Papasidero (CS)

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    Papasidero è un piccolo borgo dell'Alto Tirreno Cosentino, situatoo a 208 metri di quota s.l.m. alle falde del monte Ciagola.

    Si erge arroccato, nella tipica posizione degli antichi borghi medievali, nella Valle del Lao.

    Il suo territorio è una nota meta turistica per gli appassionati del turismo fluviale, dove lungo il corso del Fiume Lao è possibile praticare: trekking, kayak, canyoning, acqua trekking e orienteering.

    È noto per la Grotta del Romito, situata in località Nuppolara, dove si trova il graffito del Bos Primigenius (Uro): gioiello dell'arte preistorica europea.

    Di interesse storico-architettonico si segnala: il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli; la Chiesa Matrice di San Costantino; la Cappella di Santa Sofia con i suoi affreschi del '500; i ruderi dell'antico Castello; l'Antiquarium della Grotta del Romito.

    Da visitare: il Sentiero del Monaco, situato a breve distanza dal borgo; i caratteristici vicoli del Centro Storico; l'antico borgo abbandonato di Avena.

    Il tuo territorio ricade nell'area del Parco Nazionale del Pollino.

      1. TURISMO
        1. Rafting sul Fiume Lao
      2. COSA VEDERE
        1. La Grotta del Romito
          1. Il Graffito del Bos Primigenius
          2. I Grafemi
          3. Le Stalattiti e le Stalagmiti
        2. L'Antiquarium
        3. Il Santuario
        4. La Chiesa di San Costantino
        5. La Cappella di Santa Sofia
        6. Il Castello
        7. Il Sentiero del Monaco
        8. La Chiesa di San Francesco da Paola
        9. La Chiesa di San Rocco
        10. La Cappella della Madonna del Carmine
        11. Scorci Borgo
      3. COSA FARE
        1. Dove Soggiornare
        2. Dove Mangiare
        3. Dove Fare Quad
        4. Cosa Fare nelle Vicinanze
      4. COME ARRIVARE
        1. Dove si Trova
      5. ORIGINE DEL NOME
      6. STORIA
      7. INFORMAZIONI

      TURISMO A PAPASIDERO

      RAFTING A PAPASIDERO

      Rafting a Papasidero (CS)

      Papasidero, in Calabria e nel resto d'Italia, è noto per il turismo fluviale, soprattutto per il rafting sul Fiume Lao.

      Inoltre, sono molto praticate anche le attività di trekking, kayak, canyoning, acqua trekking e orienteering e molti altri sport per soddisfare la voglia di avventura dei turisti.

      COSA VEDERE A PAPASIDERO

      LA GROTTA DEL ROMITO

      Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      La Grotta del Romito si trova in località Nuppolara nel territorio montano del Comune di Papasidero.

      Si tratta di un sito risalente al Paleolitico Superiore: punto d'elezione dell'arte preistorica calabrese e tra i più importanti d’Europa.

      Fu scoperto nel 1961 e negli anni ha restituito una notevole quantità di strumenti litici, sepolture e figure rupestri.

      Dagli scavi si è potuto constatare che già nel 7.000 a.C. era presente un florido commercio di ossidiana tra quest'area della Calabria e le Isole Eolie, documentata grazie al ritrovamento di circa 50 cocci di ceramica.

      Vuoi sapere di più sulla grotta? Trovi tutto qui: La Grotta del Romito.

      IL GRAFFITO DEL BOS PRIMIGENIUS DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Graffito del Bos Primigenius "Uro" a Papasidero (CS)

      L'elemento più importante della Grotta del Romito è il graffito del Bos Primigenius: un bovide selvatico antenato dei bovini domestici.

      La figura dell'uro è lunga circa 120 centimetri ed è incisa su un masso lungo 230 centimetri, inclinato di 45°gradi.

      Il disegno, di proporzioni perfette, fu eseguito con tratto sicuro; le corna, viste entrambe di lato, sono proiettate in avanti e hanno il profilo chiuso, sono rappresentate con cura alcuni particolari, come: le narici, la bocca, l’occhio appena accennato e l’orecchio.

      In grande evidenza sono messe le pieghe cutanee del collo e accuratamente descritti i piedi da artiodattilo.

      Un segmento attraversa la figura del bovide in corrispondenza dei reni.

      Al di sotto della grande figura dell’uro è incisa, in modo molto più sottile, un’altra figura di bovide, della quale sono stati realizzati soltanto il petto, la testa e una parte della schiena.

      Sullo stesso masso è impressa una terza figura, sempre di uro, di cui è stata realizzata solo la testa.

      I GRAFEMI DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Grafemi della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      Nei pressi del masso dell'uro è presente un secondo masso, lungo circa 350 centimetri, con segni lineari incisi detti grafemi, dal significato apparentemente incomprensibile, molto diffusi nell'arte rupestre del paleolitico europeo.

