Pedace di Casali del Manco - Calabria

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    Pedace è un borgo della Presila Cosentina situato a 598 metri di quota s.l.m. alle pendici del monte Stella.

    Di interesse si segnala: la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo e la sua Torre Campanaria; la Chiesa dell'Addolorata; la Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto; il Convento di San Francesco; i vicoli, i larghi e le piazze del centro storico.

    Ricade nell’area di produzione del Donnici, un pregiato vino doc calabrese; della Patata della Sila e del Caciocavallo Silano, eccellenze regionali dell'altopiano della Sila.

    Dal punto di vista amministrativo è una frazione del Comune di Casali del Manco.

    Fino al 4 maggio 2017 è stato il borgo capoluogo del Comune di Pedace esteso per 51,87 kmq, in gran parte del Parco Nazionale della Sila.

    1. BORGHI AUTENTICI D'ITALIA
    2. COSA VEDERE
      1. La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
      2. La Torre Campanaria
      3. La Chiesa dell'Addolorata
      4. La Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto
      5. Il Convento di San Francesco da Paola
      6. Il Monumento di San Rocco
      7. Il Monumento ai Caduti per la Patria
      8. Gli Scorci del Borgo
    3. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    4. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    5. PIATTI TIPICI
    6. EVENTI
      1. La Festa del Cavallo di Fuoco
      2. La Festa della Pecorella
    7. STORIA
    8. INFORMAZIONI

    PEDACE TRA I BORGHI AUTENTICI D'ITALIA

    Casali del Manco Borghi Autentici d'Italia

    Casali del Manco, di cui Pedace è frazione, è tra i "Borghi Autentici d'Italia".

    COSA VEDERE A PEDACE

    LA CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO A PEDACE

    Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Pedace (CS)

    La Chiesa dei SS Pietro e Paolo è la Matrice di Pedace.

    Si trova nella piazza principale del borgo, lungo la via che conduce a Pietrafitta.

    Fu eretta nel XVI secolo ed elevata a cattedrale, insieme ad altre 23 chiese calabresi, dall’Imperatore Carlo V d’Asburgo il 7 settembre 1539; questo per ricambiare il dono ricevuto di tremila ducati e un puledro dagli abitanti dei casali.

    La facciata principale rifinita in pietre e mattoni è caratterizzata da un ampio rosone centrale che sovrasta il portale d'ingresso.

    L'interno, suddiviso in tre navate, è riccamente decorato con stucchi e intagli barocchi.

    LA TORRE CAMPANARIA DI PEDACE

    Torre Campanaria a Pedace (CS)

    La Torre Campanaria di Pedace, con i suoi 37 metri di altezza, è una delle più imponenti della Provincia di Cosenza.

    Si trova nella piazza principale di Pedace, lungo la via per Pietrafitta, nei pressi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo.

    L’edificio, a base quadrata, si eleva su quattro piani, oltre i quali continua con un quinto livello a base ottagonale terminante con un’ampia cupola; questo, a sua volta sovrastato da un ulteriore livello che in miniatura rispecchia quello sottostante.

    LA CHIESA DELL'ADDOLORATA A PEDACE

    La Chiesa dell’Addolorata fu eretta nel 1580 dai Padri Cappuccini, con l'annesso convento; questo, fu chiuso a seguito del terremoto del 1783 e definitivamente abbandonato dai religiosi nel 1866.

    All'interno custodisce la statua della Madonna dell'Addolorata: "La Pecorella".

    LA CHIESA DI SANTA MARIA DI MONTE OLIVETO

    Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto a Pedace (CS)

    La Chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto si trova nella parte alta dell'abitato di Pedace.

    Fu edificata nel 1563 dai frati del luogo.

    Sulla facciata principale, realizzata in pietra e mattoni, si apre un portale litico ad arco a tutto sesto, sormontato da una monofora ad arco.

    L'interno, a navata unica, custodisce un polittico su tela firmato Hippolitus Burghesius del 1612.

    IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO A PEDACE

    Convento di San Francesco a Pedace (CS)

    Il Convento di San Francesco da Paola fu eretto nel 1617 sui resti del cenobio della confraternita di Santa Maria della Pietra, su uno spuntone roccioso lungo la via che conduce a Pietrafitta.

    Dopo la recente ristrutturazione, il complesso monastico è stato adibito a centro culturale con annesso: la biblioteca comunale, la sala concerti e rappresentazione teatrali, sala convegni e proiezioni.

