La Magna Grecia: Storia della Calabria al Tempo degli Antichi Greci

LA MAGNA GRECIA

STORIA DELLA CALABRIA AL TEMPO DEGLI ANTICHI GRECI

  1. Le Prime Colonie
  2. La Fondazione delle Sub Colonie
  3. Le Città
  4. I Monumenti
  5. I Musei
  6. Le Personalità
  7. La Rivalità tra le Città Greche
    1. La Guerra tra le Città Achee e Siris
    2. La Guerra tra Kroton e Locri
    3. La Guerra tra Kroton e Sybaris
    4. La Guerra tra Rhegion e Locri
  8. La Decadenza della Magna Grecia
    1. La Lega Italiota
    2. L'Arrivo dei Lucani
    3. La Guerra tra Lucani e Thurii
    4. L'Espansione Brettia
    5. La Devastazione Siracusana
    6. Alessandro Il Molosso
    7. La Caduta di Kroton
    8. La Romanizzazione di Rhegion
    9. Il Declino di Locri Epizephìri
  9. Turismo Culturale in Calabria

LE PRIME COLONIE FONDATE DAI GRECI IN CALABRIA

Atene: Monumento a Teseo

Atene: Monumento a Teseo

La colonizzazione greca della Calabria iniziò nella seconda metà dell' VIII secolo a.C. con la fondazione di Rhegion da parte di un gruppo di Calcidesi e Messeni.

Il primo nucleo della città fu edificato presso il fiume Apsias, l'odierno torrente Colopinace, tra il 730 e il 720 a.C. *1

Alla fondazione di Rhegion seguì quella delle città fondate dagli Achei: Sybaris, tra il 720 e il 710 a.C.; Kroton, tra il 710 e il 700 a.C.; Kaulon, tra il 700 e il 690 a.C. *1 e *2

Tra il 690 e il 680 a.C. fu fondata Locri Epizephìri da un gruppo di Locresi provenienti dal Golfo di Crisa. *1 e *2

  • *1 Fonte: Guida Archeologica della Calabria di Fabrizio Mollo
  • *2 Fonte: Geografia Libro VI - l'Italia - di Strabone

Magna Grecia: la Calabria del VI secolo a.C.

Ipotesi della Calabria del VI secolo a.C.

LE SUBCOLONIE GRECHE IN CALABRIA

Magna Grecia: la Calabria del VI secolo a.C.

Lekythos attico rinvenuto ed esposto a Tortora, presso il Museo di Blanda.

Nel corso del VII secolo a.C. l'ascesa delle città greche della Calabria portò le stesse a fondare nuove colonie per espandere il loro dominio.

Verso la fine del VII secolo a.C. Locri Epizephìri fondò sulla costa tirrenica Hipponion e Medma, mentre nello stesso periodo Sybaris fondò Posidonia nella Piana del Sele; alla fine del VI secolo a.C. sempre Sybaris fondò Laos e Scidro sul Tirreno; agli inizi del V secolo a.C. Kroton fondò Terina, nell'attuale Piana di Lamezia; nel 475 a.C. Rhegion fondò Pixus nell'area del Golfo di Policastro; tra il 444 e il 443 a.C. nell'area dell'antica Sybaris fu fondata la città panellenica di Thurii; questa fu l'ultima città fondata in Calabria da coloni provenienti dalla Grecia.

LE CITTÀ DELLA MAGNA GRECIA

I MONUMENTI DELLA MAGNA GRECIA

    I MUSEI DELLA MAGNA GRECIA

    • Locri: Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri

      Locri: Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri

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    • Reggio Calabria: Il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia

      Reggio Calabria: Il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia

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    • Sibari: Il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide

      Sibari: Il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide

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    • Vibo Valentia: Il Museo Archeologico "Vito Capialbi"

      Vibo Valentia: Il Museo Archeologico "Vito Capialbi"

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      LE PERSONALITÀ DELLA MAGNA GRECIA

        LA RIVALITÀ TRA LE CITTÀ GRECHE

        Dopo aver sottomesso le popolazioni indigene presenti al loro arrivo, le città greche volsero lo sguardo verso i territori delle altre colonie elleniche, questo portò inevitabilmente le une a scagliarsi contro le altre.

