Scorcio Panoramico della Valle dell'Amendolea in Aspromonte

L'ASPROMONTE: IL MASSICCIO DELLA CALABRIA MERIDIONALE

L’Aspromonte è il massiccio montuoso della Calabria meridionale, il più a sud della penisola italiana.

Ha inizio al Passo della Limina, alle pendici del monte omonimo, confine naturale con le Serre Calabresi.

La denominazione Aspromonte significa candido, bianco (monte bianco) e risale alle popolazioni greche della costa ionica che in antichità ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio.

La cima più alta è il Montalto, detto anche Cocuzza, che con i suoi 1955,92 metri è una delle vette più alte della Calabria.

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TURISMO IN ASPROMONTE

Sentiero escursionistico nella Valle dell'Amendolea

Sentiero escursionistico nella Valle dell'Amendolea

L'Aspromonte offre numerose attrattive turistiche ideali per gli appassionati di trekking, escursioni, bike, canoa, cavallo e sci.

Gambarie vanta una tradizione sciistica secolare, località in cui si ha la possibilità, più unica che rara, di sciare ammirando il mare. Nella nota meta turistica aspromontana è possibile fare sci di fondo, sci alpino, ciaspolate e molte altre attività invernali; oltre a tantissime altre attività nel resto dell'anno.

Per gli amanti dei borghi fantasma si segnalano gli antichi abitati di Roghudi Vecchio, Amendolea e Precacore.

L'Aspromonte è anche una nota meta religiosa: tra i tanti luoghi di culto, il più noto è il Santuario della Madonna della Montagna situato a Polsi, frazione di San Luca, che annualmente richiama migliaia di fedeli.

LA NATURA DELL'ASPROMONTE

Scorcio del Corso dell'Amendolea nel Parco Nazionale dell'Aspromonte

Scorcio del Corso dell'Amendolea nel Parco Nazionale dell'Aspromonte

L’Aspromonte presenta una grande varietà di specie vegetali e animali; inoltre, gode di particolari condizioni climatiche che favoriscono un ambiente ricco di biodiversità.

Dal punto di vista climatico si riscontrano accentuate differenze, sia tra la costa e l'entroterra, sia tra il versante jonico e quello tirrenico.

Il territorio ricade nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, istituito nel 1989, che ricopre una superficie di 78.517 ettari estendendosi su 37 comuni: Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Sant'Agata del Bianco, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Santa Cristina d'Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti e Varapodio.

LE CASCATE DELL'ASPROMONTE

Cascata dell'Amendolea (Aspromonte)

Le Cascate dell'Amendolea

L'Aspromonte è custode di alcune delle più belle cascate della Calabria, generate dal salto dei torrenti che dalle incontaminate alture aspromontane scorrono a valle.

Nel territorio di Africo si trovano le cascate Aposcipo e San Leo.

Nel territorio di Molochio sono presenti le cascate: Mundu, Galasìa e Schioppo del Middio.

Nel territorio di Oppido Mamertina sono presenti le cascate Paola e Teresa.

Nel territorio di Roccaforte del Greco sono presenti: le Cascate dell'Amendolea, caratterizzate da più salti in vasche; la Cascata Castanò, la Cascata Chalonero e la Cascata Tre Limiti.

Nel territorio di Samo si trovano: le Cascate di Forgiarelle e la Cascata Palmarello.

Nel territorio di Santo Stefano d'Aspromonte si trova la Cascata del Pippo.

Oltre a quelle su citate sono presenti molte altre cascate e salti d'acqua.

I GEOSITI DELL'ASPROMONTE

La Pietra Cappa a San Luca in Aspromonte

La Pietra Cappa a San Luca

Nell'Area Aspromontana è possibile ammirare caratteristiche formazioni rocciose, modellate e plasmate in milioni di anni dalle forze della natura e dagli agenti atmosferici.

Nel territorio di San Lorenzo si trovano le Caldaie del Latte di Roccia, delle caratteristiche rocce arenacee risalenti all'Oligocene.

Nel territorio di San Luca si trova la Valle delle Grandi Pietre, in cui è possibile ammirare ciclopiche rocce risalenti a milioni di anni fa: la Pietra Cappa, probabilmente il Geosito più noto dell'Aspromonte, tra i più grandi monoliti d'Europa; le Rocce di San Pietro e la Pietra Tonda; la Pietra Lunga e la Pietra Stranghiolo.

LE FORESTE VETUSTE DELL'ASPROMONTE

Sull'Aspromonte, soprattutto nel territorio di San Luca, sono presenti sei siti forestali caratterizzati da una grande biodiversità e peculiarità uniche nel loro genere.

Nel territorio di San Luca si trovano: il Bosco Mancuso, una fustaia di lecci estesa per circa 50 ettari; il Bosco di Ferullà, caratterizzato da querce di leccio e farnetto; il Bosco di Acatti, un grande bosco in cui predominano le conifere e in piccola parte il rovere; la Valle Infernale, Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco, una grande faggeta, mista ad abeti bianchi e aceri; il Bosco di Pollia, un bosco di rovere meridionale in cui si trovano esemplari la cui origine può essere fatta risalire all'era glaciale.

