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Longobucco, Lonnivùccu in longobucchese, è un borgo interno del Basso Jonio Cosentino situato a 784 metri di quota s.l.m. alle pendici del monte Castello.
È il borgo capoluogo del comune omonimo vasto 212,63 km2, tra i più grandi della Calabria e della Provincia di Cosenza; il suo territorio penetra nel Parco Nazionale della Sila e include parte del Cecita, il più grande lago della Calabria.
Di interesse storico-architettonico si segnalano: il Santuario di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Domenico e quella di Santa Maria Maddalena, il Museo dell'Artigianato Silano, l'Esposizione Privata di Palazzo Citìno, il Museo dei Tessuti le antiche Miniere d'Argento.
Nel suo territorio, a circa 1100 metri di quota s.l.m., vegeta un ciclopico esemplare di pino laricio, alto cica 30 metri e con una circonferenza di 10 metri.
Ricade nell’area di produzione della Patata della Sila e del Caciocavallo Silano, eccellenze regionali dell'altopiano della Sila.
In vernacolo locale gli abitati sono detti Lonnivucchìsi. *1
- *1 Fonte: Tommaso Madeo
- COSA VEDERE
- Il Santuario di Santa Maria Assunta
- La Torre Campanaria
- La Chiesa di San Domenico
- La Chiesa di Santa Maria Maddalena
- Il Museo dell'Artigianato Silano e della Difesa
- Il Museo Celestino dei Tessuti
- L'Esposizione di Palazzo Citìno
- Il Monumento a Bruno da Longobucco
- Il Monumento a San Domenico da Guzmán
- Il Monumento alla Madonna Immacolata
- Il Monumento a San Pio
- La Fontana
- La Fontana
- Le Maschere Antropaiche
- A Petra e Ra Gna' Zzita
- Il Secolare Pino Laricio
- Gli Scorci del Borgo
- Gli Scorci Innevati del Borgo
- COSA FARE
- Dove si Trova
- Piatti Tipici
- Arazzi e Tessuti
- Personalità
- Antiche Miniere
- Storia
- Informazioni
COSA VEDERE A LONGOBUCCO
IL SANTUARIO DI SANTA MARIA ASSUNTA A LONGOBUCCO
Il Santuario di Santa Maria Assunta è la chiesa Matrice di Longobucco.
Non si hanno notizie certe sulla data della sua costruzione, ma è accertato che esistesse già nel XII secolo.
Presenta una facciata litica in selce a vista, in cui spiccano il portale centrale realizzato in pietra e le due artistiche porte in bronzo.
L’interno trinavato, impreziosito da stucchi di pregevole fattura, custodisce: un fonte battesimale in pietra nera collocato su tre leoni; un’acquasantiera in pietra verde di Calabria; una scultura della Madonna dei Carbonai; un gruppo ligneo su sfondo oro e colori a smalto; due tele di Onofrio Ferri da Paludi; l'affresco dell’Adorazione dei Magi, opera di Cristoforo Santanna.
LA TORRE CAMPANARIA DI LONGOBUCCO
La Torre Campanaria di Santa Maria Assunta si trova a breve distanza dal santuario.
Si tratta di un'antica torre normanna a base quadrata realizzata su tre livelli, riadattata per l'uso campanario.
Alla struttura originaria è stato aggiunto un tamburo ottagonale terminante a cuspide.
LA CHIESA DI SAN DOMENICO A LONGOBUCCO
La Chiesa di San Domenico è dedicata al santo patrono di Longobucco: San Domenico da Guzmán.
Fu eretta nel XVI secolo come chiesa di Santa Maria delle Grazie, all’annesso convento domenicano.
Presenta una facciata molto sobria, in cui l’unico elemento di spicco è il portone in bronzo.
L’interno, a navata unica, custodisce: un altare in stile barocco del XVIII secolo; una statua lignea di San Domenico.
CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA A LONGOBUCCO
La Chiesa di Santa Maria Maddalena si trova nell'area periferica del centro storico, un tempo parte integrante del convento dei frati francescani.
Presenta una facciata a capanna in cui è collocato un pregevole portale.
L’interno, a navata unica, custodisce: un pulpito e un confessionale in legno intarsiato, risalenti al 1775; un crocifisso ligneo di scuola napoletana; quadretti del Redentore dell’artista Francesco Spina, realizzati nel 1765 e nel 1772.
