San Fantino il Giovane: santo calabrese dell'alto medioevo

    SAN FANTINO IL GIOVANE

    San Fantino il Giovane, conosciuto anche come San Fantino il Confessore, nacque nel 927 a Taureana, attuale Taureana di Palmi, da Giorgio e Vriena, ricchi possidenti del luogo dotati di grandi virtù.

    LA VITA RELIGIOSA DI SAN FANTINO IL GIOVANE

    Affresco di San Fantino presso la Chiesa di San Nicola dei Greci a Scalea (CS)

    Affresco di San Fantino presso la Chiesa di San Nicola dei Greci a Scalea

    Secondo le abitudini dell’epoca fu offerto a Dio nella chiesa di San Fantino il Vecchio, dal quale prese il nome e a otto anni circa fu affidato a Sant'Elia Speleota per essere avviato alla vita monastica presso la grotta di Melicuccà.

    A tredici anni divenne novizio, ma restò a Melicuccà fino alla morte di Sant’Elia Speleota, avvenuta l’11 settembre del 960.

    Successivamente si recò nell’area del Mercurion per dedicarsi alla vita eremitica, alla preghiere e alle grandi penitenze.

    Divenne abate dell’area e tra i suoi discepoli ebbe figure di grande prestigio, come: San Nilo, San Zaccaria e San Nicodemo.

    A sessant’anni circa, dopo un’incursione saracena presso il suo cenobio, si trasferì in Grecia: prima nella città di Corinto, poi ad Atene e infine a Larissa e Tessalonica.

    San Fantino il Giovane morì il 30 agosto dell'anno 1000.

    Fu una delle figure più importanti del monachesimo greco del suo tempo; ritenuto santo già in vita per i tanti miracoli effettuati.

    Fu noto come guaritore e veggente: famose furono le sue lacrime quando visitando le lauree del Mercurion, nelle sue visioni le vedeva trasformate in stalle per animali nei secoli successivi.

    San Fantino il Giovane è venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica e da quella Ortodossa.

    LA RICORRENZA DI SAN FANTINO IL GIOVANE

    La ricorrenza di San Fantino il Giovane cade il 30 agosto per la chiesa cattolica ed il 14 novembre per la chiesa ortodossa.

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