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Civita, Çifti in Arbëreshë, è un borgo di origine albanese situato tra le Gole del Raganello e le pendici del Massiccio del Pollino.
Conserva usi, lingua e riti degli antenati giunti dall’Albania tra 1470 e il 1492, per sfuggire all’invasione ottomana.
È tra i Borghi più Belli d'Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Molto interessante il suo Centro Storico con particolarità davvero uniche come: le Case Kodra o i caratteristici Comignoli; inoltre, si segnalano anche la Chiesa di Santa Maria Assunta; il Ponte del Diavolo, situato sul torrente Raganello; il Castello di Kruja e molto altro.
Civita è una meta turistica per le sue meraviglie montane, come: le Gole del Raganello, nota meta estiva per gli amanti del Canyoning; le suggestive cime del Massiccio del Pollino, mete annuali di escursioni e appassionati della montagna, come: la Timpa di Porace, la Timpa di Cassano e la Timpa del Demanio.
Il suo territorio ad alta vocazione agricola ricade nell'area di produzione dell'olio extravergine di oliva - Bruzio DOP Sibaritide.
- Borghi più Belli d'Italia
- Bandiera Arancione
- TURISMO
- COSA VEDERE
- COSA FARE
- Dove si Trova
- Storia
- Leggende
- Informazioni
CIVITA TRA I BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA
Civita è tra "I Borghi più Belli d'Italia".
CIVITA BANDIERA ARANCIONE
Civita è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
TURISMO A CIVITA
LE GOLE DEL RAGANELLO
Le Gole del Raganello sono tra le principali attrattive turistiche del Parco Nazionale del Pollino, situate nel territorio di Civita, San Lorenzo Bellizzi e in parte Cerchiara di Calabria.
Iniziano nei pressi della Sorgente Lamia e terminano dopo circa 13 km nei pressi del Ponte del Diavolo, nell'area sottostante il Centro Storico di Civita.
Le Gole del Raganello sono una meta estiva dei praticanti di canyoning, ma la discesa integrale richiede una buona esperienza ed è consigliata solo con l’ausilio di guide esperte.
→ Vuoi sapere di più sulle gole? Trovi tutto qui: Le Gole del Raganello.
Le Gole del Raganello viste dalla Timpa del Demanio
COSA VEDERE A CIVITA
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A CIVITA
La Chiesa di Santa Maria Assunta è la Matrice di Civita, si trova nella principale piazza del Centro Storico.
La sua costruzione risale alla metà del XVII secolo, probabilmente edificata a navata unica sui resti di mura preesistenti.
Inizialmente, fu denominata chiesa nuova, poiché, nel periodo precedente alla costruzione i fedeli praticavano il culto nelle numerose cappelle presenti nel paese.
La chiesa ha un’architettura di tipo basilicale con decorazioni interne di stile tardo barocco.
Nel 1988, per volere del papàs Antonio Trupo, è stato sostituito l'altare latino con l'iconostasi in legno di noce e ulivo, tipica delle chiese di rito greco-bizantino. Le dodici icone poste sulla trabeazione provengono da una scuola iconografica di Atene ed appartengono ad Ernesto Kominos, che le dipinse nel 1992.
Sulla navata si ammirano quattro affreschi di Giovanni Capaccio del 1858.
Sotto al pavimento sono state rinvenute 27 fosse tombali.
→ Vuoi sapere di più sulla chiesa? Trovi tutto qui: La Chiesa di Santa Maria Assunta.
Navata Centrale della Chiesa di Santa Maria Assunta
LA CAPPELLA DI SANT'ANTONIO A CIVITA
La Cappella di Sant'Antonio si trova nella parte più alta del borgo: il Rione Sant'Antonio.
Presenta una sobria facciata a capanna con ingresso quadrilatero a cui si accede mediante una piccola rampa di scale, una monofora circolare e un piccolo campanile a vela a campana unica.
Sulla campana è riportata la data MDXXXII (1532) che fa dedurre che la struttura sia stata edificata dai primi albanesi arrivati sul luogo. *1
L'interno, a navata unica, conserva un'acquasantiera a muro: unico elemento rimasto dell'orinario impianto. *1
- *1 Fonte: comune.civita.cs.it
IL PONTE DEL DIAVOLO A CIVITA
Il Ponte del Diavolo è tra le strutture architettoniche più note di Civita e del Parco Nazionale del Pollino.