IL MUSEO COMUNALE DELL'ARTIGIANATO SILANO E DELLA DIFESA DEL SUOLO A LONGOBUCCO
IL Museo Comunale dell'Artigiano Silano e della Difesa del Suolo è un mostra permanente multitematica ospitata nell'ex convento dei frati minori francescani. *1
L'esposizione è suddivisa in più aree tematiche:
La Mostra delle Tradizioni, le Arti e gli Antichi Mestieri della comunità longobucchese. *1
Esposizione degli Antichi Mestieri
La Mostra dei Fossili, in cui sono esposti fossili di ammoniti ritrovati nel territorio di Longobucco da Mario De Simone. *1
I Fossili esposti presso il museo
La sezione dedicata alla Galena Argentifera, sulla storia millenaria delle miniere d'argento di Longobucco, dove per secoli è stato estratto il prezioso metallo con cui venivano coniate le monete dell'area: dall'antica città magnogreca di Sybaris, fino al più recente Regno delle Due Sicilie. *1
La Galena Argentifera esposta presso il museo
La Sezione sul Brigantaggio, con l'esposizione di armi, abiti e documenti originali dei briganti calabresi. *1
La Sezione dedicata alla Cinematografia, in cui è possibile ammirare uno dei primi proiettori al mondo, risalente al 1905. *1
La Sezione dedicata a Giovanni Parrilla, imprenditore originario di Longobucco, fondatore della casa motociclistica Parilla Moto, con l'esposizione di due celebri esemplari realizzati dalla nota casa lombarda. *1
La Moto Parilla in Esposizione al Museo
La Sezione dedicata alla Tessitura, con l'esposizione di antiche coperte in lino, ginestra, lana e seta, realizzate dalle maestranze di Longobucco. *1
Esposizione di Antichi Tessuti
- *1 Fonte: Mario De Simone
IL MUSEO CELESTINO A LONGOBUCCO
Il Museo Celestino è un'esposizione privata di tessuti realizzati in lana, seta e ginestra. *1
Nella mostra si possono ammirare coperte e arazzi realizzati dalla famiglia Celestino, oltre a telai d'epoca utilizzati per la lavorazione. *1
- *1 Fonte: Mario De Simone
L'ESPOSIZIONE DI PALAZZO CITINO A LONGOBUCCO
L'Esposizione di Palazzo Citìno è una mostra dedicata al noto medico chirurgo Bruno da Longobucco *1 , tra i massimi chirurghi del '300, originario del luogo.
Nella mostra si possono ammirare le opere scritte dal noto medico, oltre ad oggetti e attrezzi da lavoro appartenuti allo stesso. *1
Completa l'esposizione la sezione dedicata alla tessitura longobucchese. *1
- *1 Fonte: Mario De Simone
IL MONUMENTO A BRUNO DA LONGOBUCCO
IL MONUMENTO A SAN DOMENICO DA GUZMÁN
IL MONUMENTO ALLA MADONNA IMMACOLATA A LONGOBUCCO
IL MONUMENTO A SAN PIO A LONGOBUCCO
LA FONTANA A LONGOBUCCO
LA FONTANA A LONGOBUCCO
LE MASCHERE APOTROPAICHE DI LONGOBUCCO
Maschera Apotropaica
Maschera Apotropaica
A PETRA E RA GNA' ZZITA A LONGOBUCCO
"A Petra e Ra Gna' Zzita" (La pietra della signora sposa), denominata anche "Petra e Ru Trisuaru" (La pietra del tesoro), è nota per la leggenda della sposa uccisa sul luogo dai briganti, subito dopo il matrimonio. *1
- *1 Fonte: repubblica.it
- Contenuto segnalato da Tommaso Madeo
Scorcio di "A Petra e ra Gnà Zzita"
Scorcio di "A Petra e ra Gnà Zzita"
Scorcio di "A Petra e ra Gnà Zzita"
IL SECOLARE PINO LARICIO DI LONGOBUCCO
Il Secolare Pino Laricio di Longobucco è un esemplare situato a circa 5 Km dal centro storico, a breve distanza dal km 35 della strada statale 177 che collega il borgo con la Sila. *1
La locazione del "patriarca silano" è segnalata da un cartello che indica il sentiero che conduce alla plurisecolare conifera. *1
L'albero, che vegeta ad un'altitudine di 1100 metri s.l.m., ha una circonferenza di circa 10 metri ed un'altezza che sfiora i 30 metri. *1
È caratterizzato da un articolato apparato radicale esposto in parte in superficie. *1
- *1 Fonte: facebook.com/comune.longobucco
- Contenuto segnalato da Tommaso Madeo
SCORCI DEL CENTRO STORICO DI LONGOBUCCO
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
Scorcio del Borgo
SCORCI INNEVATI DI LONGOBUCCO
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
Scorcio Innevato del Borgo
COSA FARE A LONGOBUCCO
APPROFONDIMENTI SU LONGOBUCCO
DOVE SI TROVA LONGOBUCCO
I PIATTI TIPICI DI LONGOBUCCO
A 'Mpanata di Longobucco: la colazione del pastore
Tra i Piatti Tipici di Longobucco si segnalano: u sacchiattu (il sacchetto) *1, piatto realizzato con carne di suino imbottita nella cotica del polpaccio di maiale (lunga circa 30-40 cm), richiusa previa cucitura e successivamente bollita; a fressurata (la padellata) *1 di carne di maiale fritta; i ferriatti (maccheroni) al sugo di castrato; e vrasciole *1 ( le braciole) di maiale; u mmarcatiaddu *1, pietanza a base di carne di vitello e maiale; e grispedde *1 di pasta frolla e zucchero a velo; i crustuli ammelati *1 (i crustoli al miele); a pasta a cumpetti *1, palline di pasta frolla fritte attaccate con miele e tempestine; a 'mpanata *1, la colazione del pastore, fatta con pane raffermo, siero e ricotta appena fatta.