      LE STALATTITI E LE STALAGMITI DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Stalattiti della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      Nella parte più interna della Grotta del Romito è possibile ammirare pregevoli stalattiti e stalagmiti, che rendono ancora più suggestiva ed interessante l’escursione per il visitatore.

      Il sito della Grotta del Romito è attualmente visitabile grazie all'intervento dell'Istituto Italiano di Archeologia Sperimentale in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria e il Comune di Papasidero.

      L'ANTIQUARIUM DELLA GROTTA DEL ROMITO A PAPASIDERO

      L’Antiquarium della Grotta del Romito è il Museo Paleontologico di Papasidero.

      Si trova in località Nuppolara, in via Grotta del Romito.

      Espone decine di reperti litici, tra i quali: raschiatori, punte e lame di pregevole fattura, zagaglie in osso, reperti ossei della macro fauna ritrovata nel giacimento, calchi delle tombe preistoriche e decine di pannelli illustrativi.

      I CALCHI DEL MUSEO DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Calchi del Museo Paleontologico di Papasidero (CS)

      Nel museo sono presenti i calchi di due tombe e una galleria fotografica di altre tombe.

      Il primo è il calco della tomba denominata Romito 8, in cui è presente un individuo morto all’età di circa 20 anni, con numerosi difetti fisici; il secondo, denominato Romito7, propone un individuo morto all’età di 18 anni circa, vissuto circa 12.000 anni fa.

      I REPERTI LITICI DEL MUSEO DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Reperti Litici del Museo della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      Sono esposti strumenti realizzati in selce, diaspro e materiale calcareo; in gran parte si tratta di punte, lame e soprattutto raschiatoi, strumenti da caccia e per uso quotidiano per la conciatura delle pelli.

      I REPERTI OSSEI DEL MUSEO DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Reperti Ossei del Museo della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      I reperti ossei, presenti nel museo, si riferiscono soprattutto a resti di antichi pasti, che documentano la dieta degli abitanti e l'antica fauna dell’area, con presenza di ossa di stambecchi, camosci, cervi e cinghiali.

      LE ZAGAGLIE DEL MUSEO DELLA GROTTA DEL ROMITO

      Zagaglie del Museo della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      Nel museo è esposta una coppia di zagaglie realizzate in osso, con incisioni nella parte inferiore.

      LA MOSTRA ARTISTICA DEL BOS PRIMIGENIUS A PAPASIDERO

      Mostra Artistica del Museo della Grotta del Romito a Papasidero (CS)

      Nella sala adiacente all’esposizione paleontologica è presente una mostra artistica sull’interpretazione della figura rupestre del bos primigenius. Nel 2012, diversi artisti hanno realizzato quadri sulla figura del Riparo del Romito, con una lettura personale dell’opera preistorica.

      IL SANTUARIO DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI A PAPASIDERO

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Il Santuario della Madonna di Costantinopoli fu costruito, nel XVII secolo, al di sotto di una grande rupe posta sul fiume Lao.

      La struttura è situata a poche centinaia di metri dal centro storico, sulla sponda opposta del Fiume Lao, vi si accede mediante un sentiero a gradoni lastricati e un ponte ad arco.

      L’attuale ponte fu costruito nel 1904 su un preesistente ponte medievale, tutt’ora esistente, detto della Rognosa.

      L'attuale chiesa-santuario fu edificata su un antico edificio di culto medievale utilizzato come lazzaretto durante la peste del '600: da questo deriva il termine "della rognosa" del ponte.

      Nello stesso periodo Santa Maria di Costantinopoli fu elevata a patrona di Papasidero e la chiesa divenne meta di pellegrini della Calabria e della vicina Basilicata.

      L’edificio originale è visibile in un dipinto presente all'interno della cappella di Santa Sofia, ai piedi di Santa Maria di Costantinopoli.

      All’interno del santuario, sulla roccia retrostante l'altare, è presente un affresco risalente al XVII secolo; inoltre, custodisce una statua di Santa Maria di Costantinopoli.

      La chiesa fu elevata a Santuario Diocesano il 15 marzo 2002 da Monsignor Domenico Crusco.

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Altare Maggiore della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Navata della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Statua della Vergine con Bambino della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Crocifisso della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      Santuario di Santa Maria di Costantinopoli a Papasidero (CS)

      Stendardo della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli

      LA CHIESA DI SAN COSTANTINO A PAPASIDERO

      Chiesa di San Costantino a Papasidero (CS)

      La Chiesa di San Costantino è la Matrice di Papasidero.

      Fu costruita tra il XV ed il XVIII secolo.