Si trova sotto la grande parete rocciosa della Timpa del Demanio, in prossimità del centro storico.
Il ponte sovrasta la parte bassa delle Gole del Raganello: una delle maggiori attrazioni turistiche di Civita.
→ Vuoi sapere di più sulle gole? Trovi tutto qui: Il Ponte del Diavolo.
LA CASA KODRA A CIVITA
La Casa Kodra è una caratteristica abitazione dal "volto umano" del Centro Storico di Civita.
In totale sono presenti sette strutture con queste caratteristiche: simili alle casette ritratte sui libri delle favole dei bambini.
Si tratta di abitazioni realizzate su due livelli, come da antico uso Arbëreshë, con una grande porta al primo piano, sulla quale (non su tutte) si erge un comignolo attaccato alla facciata, ai lati del quale, al secondo piano, ci sono due piccole finestre; questa disposizione, realizzata in modo puramente casuale, fu notata dall’artista albanese Ibrahim Kodra, che visitando Civita le ritrasse riconoscendo in esse elementi della sua pittura.
→ Vuoi sapere di più sulla Casa Kodra? Trovi tutto qui: La Casa Kodra.
Casa Kodra
IL CASTELLO DI KRUJA A CIVITA
Il Castello di Kruja, a Civita, è una costruzione di recente fattura che prendere la denominazione dal castello di Kruja, sito in Albania, dove ha sede il museo nazionale "Gjergj Kastrioti Skënderbeu".
Si trova nella parte bassa del Centro Storico, con vista sul fiume Raganello.
Al suo interno, si può visitare la pinacoteca cittadina, che espone opere rappresentanti Civita e l'etnia Arbëreshë.
I COMIGNOLI DI CIVITA
I Comignoli delle case sono una peculiarità del centro storico di Civita.
Costruiti, oltre che nella loro funzione di fumaiolo, anche come elemento decorativo dell'abitazione.
Non è noto quando sia nata questa tendenza; i più caratteristici sono stati realizzati tra la fine dell'800 e gli inizi del '900.
Comignolo Caratteristico
IL MUSEO ETNICO ARBËRESHË A CIVITA
Il Museo Etnico Arbëreshë è un'esposizione politematica che affronta vari temi della tradizione di Civita, come: l’area degli oggetti della civiltà contadina; i costumi arbëreshë; la rassegna fotografica sulle comunità arbëreshë in Italia; le immagini della liturgia bizantina; la biblioteca monotematica sull’etnia italo-albanese.
L’esposizione si articola su due piani: al piano terra si trova la Sala dell’Accoglienza, riservata alla pubblica relazione con i visitatori, qui si trova la biblioteca monotematica sull’etnia italo-albanese con circa 530 volumi pubblicati in Italia e più di 600 pubblicati in Albania.
Al primo piano si trova la Sala del Telaio che contiene due espositori che mostrano i percorsi tematici su Civita e le varie aree dell’Arbrëria.
La sala centrale è chiamata Sala Totem per la presenza di due originali strutture in ferro battuto, una sorta di libro i cui rami possono essere sfogliati, mostrando la leggenda di Skanderbeg, eroe nazionale del popolo albanese, e una mostra fotografica sul Ponte del Diavolo.
L’ultima parte è la Sala del Costume che ospita il vestiario tradizionale, il vestito femminile di gala, quello di mezza festa, quello giornaliero, il costume maschile, un costume nobiliare proveniente dal Kosovo, un costume di gala della comunità di Cavallerizzo e un costume giornaliero di San Giorgio Albanese.
IL MONUMENTO A GIORGIO CASTRIOTA SCANDERBEG A CIVITA
Il Monumento a Giorgio Castriota Scanderbeg, Gjergj Kastrioti Skënderbeu in albanese, è dedicato all'eroe nazionale d'Albania.
IL MONUMENTO AI CADUTI PER LA PATRIA DI CIVITA
LA FONTANA DI PIAZZA MUNICIPIO
La Fontana di Piazza Municipio è una storica fontana di Civita realizzata in pietra grigia locale nel 1871.
Di caratteristico, presenta tre mascheroni a figure antropomorfe da cui sgorga l'acqua, tre vasche in pietra e la data di costruzione.
