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Malvito è un borgo della Valle dell'Esaro situato in posizione panoramica a 449 metri di quota s.l.m.
Di interesse storico-architettonico si segnala: il Castello longobardo-normanno; la Chiesa di San Michele Arcangelo; la Torre di Paraporti; il Parco Archeologico di Pauciuri; i portali, i vicoli e i larghi del centro storico.
Nel suo territorio montano, a 750 metri di quota s.l.m. si trova il piccolo lago naturale del Pantano della Giumenta.
COSA VEDERE A MALVITO
IL CASTELLO LONGOBARDO-NORMANNO DI MALVITO
Il Castello di Malvito è un'antica fortezza medievale eretta dai Longobardi e successivamente migliorata e ampliata dai Normanni.
Fu edificato tra il VII - VIII secolo su di un'altura impervia come da usanza longobarda.
Nel corso dei secoli ha subito molteplici interventi di rimaneggiamento, attualmente della struttura originaria restano le mura di cinta con tre torri, il mastio posto al centro dell'area fortificata e parte della residenza.
Il castello è stato restaurato negli anni '80 con interventi che hanno interrotto l'opera di degrado iniziata nella seconda metà del XVIII secolo, periodo in cui il castello perse la sua funzione originaria di difesa e di residenza nobiliare, diventando un semplice ricovero per animali.
Il castello è di proprietà del Comune di Malvito dal 1983 dopo la donazione della famiglia La Costa, ultimi proprietari.
Vista Panoramica del Castello
La Torre Medievale
Scorcio del Castello
Scorcio del Castello
LA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO A MALVITO
La Chiesa di San Michele Arcangelo è la Matrice di Malvito.
È una struttura di culto di recente fattura, situata nella parte alta del borgo nei pressi del castello longobardo-normanno.
È dedicata a San Michele Arcangelo, santo patrono di Malvito.
Navata della Chiesa di San Michele Arcangelo
IL MONUMENTO AL GEMELLAGGIO CON ROGNES DI MALVITO
IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI MALVITO
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI PAUCIURI A MALVITO
Gli Scavi Archeologici di Pauciuri, a partire dal 1979, hanno portato alla luce una villa romana rustica e un complesso residenziale. *1
Il primo impianto, depositi per derrate alimentari, è riconducibile ad un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C. *1
Successivamente, nel I secolo d.C., l'impianto originario fu adibito a villa: dotata di cortile, portico e impianto termale. *1
Tra il VII e il XII secolo l'area fu adibita a necropoli. *1
Molto probabilmente, la struttura, nel secondo periodo, ha ricoperto una funzione di statio. *1
A breve distanza dal sito, in località Monachella, nel 2010, sono venute alla luce due fornaci utilizzate per la produzione di ceramica. *1
- *1 Fonte: Guida Archeologica della Calabria Antica di Fabrizio Mollo.
Parco Archeologico di Pauciuri
Parco Archeologico di Pauciuri
Parco Archeologico di Pauciuri
Parco Archeologico di Pauciuri
LA TORRE DI PARAPORTI A MALVITO
La Torre di Paraporti è un'antica struttura medievale posta sul lato sud ovest del centro storico.
La data di costruzione non è del tutto certa, anche se si presume possa essere stata edificata intorno al VIII secolo.
Con molta probabilità fu una torre utilizzata a scopo difensivo in epoca longobarda, parte integrante delle mura di difesa ancora visibili nei pressi della struttura.
Sotto la costruzione è presente la cripta.
Secondo alcuni studiosi la torre è di fattura bizantina e risale al X secolo.
LA TIMPA DEL DIAVOLO A MALVITO
La Timpa del Diavolo è una "figura mitologica scolpita nella roccia", situata nell’omonima collina del territorio di Malvito; come suggerisce la stessa denominazione rappresenta il volto del diavolo.
Non esiste una documentazione certa sull’origine della figura, né a che periodo sia riconducibile; allo stesso tempo non è accertato che si tratti di un'opera realizzata da mano umana, o semplicemente sia frutto dello "scalpellino" di madre natura.