        LO SCONTRO TRA LE CITTÀ ACHEE E SIRIS

        Nel 575 a.C. Sybaris, insieme alle altre città achee di Metaponto e Kroton, attaccò e distrusse la potente città ionica di Siris; questo portò la stessa al controllo dei traffici e delle risorse della fertile e ricca Valle del Siris.

        LO SCONTRO TRA KROTON E LOCRI EPIZEPHìRI

        Nei primi decenni del VI secolo a.C., per espandere i suoi domini verso sud, Kroton attaccò Locri Epizephìri, trascinandola in una lunga guerra.

        Per evitare l’espansione crotoniate, Locri fu aiutata da Rhegion, Medma e Hipponion.

        Dopo anni di lotte, nel 560 a.C. la guerra fu risolta con la leggendaria Battaglia del Sagra, dove 15.000 soldati locresi e reggini affrontarono con successo 130.000 crotoniati.

        Una leggenda narra che le acque del fiume Sagra si tinsero di rosso per il sangue delle vittime.

        LO SCONTRO TRA KROTON E SYBARIS

        Nel 510 a.C., in una Sybaris dilaniata da lotte interne tra partiti opposti, salì al potere del demagogo Telys.

        In aperta opposizione 500 esponenti del partito politico contrario si rifugiarono presso Kroton.

        Telys pretese, senza successo, l'estradizione degli oppositori; Kroton invece inviò presso Sybaris trenta ambasciatori per mediare la crisi, ma furono tutti massacrati. Questo affronto diede a Kroton il pretesto di muovere guerra.

        Kroton nello scontro schierò un esercito di 100.000 uomini, Sybaris rispose con uno di 300.000.

        Lo scontro avvenne sul fiume Traente, l'attuale Trionto, il Nikà secondo altri studiosi.

        Nonostante la netta inferiorità, i crotoniati guidati dal Milone riuscirono ad annientare l’esercito sibarita.

        Non accontentandosi della sottomissione di Sybaris, giunti presso la città la posero sotto assedio e dopo settanta giorni ottennero la resa. Infine, deviando il corso del Fiume Crati la fecero sommergere d'acqua e fango, cancellandola per sempre dalla storia.

        I sibariti che riuscirono a scampare al massacro si rifugiarono presso Laos e Scidro.

        Magna Grecia: la Calabria del V secolo a.C.

        Ipotesi della Calabria del V secolo a.C.

        LO SCONTRO TRA RHEGION E LOCRI EPIZEPHìRI

        Nel 480 a.C. Anassila per far accrescere l'importanza di Rhegion attaccò Locri Epizephìri, infrangendo la vecchia alleanza tra le due città che aveva portato un secolo prima alla vittoria su Kroton nella celebre Battaglia del Sagra.

        Di risposta i locresi strinsero un'alleanza con Siracusa; vista l'incombente minaccia siracusana, Rhegion fu costretta a chiedere aiuto al cartaginese Amilcare.

        Questo portò allo scontro nei pressi di Imera tra la formazione punico-calcidese, formata da Rhegion e Cartagine, e quella dorica formata da Siracusa, Locri Epizephìri e Agrigento; l'esito della guerra volse in favore della formazione dorica.

        LA DECADENZA DELLA MAGNA GRECIA

        LA LEGA ITALIOTA

        A partire dal V secolo a.C. in Magna Grecia fu introdotto il termine Ιταλιώτης (leggi italiotes) per distinguere i Greci che abitavano l'Italia continentale dagli altri Greci.

        Lo stesso termine fu utilizzato per denominare la lega (Lega Italiota) formata inizialmente dalle città achee per contrastare l'espansionismo di Lucani e Brettii da nord e Siracusa da sud.

        Successivamente, la lega fu estesa a quasi tutte le città elleniche della Magna Grecia.