LA FONTANA DEL RIONE SANT'ANTONIO A CIVITA
GLI SCORCI DEL BORGO DI CIVITA
Scorcio Panoramico
Scorcio di Piazza Municipio
Scorcio di Viale Arberia
Scorcio del Rione Sant'Antonio
Scorcio del Borgo
→ Vuoi vedere gli Scorci più Belli del Centro Storico? Trovi tutto qui: Il Centro Storico di Civita.
COSA FARE A CIVITA
APPROFONDIMENTI SU CIVITA
DOVE SI TROVA CIVITA
STORIA DI CIVITA
Nell'alto medioevo, l'attuale territorio di Civita fu frequentato da monaci basiliani, come attestano i ruderi di antiche cappelle bizantine presenti nelle contrade: Piano di San Martino, Spirito Santo e Piano della Chiesa.
L’attuale abitato fu fondato da famiglie albanesi giunte sul luogo, tra il 1470 e il 1492, per sfuggire all’invasione ottomana dell'Albania.
Il borgo albanese fu eretto sui resti di un precedente abitato, denominato Castrum Sancti Salvatoris, distrutto da un sisma nel 1456.
Il Castrum Sancti Salvatoris fu fondato nell'XI secolo da un gruppo di abitanti di Cassano, giunti in quest'area per sfuggire alle incursione saracene.
Gli albanesi avevano ricevuto in donazione il territorio delle rovine in proprietà perpetua da re Ferrante d'Aragona, date a Giorgio Castriotta Scanderberg e ai suoi uomini, per l’aiuto prestato a Bari nella lotta contro i Turchi.
Il casale e il feudo, ereditati dalla figlia di Scanderbeg, passarono al marito Geronimo Sanseverino, principe di Bisignano.
Nel 1487, il casale e il feudo di Civita furono confiscati dal governo a causa della fallita congiura dei Baroni contro Ferrante d’Aragona.
Nel 1610, il casale e il feudo di Civita furono acquistati da Tiberio de Urso per 11.110 ducati, con vendita ratificata dal Viceré Conte di Lemos, don Pedro Fernandez de Castro, che revocò il privilegio del regno, con decreto del 2 novembre 1613.
Nel 1807, a seguito dell'eversione della feudalità, Civita fu elevata a Università nel governo di Cassano all'Ionio.
LE LEGGENDE DI CIVITA
IL PONTE DEL DIAVOLO
Lungo il corso del torrente Raganello, ai piedi dell’abitato di Civita, esiste un ponte delle origini molto antiche, a cui i primi abitanti del luogo hanno legato un’antica leggenda popolare, che vuole che lo stesso sia stato costruito dal diavolo su richiesta di un abitante del luogo.
Narra la leggenda, che un proprietario terriero dell’area di Civita chiese al diavolo di costruire un ponte sul Raganello, in cambio dell’anima del primo essere vivente che avesse attraversato il ponte.
Il diavolo senza esitare accettò e in una notte di tempesta edificò il ponte, così, al mattino seguente si ergeva in tutta la sua maestosità, in un luogo impervio delle gole, congiungendo finalmente le due sponde della valle.
A quel punto il diavolo si appostò in attesa del primo malcapitato che attraversasse il ponte per ricevere la sua ricompensa, ma l’uomo, astuto come una volpe, fece attraversare il ponte ad una pecora e quando il diavolo si rese conto di essere stato imbrogliato, maledisse il ponte e cercò di distruggerlo, ma non vi riuscì, in quanto l’aveva costruito in ottimo modo, e fra le risate dell’uomo il diavolo precipitò nel torrente lasciando dietro di se una nuvola di fumo grigio.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI CIVITA
- Abitanti: 788 al 01.01.2023
- Nome degli Abitanti: civitesi
- Superficie Territoriale: 27,62 km²
- Altitudine Centro: 450 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 1423 metri s.l.m.
- Altitudine Minima: 120 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87010
- Prefisso Telefonico: 0981
- Santo Patrono: San Biagio, 11 Febbraio
- Confini Territoriali: Cassano all'Ionio, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Frascineto e San Lorenzo Bellizzi
- Frazioni e Contrade: Conicella, Lacxa, Serricella e Valle dei Giudei
- Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di Sibari.
- Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme
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