Nonostante per molti secoli la figura sia stata accostata al diavolo, è probabile che se la realizzazione sia precedente all’avvento del cristianesimo, possa essere stata realizzata come raffigurazione di un dio preolimpico e/o precristiano, come: le divinità dei boschi mezzi uomini e mezze bestie, conosciute come dio cornuto: Pan, Herne il Cacciatore, Osiride, Pashupati e Fauno.
Attualmente, il "volto del diavolo" è in parte crollato, ma fino agli anni '70 si presentava ancora integro, come ricordano gli anziani del luogo, che dalla montagna per recarsi a Malvito erano soliti passare dalla Timpa del Diavolo; ma qualora giungesse il calar della notte prima del passaggio, nessuno si avventurava verso la timpa, piuttosto si preferiva allungare di molto il tragitto, prendendo un'altra stradina: il Carrùalu.
Durante il medioevo, la Timpa del Diavolo fu adibita a "particolari riti", come dimostrano i simboli sessuali scolpiti nella pietra, ancora evidenti.
Per secoli, Malvito è stato definito il Paese delle Magare (Megere), per il culto legato alla stregoneria, per i riti di natura satanica e per la preparazione di filtri magici.
- Fonte: Prof. Vincenzo Scavello
IL LAGO DI PANTANO DELLA GIUMENTA
Il Pantano della Giumenta è un piccolo lago naturale situato sui Monti della Catena Costiera a 750 metri di quota s.l.m.
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COME ARRIVARE A MALVITO
DOVE SI TROVA MALVITO
APPROFONDIMENTI SU MALVITO
STORIA DI MALVITO
Gli Scavi di Pauciuri, che hanno riportato alla luce strutture a patire dal II secolo a.C., sono la documentazione più antica della presenza umana nel territorio di Malvito.
Nell'alto medioevo il territorio fu sotto il controllo dei Longobardi; fu in questo periodo che iniziò la costruzione dell'impianto originario del borgo e Malvito conobbe il suo massimo splendore, arrivando a essere sede di diocesi.
Nel 1047 Malvito fu conquistata da Roberto il Guiscardo.
Con i Normanni il feudo di Malvito fu istituito in contea e il primo conte fu Roberto di Scalea nel 1083.
In epoca normanna Malvito perse gran parte della propria importanza strategica: la sede vescovile fu soppressa e annessa a quella di San Marco alla fine del XII secolo.
Godette del titolo di città demaniale durante il periodo svevo, come attesta il diploma di Federico II del luglio 1224, dato a Siracusa.
Un cambiamento decisivo si ebbe nel 1266, quando Carlo I d’Angiò strappò il trono alla Casa di Svevia e affidò Malvito, nel 1269, a Nicola de Orta che ne divenne il primo feudatario, perdendo di fatto la demanialità regia.
Nel 1497 gli abitanti di Malvito ottennero dai principi Sanseverino gli "Statuti Civici": le prime concessioni scritte sui diritti dei cittadini, una grande conquista civile per l'epoca, poiché concedeva al popolo il diritto di appellarsi alle regole e alle norme dei signorotti locali per limitarne i soprusi.
Nel 2009, in occasione del trentennale del record del mondo dei 200 metri piani, nei giorni 11 e 12 settembre fu ospite a Malvito l'ex velocista azzurro Pietro Mennea.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI MALVITO
- Abitanti: 1604 al 01.01.2023
- Nome degli Abitanti: malvitani
- Superficie Territoriale: 38,24 km²
- Altitudine Centro: 449 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 993 metri s.l.m.
- Altitudine Minima: 143 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87010
- Prefisso Telefonico: 0984
- Santo Patrono: San Michele Arcangelo, 29 Settembre
- Confini Territoriali: Cetraro, Fagnano Castello, Mottafollone, Roggiano Gravina, San Sosti, Sant'Agata di Esaro e Santa Caterina Albanese
- Frazioni e Contrade: Atera, Boiano, Coschino, Destre, Fasolicchio, Marmo, Pauciuri, Peorata, Piana, Ritorto, San Nicola, Sant’Andrea, Santa Venere Tre Lanze, Vaditari, Vadolati e Viziora
- Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di San Marco Argentano Scalo
- Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme
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