      È un edificio a croce latina a navata unica, con transetto e abside pentagonale.

      La volta absidale è impreziosita con volute, fiori e cartelle, realizzati da Michele Forte di Salerno, nel 1883.

      Di interesse, custodisce: due acquasantiere; un fonte battesimale in granito, del '300; una tela dei santi Domenico e Francesco, di scuola napoletana.

      Torre Campanaria della Chiesa di San Costantino a Papasidero (CS)

      LA CAPPELLA DI SANTA SOFIA A PAPASIDERO

      Cappella di Santa Sofia a Papasidero (CS)

      La Cappella di Santa Sofia fu eretta dai monaci basiliani tra l’XI e il XIII secolo.

      La struttura, di forma leggermente trapezoidale, presenta sulla facciata principale un oculo ellittico.

      Conserva al suo interno un ciclo di affreschi di autori ignoti eseguiti in tre periodi diversi.

      I primi dipinti furono realizzati nel 1504 su commissione di Franceschino Forestieri, un nobile del luogo; si tratta di un polittico situato sulla parete centrale, in cui sono presenti: la Deposizione, Santa Apollinara, Santa Caterina, Santa Lucia; sulla parete di sinistra, in riferimento alla porta d'ingresso, sono presenti i Santissimi Pietro e Paolo.

      Successivamente, nel 1569 furono aggiunti sulla parte destra i santi Rocco e Biagio, su commissione di un discendente di F. Forestieri.

      Infine, i dipinti di Santa Sofia e di Santa Maria di Costantinopoli furono aggiunti nel '600, su commissione di Florena Mastroti.

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia a Papasidero (CS)

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia: San Rocco e San Biagio

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia a Papasidero (CS)

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia: la Deposizione, Santa Apollinara, Santa Caterina e Santa Lucia

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia a Papasidero (CS)

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia: i SS. Pietro e Paolo

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia a Papasidero (CS)

      Mosaico della Cappella di Santa Sofia: Santa Sofia

      IL CASTELLO DI PAPASIDERO

      Castello di Papasidero (CS)

      Il Castello di Papasidero è un'antica rocca edificata sulle alture del Fiume Lao.

      Il primo impianto fu eretto in epoca longobarda; successivamente, fu dimora di nobili Normanni, prima, e Svevi, poi.

      La struttura originaria aveva una pianta quadrangolare con una sola torre semicircolare.

      Attualmente si trova allo stato di rudere nella parte alta del centro storico.

      IL SENTIERO DEL MONACO A PAPASIDERO

      Edicola del Sentiero del Monaco: Madonna con Bambino

      Il Sentiero del Monaco è un antico percorso mulattiero utilizzato dai monaci basiliani durante l'alto medioevo per raggiungere gli abitati di Mercuri e Orsomarso, nel florido periodo monastico dell'Eparchia del Mercurion.

      Il sentiero, attualmente, ha inizio nei pressi del ponte della strada provinciale che congiunge le due sponde del fiume Lao, subito prima del centro storico di Papasidero, per chi proviene dal mare.

      È un percorso molto suggestivo, immerso nella natura, in cui sono ancora visibili i resti dell'antico selciato.

      Lungo il percorso, ai piedi di una grande rupe, è presente una piccola edicola con un dipinto basiliano, del XI secolo, raffigurante la Madonna con Bambino; continuando lungo il sentiero si incontra una seconda edicola con un dipinto di Gesù.

      Sentiero del Monaco a Papasidero (CS)

      Scorcio del Sentiero del Monaco

      Sentiero del Monaco a Papasidero (CS)

      Scorcio del Sentiero del Monaco

      Sentiero del Monaco a Papasidero (CS)

      Scorcio del Sentiero del Monaco

      LA CHIESA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA A PAPASIDERO

      Chiesa di San Francesco da Paola a Papasidero (CS)

      La Chiesa di San Francesco da Paola fu edificata, nel XIX secolo, dal filantropo locale Nicola Dario; insieme al cimitero e al ponte che conduce al santuario.

      Conserva, al suo interno, affreschi che illustrano episodi significativi della vita del santo paolano.

      LA CHIESA DI SAN ROCCO A PAPASIDERO

      La Chiesa di San Rocco fu riedificata su una preesistente chiesetta dedicata allo stesso santo, questo, quando San Rocco, accresciuta la venerazione, fu eletto come compatrono.

      La festa di San Rocco, a Papasidero, si celebra in agosto e rappresenta un richiamo per i papasideresi che risiedono all'estero o in altre regioni d'Italia.

      LA CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARMINE A PAPASIDERO

      La Cappella della Madonna del Carmine è una struttura risalente al XVII-XVIII secolo.

