I SERPENTI DELLA CALABRIA
In Calabria vivono otto specie di serpenti, sette appartenenti alla famiglia delle colubridae, serpenti innocui e privi di veleno, e una specie di serpente velenoso: la vipera.
- Il Biacco
- La Biscia dal Collare
- La Biscia Tessellata
- Il Cervone
- Il Colubro di Esculapio
- La Coronella Austriaca
- Il Saettone a Occhi Rossi
- La Vipera Aspide
IL BIACCO CARBONARO IN CALABRIA
Il Biacco Carbonaro (Hierophis viridiflavus carbonarius) è il serpente più comune in Calabria.
Il biacco carbonaro da adulto raggiunge normalmente la lunghezza di 120 o 130 centimetri, con eccezioni che possono arrivare fino ai due metri.
È una sottospecie tipica dell'Italia meridionale con una colorazione completamente nera, da adulto. *1
È un serpente innocuo, poiché privo di veleno, ma può reagire se infastidito.
Il nome dialettale calabrese è serpa nivura, cursuri, scurzoni, scurzuni nivuru.
- Fonte: Rettili e Anfibi d'Europa di Axel Kwet
Giovane esemplare di biacco.
LA BISCIA DAL COLLARE SICULA IN CALABRIA
La Biscia dal Collare (Natrix natrix), detta anche Natrice dal Collare o Biscia d'Acqua, è un serpente che predilige prevalentemente i corsi d’acqua e può essere un ottimo nuotatore.
In Calabria vive la sottospecie Biscia dal Collare Sicula (Natrix natrix sicula). *1
È uno dei più grandi serpenti della Calabria, supera abbondantemente i 120 centimetri di lunghezza e in casi del tutto eccezionali può raggiungere i 2 metri.
Si ciba prevalentemente di rane, vista la sua tendenza acquatica, molto meno frequentemente di piccoli mammiferi, pesci o altri rettili.
Se infastidito o minacciato emette una sorta di fischio con il quale segnala la propria presenza e, solo se veramente messo alle strette, potrebbe tentare di mordere senza provocare problemi, essendo privo di veleno letale per l'uomo.
- *1 Fonte: Rettili e Anfibi d'Europa di Axel Kwet
Particolare del disegno del dorso della biscia dal collare sicula.
Giovane esemplare di biscia dal collare melanica.
Giovane esemplare appena nato di biscia dal collare sicula con affianco delle uova ancora non schiuse.
LA BISCIA TESSELLATA IN CALABRIA
La Biscia Tessellata (Natrix tessellata) è il serpente maggiormente legato all’acqua tra quelli presenti in Calabria.
In Calabria si può trovare quasi esclusivamente nell'area nord della regione.
Si nutre prevalentemente di pesci, ma all’occorrenza non disdegna i piccoli mammiferi, gli anfibi e altri piccoli animali acquatici.
Nonostante il suo aspetto possa incutere timore è un serpente completamente innocuo per l’uomo.
IL CERVONE IN CALABRIA
Il Cervone (Elaphe quatuorlineata) è il più grande dei serpenti della Calabria e d'Europa.
È un serpente lungo generalmente fino ai 160 cm, può raggiungere occasionalmente anche i 240 cm.
Si nutre di piccoli mammiferi, come: arvicole, topi, toporagni, piccoli conigli, donnole, scoiattoli e ratti; ma anche di piccoli rettili, uccelli e uova.
Nonostante le dimensioni è completamente innocuo per l’uomo, vista la sua indole docile e per il fatto che è privo di veleno.
Il nome dialettale calabrese è cirivuni, mbasturavacchi, serpa, garrune e vacca *1 e 'mpasturavacca *1.
La denominazione calabrese deriva dalla credenza popolare che questo serpente sia ghiotto di latte, per questo immobilizzerebbe gli arti posteriori vacche e capre per succhiare il latte dalle mammelle. *1
Credenza infondata poiché i serpenti non succhiano latte.
