La Magara della Gravusia di Tortora (CS)

LA MAGARA DELLA GRAVUSIA: LA STREGA DEL SONNO NOTTURNO

Leggenda popolare di Tortora

La Tradizione Popolare di Tortora narrava di donne con particolari poteri magici, adoperati per entrare nelle abitazioni e turbare il sonno delle persone.

Questa credenza era denominata Gravusìa e si rifaceva al mito arcaico della stregoneria; nel dialetto tortorese la stregoneria è detta magarìa e magàra la strega.

    La Magara della Gravusia, del mito tortorese, entrava al calar delle tenebre nella casa del prescelto, mentre tutti dormivano, e andava a posarsi sul malcapitato: sulla schiena o sull’addome; il poveretto pur dimenandosi con forza non riusciva a liberarsi dalla presa della magàra.

    Per proteggersi dalla Magara della Gravusia la tradizione consigliava sempre di dormire su un fianco, così, nel caso fosse arrivata la strega, girandosi, la si poteva far cadere e acciuffare, mentre non era possibile liberarsi dalla possessione se si dormiva a pancia in giù o su.

    Se il malcapitato riusciva a prendere la magara dai capelli, lei poneva una semplice domanda: "Che cosa hai in mano?"; se la risposta era: "capelli", la magara si liberava sotto forma di aria ed era libera di andar via senza essere riconosciuta; ma se la risposta era "corde di acciaio che non si spezzano", allora la strega perdeva il suo potere e riprendendo le sue fattezze umane poteva essere riconosciuta.

    Ma avere la meglio sulla Magara della Gravusia era quasi impossibile, quindi, per proteggersi da queste tenebrose visite si era soliti mettere dietro la porta d’ingresso un sacchetto di fagioli o sassolini; questo, perché la magara poteva entrare da qualsiasi parte della casa, ma poteva uscire solo dalla porta principale. Se trovava il sacchetto era costretta a contare tutti i pezzi contenuti e se avesse sbagliato anche di un solo pezzo, era costretta a ricontare. Se non riusciva a scoprire il numero esatto prima dell’alba, restava intrappolata nell’abitazione.

    Il mito narrava anche che la Magara della Gravusia poteva assumere fattezze di animali e se fosse stata ferita nello stato mutante, riportava i dolori anche dopo la trasformazione in donna.

    In ogni caso la Magara poteva entrare di notte solo se era stata già in casa della vittima in precedenza, nella sua fattezze di donna comune.

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