- *1 Fonte: Tommaso Madeo
GLI ARAZZI E I TESSUTI DI LONGOBUCCO
Longobucco è noto per l’arte della lavorazione al telaio, ancora praticata in modo manuale, con cui vengono realizzati pregiati copriletto e arazzi.
Peculiarità del tessuto di Longobucco è la modalità con cui lo stesso viene lavorato, poiché, il motivo realizzato sul tessuto non è un semplice ricamo, ma parte dello stesso tessuto.
I Tessuti e gli Arazzi di Longobucco parteciparono all'esposizione di Roma del 1921, 23, 24, 25; nel 1929 a Barcellona conquistarono la medaglia d'argento; nel 1930 ancora medaglia d'argento a Milano.
PERSONALITÀ DI LONGOBUCCO
Tra le personalità di Longobucco si annoverano: Bruno da Longobucco, uno dei massimi chirurghi del '300; Rosalba Forciniti, judoka italiana e medaglia di bronzo alle olimpiadi di Londra nel 2012; Antonio Santoro, alias Re Coremme, capo brigante filoborbonico della rivolta antifrancese di inizio '800; Domenico Straface, alias Palma, capo brigante della seconda metà dell’800; Giovanni Parrilla, fondatore della casa motociclistica Parilla Moto.
LE ANTICHE MINIERE DI LONGOBUCCO
Il territorio di Longobucco è stato noto fin dall'antichità per l'estrazione dell'argento, da queste terre proveniva il metallo con cui forgiavano le loro monete Sybaris e Kroton.
I primi documenti relativi all'Argentera risalgono al XII secolo: nel 1197, l'imperatore Enrico VI, inviò nel territorio di Longobucco Pietro di Livonia, per sovrintendere all'estrazione dell'argento.
Nel 1268 furono estratte 103 marche e 7 once d'argento puro.
Nel 1282, Carlo I d'Angiò, impegnato nella guerra del Vespro, assoldò trenta minatori di Longobucco per gli scavi delle trincee.
Gioacchino da Fiore per la lavorazione di alcuni calici si recò nel borgo silano.
L'estrazione dell'argento fu operata fino al 1783, quando a seguito del disastroso terremoto che colpì l'area, le miniere furono definitivamente abbandonate.
- Fonte: comune.longobucco.cs.it
STORIA DI LONGOBUCCO
Il centro fu fondato in epoca normanna e si sviluppò nei secoli successivi.
Nel XIII secolo vi nacque Bruno da Longobucco, noto medico medievale, autore dei trattati sulla chirurgia: "la Chirurgia Magna" e "la Chirurgia Parva".
Appartenne allo Stato di Rossano: fu feudo dei Marzano dal 1445 al 1464, degli Sforza dal 1487 al 1499, dei d'Aragona dal 1449 al 1524, nuovamente degli Sforza dal 1524 al 1559, degli Aldobrandini e dei Borghese dal 1681 fino all’eversione della feudalità (1806).
A seguito dell’invasione francese del Regno di Napoli, tra il 1806 ed il 1808, fu uno dei principali centri della rivolta antifrancese filoborbonica che vide a capo del movimento un "brigante del luogo": Antonio Santoro, detto Re Coremme.
Agli inizi del '900 fu uno dei primi centri abitati della Provincia di Cosenza in cui venne attivata l'energia elettrica.
INFORMAZIONI SUL COMUNE DI LONGOBUCCO
- Abitanti: 2614 al 01.01.2023
- Nome degli Abitanti: longobucchesi
- Superficie Territoriale: 212,26 km²
- Altitudine Centro: 784 metri s.l.m.
- Altitudine Massima: 1708 metri s.l.m.
- Altitudine Minima: 196 metri s.l.m.
- C.A.P.: 87066
- Prefisso Telefonico: 0983
- Santo Patrono: San Domenico, 4 agosto
- Confini Territoriali: Acri, Bocchigliero, Caloveto, Casali del Manco, Celico, Corigliano-Rossano, Cropalati, Paludi, Pietrapaola, San Giovanni in Fiore e Spezzano della Sila
- Frazioni e Contrade: Cava di Melis, Destro, Finocchiara, Limione, Manco Soprano, Ortiano, San Biagio, San Pietro in Angaro e Vignatagliata
- Stazione Ferroviaria: Stazione Ferroviaria di Mirto-Crosia
- Aeroporto: Aeroporto di Crotone e Lamezia Terme
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