      Si trova a qualche chilometro di distanza dal centro storico, raggiungibile attraversando un ponte sul torrente San Nucaio: quasi nascosta dalla fitta vegetazione.

      Conserva un affresco del 1724 della Madonna titolare, a mezzo busto, con i santi Francesco e Domenico, posti ai lati.

      SCORCI DEL BORGO DI PAPASIDERO

      Scorcio di Papasidero (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Papasidero (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Papasidero (CS)

      Scorcio del Borgo

      Scorcio di Papasidero (CS)

      Scorcio del Borgo

      COSA FARE A PAPASIDERO

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      DOVE SI TROVA PAPASIDERO

      APPROFONDIMENTI SU PAPASIDERO

      ORIGINE DEL NOME PAPASIDERO

      Lo studioso locale Oreste Dito fa derivare il termine Papasidero da Papàs Skidros, antica Scidro, antica città greca fondata da Sybaris.

      Gerhard Rohlfs diversamente fa riferimento il toponimo da un egumeno presente nella comunità basiliana del luogo, un certo Papas Isidoros (prete Isidoro).

      Lo storico Enzo Papa, in riferimento l'ipotesi avanzata da Rolhfs, sostiene: "Io ritengo, con buona pace di Rohfs e dei suoi epigoni, che Papasidero derivi dal bizantino Hapa-siderion, in cui il primo termine è il greco Hapas-hapantos (tutto) e il secondo è una glossa greca, acquisita al latino da Plinio, con il significato di Verbena, Dunque: "Luogo tutto di verbena"; la pianta un tempo era diffusissima in Calabria e pertanto ha dato il nome a questo luogo".

      STORIA DI PAPASIDERO

      La presenza umana nel territorio di Papasidero si perde nella notte dei tempi, come si evince dai ritrovamenti paleontologici del sito della Grotta del Romito.

      Tra l'VIII ed il X secolo a Papasidero, come nel resto della Calabria, in seguito all'editto di Leone III l'Isaurico che propugnava l'iconoclastia e alla contemporanea conquista araba della Siria e dell'Egitto, giunsero decine di monaci basiliani provenienti dalla Cappadocia, dal Peloponneso, dalla Palestina e dalla Siria, che qui venivano per estraniarsi dal mondo e vivere in pienezza il contatto con Dio.

      L'attuale abitato si sviluppò nei pressi del castello, i cui ruderi si possono ancora vedere nella parte più alta del borgo.

      Del centro abitato di Papasidero si ha notizia per la prima volta in documenti del '200, in cui è descritto come un borgo cinto da mura e difeso da un castello.

      Fino al XV secolo la popolazione di Papasidero superò di poco le 200 unità, mentre nel XVI secolo ci fu un incremento demografico; probabilmente dovuto allo spopolamento dell’abitato di Mercuri, che nel 1439 fu annesso al territorio di Orsomarso. Nello stesso periodo Papasidero fu elevato ad Università Feudale e nel 1510 la chiesa di San Costantino divenne parrocchia.

      Nel 1354 Papasidero appartenne alla famiglia dei Sanseverino, per passare nel 1414 alla famiglia Accursio Pappacoda.

      Nel 1648 la popolazione raggiunse le 1148 unità, poi a causa della crisi agricola e delle epidemie la popolazione fu dimezzata.

      Nel 1744 gli abitanti erano 540, ma già nel 1801 registrò un notevole incremento demografico, raggiungendo le 1845 unità, che divennero 2062 nel 1816.

      Dal '500 al 1722 appartenne alla famiglia Alitto, nobili di origine normanna; da quest'ultimi ritornò alla Regia Corte e il 16 novembre 1724 fu acquistato dagli Spinelli di Scalea che lo tennero fino all'eversione della feudalità, avvenuta nel 1806.

      INFORMAZIONI SUL COMUNE DI PAPASIDERO

      • Abitanti: 630 al 01.01.2023
      • Nome degli Abitanti: papasideresi
      • Superficie Territoriale: 55,22 km²
      • Altitudine Centro: 208 metri s.l.m.
      • Altitudine Massima: 1463 metri s.l.m.
      • Altitudine Minima: 75 metri s.l.m.
      • C.A.P.: 87020
      • Prefisso Telefonico: 0981
      • Santo Patrono: SS. Maria di Costantinopoli, martedì dopo la Pentecoste
      • Confini Territoriali: Aieta, Laino Castello, Mormanno, Orsomarso, Praia a Mare e Santa Domenica Talao
      • Frazioni e Contrade: Avena, Capomonte, Ficarola, Miralonga, Montagna, Nuppolara, Pastini, San Nocaio, Tremoli, Valle Crocchio, Vitimoso e Vuccale
      • Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di Scalea-Santa Domenica Talao a Scalea
      • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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