IL PINAROLO DELLA CALABRIA

Il Pinarolo (Suillus luteus), denominato anche Fungo Bavoso, è un fungo commestibile che cresce spontaneamente in Calabria.

Cresce da aprile a dicembre in boschi soleggiati,^*3 molto comune nelle pinete della regione. ^*2

Le dimensioni del cappello variano dai 5 ai 14 cm, prima emisferico, poi convesso e pianeggiante, talvolta umbonato ^*2; la cuticola (asportabile ^*2) è viscosa quasi glutinosa, separabile, di colore crema marroncino e bruno-ocraceo, con riflessi violacei. ^*1

L'imenoforo è formato da tubuli lunghi, adnato-decorrenti sul gambo; di colore bianco-rosato indi-grigiastri. ^*1

Il gambo, dalle dimensioni 4-8 x 1-2,5 cm, è cilindrico, apice con granulazioni prima gialle e poi marroncine. ^*2

Presenta una carne soda, poi tenera e molle, di colore biancastro con sfumature gialline, con odore fruttato e sapore acidulo. ^*1

È un fungo commestibile, ottimi gli esemplari giovani privati di cuticola, ^*1 senza dubbio il migliore della sua sezione. ^*2

In cucina è buono se cucinato fritto con le patate, al forno con patate e pane raffermo, da giovane anche sott'olio d'oliva per squisiti antipasti. ^*3

Molto buono anche cucinato con mazze di tamburo, rositi e ditole. ^*4

Il nome dialettale calabrese è vavusu nell'area della Sila Greca ^*2 e della Sila Grande ^*3; vavuosu nel Medio e Alto Tirreno Cosentino.

• *1 - Fonte: Funghi in Italia di Nicolò Oppicelli
• *2 - Fonte: Funghi in Calabria di C. Lavorato e M. Rotella
• *3 - Fonte: Altipiano Silano il Sottobosco di Egidio Bevilacqua
• *4 - Fonte: La Calabria a Tavola di Lya Ferretti e Piero Serra