Sangineto
Sangineto è un piccolo borgo della Riviera dei Cedri situato a 275 metri di quota alle falde del Cozzo La Limpa, nelle estreme propaggini meridionali del Parco Nazionale del Pollino.
Alcuni studiosi identificano il primo abitato del suo territorio nell'antica città di Thyella, fondata dagli Enotri e successivamente popolata dai focesi. Tra il IV e il III secolo a.C. il territorio di Sangineto fu popolato da gente di stirpe Brettia, successivamente, nell'area dell'omonimo colle fu fondata la città di Civitas distrutta nel 680 dai Longobardi.
A seguito della distruzione dell'antica Civitas, gli abitanti scampati alla furia dei barbari fondarono il primo nucleo dell'attuale centro storico.
Nel XII secolo Sangineto divenne il centro più importante del comprensorio, sede della famiglia Sangineto, signori dell'omonimo feudo che nella sua massima espansione si estese dal torrente Corvino, a nord dell'attuale Diamante, al torrente Bambagia, in prossimità dell'attuale borgo di Cittadella del Capo.
Durante la guerra tra angioini e aragonesi fu per lungotempo assediato dalle truppe siciliane e si distinse per l'eroica resistenza che Giacoma di Lauria oppose agli invasori. Dopo inutili, tentativi i siciliani furono costretti alla ritirata e fu eclantante l'episodio in cui, al ritiro degli uomini, la stessa Giacoma scagliondo contro di loro pietre li incitava a continuare la battaglia, da quest'evento, nel corso dei secoli nacque nella tradizione locale la leggenda dell'Assedio di Sangineto.
Di interesse storico-architettonico si segnalano: i ruderi del Castello Antico, posti sulla sommità del centro storico; il Castello del Principe, situato nell'area del lido; ciò che rimane delle antiche torri di avvistamento; la Chiesa Matrice di Santa Maria della Neve e la cappella di San Giuseppe.
Dal punto di vista naturalistico, il territorio è ricco di corsi d'acqua e di montagne lussureggianti, nelle quali si trova il Lago La Penna, un piccolo lago di natura carsica, tra i pochi laghi naturali della Calabria.
Nell'area prossima al centro storico, nei pressi della cappella di San Giuseppe, sono presenti dei maestosi esemplari di ulivi plurisecolari, il cui Patriarca più longevo conta circa 2400 anni.
Dal punto di vista geologico, con la Faglia del Sangineto, il suo territorio segna l'inizio dell'Arco Calabro Peloritano.
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