        L'ARRIVO DEI LUCANI IN CALABRIA

        Nel V secolo a.C., da nord, giunsero in Calabria i Lucani insieme ai Sanniti; questi, i Sanniti, dopo aver sconfitto Enotri e Choni, che già occupavano il territorio da secoli, insediarono sul luogo i Lucani. *2

        Già dopo la seconda metà del V secolo, Polieno narra degli scontri tra i Lucani e i Greci della città di Thurii, comandati dal generale Cleandrida. *1

        I Lucani estesero il loro dominio fino a Petelia, che fu loro metropoli. *2

        • *1 - Fonte: Storia e Cultura dei Brettii di Pier Giovanni Guzzo
        • *2 - Fonte: Geografia, Libro VI, l'Italia - Strabone

        LA GUERRA DEI LUCANI CONTRO I GRECI DI THURII

        Marcellina: Panoplia di Guerriero Lucano

        Marcellina: antica panoplia di guerriero lucano

        Nell’estate del 389 a.C. gli abitanti della città greca di Thurii stanchi dei continui saccheggi e forti della predizione dell’oracolo, partirono alla volta del Tirreno per porre sotto assedio le città lucane.

        Ma i Lucani tesero una trappola: forti di 30.000 fanti, 4.000 cavalieri e l’appoggio della flotta siracusana, annientarono l’esercito greco composto da 14.000 fanti e 1.000 cavalieri.

        L'ESPANSIONE DEI BRETTII IN MAGNA GRECIA

        Dopo la rivolta dei Brettii dai Lucani, avvenuta nel 356 a.C., questi ultimi furono ricacciati verso il nord della regione. *2

        Nei due secoli di storia che precedettero la loro disfatta, i Brettii portarono avanti una politica espansionistica e guerriera.

        Questo portò inevitabilmente allo scontro con le città greche, riuscendo a conquistare Temesa, Terina ed Hipponion e a mettere alle strette Kroton, con la quale stipularono un trattato di alleanza nel 317 a.C.

        Distrussero Sibari sul Traente, massacrando la popolazione, in un anno non precisato; sostituendosi ai locali o mescolandosi con essi per popolare quei luoghi. *1

        I Greci tentarono di resistere in ogni modo all’avanzata Brettiia, arrivando a chiedere l'aiuto di Alessandro il Molosso, re d'Epiro e zio di Alessandro Magno.

        Verso la fine del III secolo i Brettii presero d'assalto Kroton, conquistando la città bassa ma non l'acropoli. *1

        • *1- Fonte: Storia e Cultura dei Brettii di Pier Giovanni Guzzo

        LA DEVASTAZIONE SIRACUSANA

        Nel 393 a.C. Medma fu assediata e conquistata da Siracusa; dopo la sconfitta 4.000 Medmei, insieme a 1.000 Locresi, furono portati in Sicilia per ripopolare Messina, distrutta pochi anni prima dai Cartaginesi.

        Nel 389 a.C. l’esercito crotoniate, insieme agli alleati della Lega Italica, fu pesantemente sconfitto presso Kaulon da Dionigi il Vecchio. Kaulon fu distrutta e i suoi cittadini furono deportati in Sicilia; il suo territorio fu ceduto a Locri Epizefìri. Successivamente i siracusani posero sotto assedio Kroton occupandola e depredandola dei suoi tesori.

        Nel 388 a.C. Siracusa distrusse Hipponion e nel 384 Skylletion, donando i loro territori a Locri Epizefìri. *1

        Nel 387 a.C., dopo undici mesi di assedio, Rhegion fu distrutta da Siracusa; successivamente fu ricostruita da Dionisio II con il nome di Phoebia. *1

        • *1 - Fonte: Guida Archeologica della Calabria Antica di Fabrizio Mollo

        ALESSANDRO IL MOLOSSO IN CALABRIA

        Tra il 334 e il 330 a.C., nella guerra tra le città greche e i popoli italici (Lucani e Brettii), Alessandro il Molosso sconfisse i Lucani presso Posidosia, quindi spostò il suo esercito nella Valle del Crati, ignorando che nelle vicinanze si trovasse la città di Pandosia e il fiume Acheronte, omonimi della città e del fiume dell'Epiro dai quali il re epirota si teneva lontano, poiché un oracolo li aveva indicati come collegati alla sua morte. *1