Tra i territori di Santo Stefano d'Aspromonte e Roccaforte del Greco, è presente un grande bosco vetusto di faggi e abeti, localizzato tra Gambarie, la Diga del Menta e Tre Limiti.

LA FLORA DELL'ASPROMONTE

Boschetto rado di pini larici nella Valle dell'Amendolea

Boschetto rado di pini larici nella Valle dell'Amendolea

La Flora dell'Aspromonte presenta una grande biodiversità e vaste distese di boschi incontaminati.

Tra le principali piante d’alto fusto del massiccio si annoverano: il castagno, la roverella, l’ontano nero, il leccio, il pino laricio, il faggio, il rovere e il cerro.

Delle eccezionali rarità sono: l’abete dei Nedrodi (abete delle Madonie); la quercia dell’era post glaciale, scoperta da pochissimi anni; la rara felce arborea tropicale, la woodwardia radicans, vero fossile vivente risalente al Terziario.

Ricco è anche il panorama delle piante a portamento arbustivo, erbaceo e rampicante, come: la rosa canina, l'oleandro, la ginestra dei carbonai, la tamerice, il timo, l'asfodelo giallo, l'asfodelo mediterraneo e molte altre specie della flora calabrese.

Ginestra dei Carbonai

La Ginestra dei Carbonai

LA FAUNA DELL'ASPROMONTE

Esemplare di Martora (Martes martes)

Esemplare di Martora (Martes martes)

La Fauna dell'Aspromonte annovera moltissime specie di animali selvatici, tra questi si segnalano: il lupo, la volpe, il tasso, la martora, il cinghiale, lo scoiattolo nero, il ghiro, il riccio, la puzzola e il driomio, un roditore simile al quercino, in Italia presente solo sull’Aspromonte e nei boschi Trentino.

Vastissima la varietà delle specie di uccelli presenti, tra i quali: la poiana, il nibbio reale, il gufo reale, il gheppio, la rara aquila del Bonelli, il merlo acquaiolo, la coturnice e molti altri.

Nutrita anche la presenza dei rettili, come: la vipera aspide, il cervone e molte altre specie di serpenti, la tartaruga terrestre, la lucertola e il ramarro.

Tra gli anfibi si annoverano: l’ululone ventre giallo, la salamandra pezzata, il rospo e alcune specie di rane.

Lucertola muraiola dell'Aspromonte

Lucertola muraiola dell'Aspromonte

ESCURSIONI E VISITE GUIDATE SULL'ASPROMONTE

VISITE GUIDATE

COSA NELLE VICINANZE

DOVE SOGGIORNARE

    DOVE SI TROVA L'ASPROMONTE

    LE VETTE DELL'ASPROMONTE

    • Monte Montalto (Cocuzza): altezza 1955 metri s.l.m.
    • Monte Basilicò: altezza 1738 metri s.l.m.
    • Monte Cannavi: altezza 1668 metri s.l.m.
    • Punta Scirocco: altezza 1660 metri s.l.m.
    • Monte Scorda: altezza 1572 metri s.l.m.
    • Monte Micheletta: altezza 1507 metri s.l.m.
    • Puntone Galera: altezza 1436 metri s.l.m.
    • Monte Antenna: altezza 1426 metri s.l.m.
    • Punta d’Ato: altezza 1379 metri s.l.m.
    • Monte Cavallo: altezza 1331 metri s.l.m.
    • Monte Lesti: altezza 1307 metri s.l.m.
    • Puntone della Chiesa: altezza 1298 metri s.l.m.
    • Monte Femia: altezza 1146 metri s.l.m.
    • Monte Scafi: altezza 1139 metri s.l.m.
    • Monte Iofri: altezza 1127 metri s.l.m.
    • Monte Sant’Angelo: altezza 1085 s.l.m.
    • Monte Scapparone: altezza 1058 metri s.l.m.
    • Monte Embrisi: altezza 1051 metri s.l.m.
    • Monte Cerasia: altezza 1013 metri s.l.m.
    • Monte Callea: altezza 986 metri s.l.m.
    • Serro di Tavola: altezza 985 metri s.l.m.
    • Monte San Demetrio: altezza 974 metri s.l.m.
    • Monte Antoninello: altezza 951 metri s.l.m.
    • Monte Cappellano: altezza 910 metri s.l.m.
    • Monte Palombaro: altezza 893 metri s.l.m.
    • Monte Limina: altezza 888 metri s.l.m.
    • Monte Bruverello: altezza 870 metri s.l.m.
    • Monte Pietra di Febo: altezza 870 metri s.l.m.
    • Monte Cucolo: altezza 822 metri s.l.m.
    • Monte Petrotondo: altezza 808 metri s.l.m.
    • Serra di Gullo: altezza 789 metri s.l.m.
    • Monte Scarrone: altezza 781 metri s.l.m.
    • Monte Chiarello: altezza 760 metri s.l.m.
    • Monte Sant’Elia: altezza 746 metri s.l.m.
    • Monte Brigna: altezza 684 metri s.l.m.
    • Monte Urda: altezza 657 metri s.l.m.
    • Monte Scifa: altezza 604 metri s.l.m.
    • Monte Canolo: altezza 586 metri s.l.m.

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