In passato si racconta che il cervone, così come altri serpenti, venivano addestrati dai Sanpaulari, detti anche Sampalari: persone che si esibivano in occasioni di feste popolari o che si occupavano di scacciare gli spiriti maligni dalle abitazioni. *1
- *1 Fonte: Etnofauna in Calabria di Antonella Lupia, Carmine Lupia e Raffaele Lupia.
Cervone adulto a fine Inverno
Cervone adulto a fine Inverno
Cervone adulto a fine Inverno: particolare della gola
Cervone adulto a fine Inverno
Giovane Esemplare di Cervone
Giovane Esemplare di Cervone
Giovane Esemplare di Cervone: Particolare della Testa
Giovane Esemplare di Cervone
Giovane Esemplare di Cervone
IL COLUBRO DI ESCULAPIO IN CALABRIA
Il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus), detto anche Saettone, è il serpente meno comune della Calabria e si trova solo nelle aree più settentrionali della regione.
È il serpente ritratto sul bastone di Esculapio: simbolo del campo medico e farmaceutico.
Nell’antica Grecia era ritenuto un serpente sacro ed era presente sia nelle stalle che nei templi dedicati ad Esculapio, ucciderlo era ritenuto un sacrilegio, in quanto simbolo di rinnovamento.
È un serpente innocuo poiché privo di veleno.
LA CORONELLA AUSTRIACA IN CALABRIA
La Coronella Austriaca (Coronella austriaca), detta anche Colubro Liscio, è un serpente molto schivo che raramente viene avvistato, data la sua indole a mimetizzarsi alla vista dei predatori. Se scoperto e infastidito può alzare la testa e soffiare nel tentativo di incutere timore, imitando la vipera.
In Calabria vive la sottospecie Coronella austriaca fitzingeri, anche se non tutti gli studiosi concordano che si tratti di una sottospecie. *1
È un serpente di modeste dimensioni che raramente supera gli 80 centimetri di lunghezza. È molto lento nei movimenti, ma è un buon nuotatore e un discreto arrampicatore.
In genere, il colubro liscio si nutre di lucertole, orbettini, piccoli serpenti e topi; molto raramente di uova e piccoli uccelli.
È un serpente innocuo poiché privo di veleno.
- *1 Fonte: Rettili e Anfibi d'Europa di Axel Kwet
IL SAETTONE OCCHI ROSSI IN CALABRIA
Il Saettone Occhi Rossi (Zamenis lineatus) è una specie di serpente endemico del sud Italia; da adulto presenta quattro linee che decorrono lungo il corpo, dalla testa alla coda.
È stata riconosciuta come specie solo nel 1999, in precedenza era considerata una sottospecie del Colubro di Esculapio.
Questo serpente ha la particolarità di avere gli occhi rossi.
Raggiunge spesso i due metri di lunghezza ma è totalmente innocuo per l’uomo.
- *1 Fonte: Rettili e Anfibi d'Europa di Axel Kwet
LA VIPERA ASPIDE IN CALABRIA
La Vipera Aspide (Vipera aspis) è l’unica specie di serpente velenoso presente in Calabria, ma raramente il suo veleno risulta mortale per un uomo adulto in buono stato di salute, anche se è assolutamente necessario recarsi presso un centro specializzato se morsi da una vipera.
In Calabria vive la sottospecie Vipera aspis hugyi. *1
È un serpente lungo fino a 60 centimetri, raramente fino a 90.
Si ciba generalmente di uccelli, mammiferi e rettili di piccole dimensioni.
La vipera aspide attacca molto difficilmente l'uomo e può restare ferma anche se ci si trova a pochi centimetri di distanza, senza causare problemi.
In genere morde solo se viene calpestata o infastidita.
Il nome dialettale calabrese è bìfara, cègliu, guardapàssi e vìpara.
- *1 Fonte: Rettili e Anfibi d'Europa di Axel Kwet
Particolare della testa della vipera aspide.
Particolare del disegno dorsale della vipera aspide.
Particolare del disegno dorsale della vipera aspide.
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