        La guardia personale di Alessandro il Molosso era composta da 200 Lucani, alleatisi con il re epirota per dissidi con il loro popolo. *1

        Giunto a Pandosia, posta nei pressi del confine tra il territorio dei Lucani e quello dei Brettii, la guardia reale prese contatti con il popolo dei Lucani. *1

        I Lucani attaccarono e vinsero due dei tre distaccamenti greci, ma contrattaccando il re Alessandro riuscì ad uccidere il comandante lucano. *1

        Il re apprese di trovarsi presso un fiume di nome Acheronte solo mentre si apprestava a guadarlo; qui, giunto sulla sponda opposta fu trafitto da un giavellotto scagliato da un lucano della sua guardia. *1

        Una volta morto, il corpo del sovrano fu fatto in due pezzi: una parte fu lasciata sul luogo, un'altra fu inviata a Cosentia, su richiesta di una donna. *1

        • *1 - Fonte: Storia e Cultura dei Brettii di Pier Giovanni Guzzo

        LA CADUTA DI KROTON

        Nel corso del III secolo a.C. oppressa dai continui attacchi di Brettii e Lucani, Kroton fu costretta a chiedere l'aiuto di Roma.

        L’aiuto prestato dai Romani si rivelò controproducente, poiché nel 277 a.C. i Romani guidati dal Console Cornelio Rufino conquistarono la città, trasformandola di fatto in una semplice prefettura.

        Nel 196 a.C. i Romani segnarono definitivamente la fine di Kroton con la costruzione di una nuova colonia romana sul promontorio di Era Lacina.

        L'antica e gloriosa città achea, negli anni successivi, divenuta poco più che ruderi in cui imperversava la malaria fu definitivamente abbandonata.

        LA ROMANIZZAZIONE DI RHEGION

        Nel 285 a.C. dopo le minacce dei Cartaginesi, Rhegion chiese aiuto a Roma. *1

        Nel 270 a.C. la città divenne civitas foederata e nel 89 a.C. Municipium. *1

        • *1 - Fonte: Guida Archeologica della Calabria Antica di Fabrizio Mollo

        IL DECLINO DI LOCRI EPIZEPHìRI

        Locri Epizephìri, essendo un'alleata storica di Siracusa non seguì le sorti delle altre città greche della Calabria, anzi, ne trasse beneficio annettendone i territori, dopo che le stesse erano state sconfitte dai Siracusani. *1

        Nel 427 a.C. l'alleanza con Siracusa la trascinò in una guerra contro Atene, dalle quale fu battuta nei pressi del fiume Kaikinos; due anni più tardi, i Locresi sconfissero gli Ateniesi e prestarono aiuto ai Siracusani nella conquista di Messana e nell'attacco a Rhegion. *1

        Agli inizi del III secolo a.C. Locri si alleò con Roma nella guerra contro Pirro. Nel 280 la città fu conquistata dal comandante epirota, dopo un breve periodo sotto i Romani, cadde nuovamente sotto Pirro che massacrò gli esponenti filo-romani e saccheggiò il tempio di Persefone. *1

        Durante le guerre puniche la città fu assediata e saccheggiata prima dai Cartaginesi (247 e 215 a.C.) e poi dai Romani (205 a.C.); questo portò ad un declino della popolazione e all'abbandono dei quartieri periferici. *1

        Nel 90 a.C. la città ottenne la cittadinanza romana e divenne Municipium Locrensium. *1

        • *1 - Fonte: Guida Archeologica della Calabria Antica di Fabrizio Mollo

        TURISMO CULTURALE IN CALABRIA

        VISITA CULTURALE A CAPO COLONNA

        VISITA GUIDATA AI BRONZI DI RIACE

        VISITA AL PARCO DI METAPONTO (BASILICATA)

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