    IL MONUMENTO A SAN ROCCO A PEDACE

    Monumento a San Rocco a Pedace (CS)

    IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI PEDACE

    Monumento ai Caduti per la Patria di Pedace (CS)

    SCORCI DEL BORGO DI PEDACE

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio Panoramico del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio Panoramico del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Pedace (CS)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE A PEDACE

    DOVE SOGGIORNARE A CASALI DEL MANCO

    DOVE MANGIARE A CASALI DEL MANCO

    COSA FARE VICINO A CASALI DEL MANCO

    VISITE GUIDATE

    VOLO IN MONGOLFIERA

    COME ARRIVARE A PEDACE

    DOVE SI TROVA PEDACE

    APPROFONDIMENTI SU PEDACE

    PIATTI TIPICI DI PEDACE

    Il piatto tipico di Pedace è la Coccìa: pietanza a base di grano con carne lessa di maiale e/o capra, dalla lunga preparazione; la coccìa si cuoce in una terrina detta "U Tiniellu".

    Questo caratteristico piatto a Pedace si cucina in occasione della tradizionale Festa della Pecorella.

    FESTE ED EVENTI DI PEDACE

    LA FESTA DEL CAVALLO DI FUOCO A PEDACE

    Il Cavallo di Fuoco è un antico rito di origine catartica che si svolge la vigilia della Festa della Pecorella.

    Il rito, di chiare origini pagane, veniva eseguito per favorire le piogge invernali in vista delle colture e dei pascoli primaverili.

    Tutt’ora, ogni anno, al calare del sole per le vie del borgo sfila un cavallo montato da un cavaliere interamente realizzato in cartapesta, portato in spalla da un volontario, preceduto dal continuo suono rullante dei tamburi che identificano i tuoni, mentre dalla bocca dell’animale escono i fulmini realizzati con giochi pirotecnici.

    L’evento, molto suggestivo e sentito dalla popolazione, raggiunge il culmine all'arrivo sul sagrato della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, quando cavallo e cavaliere vengono dati alle fiamme in un tripudio liberatorio di giubilo e applausi.

    LA FESTA DELLA PECORELLA

    La Festa della Pecorella è la festa patronale di Pedace, realizzata in onore della Madonna Addolorata, detta La Pecorella: la quarta domenica di settembre.

    In occasione dell’evento si effettua una storica lotteria che tradizionalmente prevede come primo premio una pecora.

    L'origine di questa festa risale al XVII secolo, quando i padri cappuccini eressero il convento e la Chiesa dell'Addolarata.

    Durante la festa la statua della Madonna, dalla sua dimora abituale, viene trasferita nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, per essere nuovamente riportata nella Chiesa dell'Addolorata al termine dell’evento.

    I parrocchiani si preparano alla festa nei sette giorni di sabato che la precedono.

    In occasione della Festa delle Pecorella, le famiglie di Pedace sono solite preparare la Cuccìa, un piatto a base di grano e carne di capra e/o maiale.

    STORIA DI PEDACE

    Pedace fu fondata verso la fine del X secolo a seguito dell’invasione araba di Cosenza.

    In epoca normanna, Ruggero II elevò Pedace a Bagliva, annettendo i casali di Iotta, Serra e Perito.

    Il 7 settembre 1539 la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo fu elevata a cattedrale dall’imperatore Carlo V d’Asburgo.

    Nel 1621 Pedace fu colpita dall'epidemia del mal della canna: un'affezione alla trachea; la popolazione invocò l'aiuto di San Rocco, santo protettore degli appestati e gli dedicò una cappella a lato dell'attuale chiesa madre.

    Nel 1633 il borgo fu colpito da una grande epidemia di peste.

    Nel 1638 il devastante terremoto della Domenica delle Palme rase al suolo gran parte delle abitazioni di Pedace.

    Nel 1644, insieme ad altri 82 casali cosentini, fu acquistato dal marchese Vincenzo Salvati Granduca di Toscana, passando dall’amministrazione regia demaniale a quella feudale. In contrapposizione a questa nuova forma di governo, Giovanni Barracco inviato in Spagna dall’imperatore, chiese e ottenne l’annullamento della compravendita.

    Nel 1647 il mancato rispetto dell'ordine regio portò alla ribellione dei casali cosentini; questi, guidati dagli abitanti di Rovito e Pedace presero d’assalto la residenza del delegato a Celico, mettendolo in fuga.

    Nel 1806 il borgo fu quasi raso al suolo dalle truppe napoleoniche.

    Il 5 maggio 2017, a seguito di un referendum popolare, Pedace è stato accorpato in qualità di frazione, con tutto il territorio comunale, al nuovo Comune di Casali del Manco.

    INFORMAZIONI SULLA FRAZIONE DI PEDACE

    • Comune di Appartenenza: Casali del Manco
    • Nome degli Abitanti: pedacesi
    • Altitudine Centro: 598 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87059
    • Prefisso Telefonico: 0984
    • Santo Patrono: Madonna Addolorata, terza domenica Settembre
    • Stazione Ferroviaria: Scalo Ferroviario di Pedace
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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