Leggende di Altavilla
Il Tesoro del Castello
Nerra una leggenda popolare che un tempo ad Altavilla, nell’antico castello diroccato, era presente un tesoro legato da un incantesimo.
Per scioglierlo un venerdì di marzo bisognava scannare un neonato, un agnello e un gatto nero.
La tradizione popolare narrava che un abitante di San Pietro che dimorava in casa di mastro Carmine Caruso nel quartiere Largo, invocò il diavolo e n’ebbe tre monete quadre.
Mancò alla parola e il diavolo si presentò all’uscio.
A Funtana ’e Malunume
Nella parte più alta del territorio di Lappano nasce la fiumara denominata Corno, proprio in quel punto un piccolo canale appositamente costruito, dissetava nei tempi antichi chi andava e veniva dalla Sila per lavoro.
In omaggio agli incontri fugaci che si svolgevano in quel luogo ad opera di segreti e, qualche volta occasionali amanti, il nome della fontanella subiva una corruzione dialettale trasformandosi in a "Funtana du Cunnu".
In seguito, per evitare l’imbarazzo derivante da quel nome, in quei tempi non adatto a tutte le situazioni, fu dai più pudici ribattezzata a "Funtana e' Malunume".