archeologico

Museo Archeologico di Vibo Valentia

Esposizione del Museo Archeologico

LA LAMINETTA ORFICA DI HIPPONION A VIBO VALENTIA

Laminetta Orfica a Vibo Valentia

La Laminetta Orfica di Hipponion fu rinvenuta, ripiegata su se stessa, sul petto di una donna sepolta nella tomba alla cappuccina n. 19 della necropoli dell'INAM. *1

Il testo, scritto in greco su sedici righe, impartisce una serie preziosa di istruzioni alla defunta sul comportamento da tenere una volta giunta nell'oltretomba. *1

La Laminetta di Hipponion, nel testo, è tra le più complete tra quelle rinvenute in "Magna Grecia" ed è datata tra la fine del V e la prima metà del IV sec. a.C. *1

LA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE A VIBO VALENTIA

Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vibo Valentia

La Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta anche di San Leoluca da Corleone, è il Duomo di Vibo Valentia.

Fu eretta nel '600 su una preesistente basilica bizantina dell’IX secolo.

Presenta una facciata a capanna in stile neoclassico, ai cui lati si ergono due torri campanarie gemelle.

All’interno custodisce un altare maggiore settecentesco realizzato in marmi policromi e un trittico marmoreo rinascimentale.

LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE A VIBO VALENTIA

Chiesa di San Giuseppe a Vibo Valentia

LA CHIESA DI SAN MICHELE A VIBO VALENTIA

Chiesa di San Michele a Vibo Valentia

LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL SOCCORSO A VIBO VALENTIA

Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Vibo Valentia

La Chiesa di Santa Maria del Soccorso, detta anche della Beata Vergine del Soccorso, fu eretta nel 1632 e successivamente rifatta nel 1791 su disegni di Bernardo Morena.

Presenta una facciata in stile neoclassico elevata su due livelli, oltre il timpano, con torre campanaria posta a breve distanza sul lato destro.

LA CHIESA DI SANT'ANTONIO A VIBO VALENTIA

Chiesa di Sant'Antonio a Vibo Valentia

LA CHIESA DI SANTA MARIA LA NOVA A VIBO VALENTIA

Chiesa di Santa Maria La Nova a Vibo Valentia

LA MURA GRECHE DI HIPPONION

Mura Greche di Hipponion a Vibo Valentia

Le Mura di Hipponion rappresentano l'ultima vestigia della cinta muraria della città greca del VI secolo a.C.

In origine erano lunghe 7,5 chilometri, dotate di otto torri d’avvistamento alte circa 10 metri.

Attualmente gli unici resti si trovano in località Trappeto Vecchio.

IL MONUMENTO A VIBO VALENTIA

Monumento a Vibo Valentia

IL MONUMENTO A MICHELE MORELLI A VIBO VALENTIA

Monumento a Michele Morelli a Vibo Valentia

IL PALAZZO GAGLIARDI A VIBO VALENTIA

Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia

IL PALAZZO LUIGI RAZZA A VIBO VALENTIA

Palazzo Luigi Razza a Vibo Valentia

IL PALAZZO ROMEI A VIBO VALENTIA

Palazzo Romei a Vibo Valentia

GLI SCORCI DEL BORGO DI VIBO VALENTIA

Scorcio del Borgo di Vibo Valentia

Scorcio del Borgo

Scorcio del Borgo di Vibo Valentia

Scorcio del Borgo

Scorcio del Borgo di Vibo Valentia

Scorcio del Borgo

Scorcio del Borgo di Vibo Valentia

Scorcio del Borgo

COSA FARE A VIBO VALENTIA

DOVE SOGGIORNARE

DOVE MANGIARE

COSA FARE VICINO

ESCURSIONI IN BARCA

ESCURSIONI A CAVALLO

APPROFONDIMENTI SU VIBO VALENTIA

DOVE SI TROVA VIBO VALENTIA

STORIA DI VIBO VALENTIA

L’area di Vibo Valentia ha visto la presenza umana già in epoca preistorica.

Durante l’età del bronzo fu edificato un primo insediamento indigeno denominato Veip o Veipone.

Agli inizi del VII secolo a.C. Locri Epizeferi per espandere la sua influenza sul Tirreno conquistò Veip, mutandogli il nome in Hipponion.

Per molti secoli la città rimase sotto l’influenza locrese; questo fino al 442 a.C., quando insieme a Medma mosse guerra contro Locri Epizefiri e ottenne l’indipendenza.

Nel 389 a.C. Hipponion fu conquistata da Siracusa che ne deportò la popolazione in Sicilia, consegnando la città e il suo territorio ai locresi.

Nel 379 a.C. la città fu liberata dai Cartaginesi che la riconsegnarono agli Hipponiati; successivamente fu conquistata dai Brettii.

A seguito della conquista romana della Calabria la città fu denominata Vibo Valentia.

Nel 192 a.C. divenne colonia romana e nell’89 a.C. municipio romano.

Sotto i Romani il porto vibonese divenne uno dei principali dell’area.

Con la caduta di Roma, la città perse di prestigio e per tutta l’epoca bizantina non ebbe posizioni di rilievo, soprattutto a causa dei ripetuti attacchi saraceni

Con la conquista normanna della Calabria perse anche la sede vescovile, istituita dal V secolo, che fu trasferita a Mileto; quindi, fu spogliata anche di vari monumenti e ornamenti marmorei, utilizzati sempre a Mileto: sede di Ruggero il Normanno.

La città ritornò nuovamente a ricoprire parte dell’importanza avuta in passato durante l'epoca sveva, in questo periodo venne eretto il primo impianto del castello e la città mutò nome in Monteleone.

Sotto Angioini e Aragonesi fu ampliato il castello e potenziato il sistema difensivo.

Durante l’occupazione francese, con decreto dell’8 agosto 1806 Monteleone fu elevata a capoluogo della Calabria Ultra, titolo ridimensionato con il ritorno sul trono di Napoli dei Borbone.

Il 13 gennaio 1928 Monteleone, divenuta Monteleone di Calabria a seguito dell’Unità d’Italia, mutò nuovamente nome in Vibo Valentia.

Dal 1992 la città è capoluogo della provincia omonima, precedentemente inclusa in quella di Catanzaro.

INFORMAZIONI SUL COMUNE DI VIBO VALENTIA

  • Abitanti: 31092 al 01.01.2023
  • Nome degli Abitanti: vibonesi
  • Superficie Territoriale: 46,57 km²
  • Altitudine Centro: 476 metri s.l.m.
  • Altitudine Massima: 565 metri s.l.m.
  • Altitudine Minima: 0 metri s.l.m.
  • C.A.P.: 89900
  • Prefisso Telefonico: 0963
  • Santo Patrono: San Leoluca da Corleone, I marzo
  • Confini Territoriali: Briatico, Cessaniti, Filandari, Francica, Mileto, Jonadi, Pizzo, San Gregorio d'Ippona, Sant'Onofrio e Stefanaconi
  • Frazioni e Contrade: Bivona, Longobardi, Piscopio, Porto Salvo, San Pietro, Triparni, Vena Inferiore, Vena Media, Vena Superiore e Vibo Marina
  • Stazione Ferroviaria: Stazione di Vibo-Pizzo a Vibo Marina
  • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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