Bisignano (CS)

    SCOPRI BISIGNANO: LA GUIDA ONLINE

    Bisignano è un borgo della Presila Greca situato a 720 metri di quota s.l.m.

    È noto per il Palio del Principe, giostra di rievocazione medievale che si tiene annualmente l’ultima domenica di giugno, e per essere la Città Natale di Sant'Umile: Santo della Chiesa Cattolica.

    Le sue origini risalgono agli albori della storia italica, alcuni studiosi lo vogliono fondato dagli Ausoni con il nome di Bescia.

    Tra la fine del medioevo e gli inizi dell'eta moderna fu il capoluogo dello Stato di Bisignano e una delle maggiori Città della Calabria.

    Di interesse si segnala: il Santuario di Sant'Umile, il Duomo, la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, la Chiesa di Santa Maria de Justitieriis, la Casa Natale e il Museo di Sant'Umile.

    Il suo territorio ricade nell'area di produzione dell'olio extravergine di oliva Bruzio DOP - Valle Crati.

    1. COSA VEDERE
      1. Il Santuario di Sant'Umile
      2. Il Duomo
      3. La Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
      4. La Chiesa di San Domenico
      5. La Chiesa di San Pietro Apostolo
      6. La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
      7. La Chiesa di Santa Maria de Justitieriis
      8. Il Museo Iconografico di Sant'Umile
      9. La Casa Natale di Sant'Umile
      10. Il Monumento ai Caduti
      11. Il Monumento al Gemellaggio con Feldkirchen
      12. La Torre Civica
      13. Scorci del Borgo
    2. COSA FARE
      1. Dove Soggiornare
      2. Dove Mangiare
      3. Cosa Fare nelle Vicinanze
    3. COME ARRIVARE
      1. Dove si Trova
    4. EVENTI
      1. Palio del Principe
    5. STORIA
    6. INFORMAZIONI

    COSA VEDERE A BISIGNANO

    IL SANTUARIO DI SANT'UMILE A BISIGNANO

    Santuario di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Il Santuario di Sant’Umile fu fondato tra il 1219 e il 1222 (1221 e 1264 secondo altre fonti) da Pietro Cathin, inviato in Calabria da San Francesco d’Assisi a diffondere l’Ordine Francescano: il convento porta il titolo di San Francesco Stimmatizzato o San Francesco alla Verna.

    La tradizione vuole che nei primi anni abbiano dimorato in questo convento due tra i SS. VII Martiri calabresi che danno il nome anche alla Provincia dei Frati Minori di Calabria.

    Nella metà del '400 vi dimorano i Minori Osservanti che lasceranno il posto ai Minori Riformati verso alla fine del '500.

    Dopo la soppressione degli ordini religiosi da parte dello Stato Italiano, avvenuta nella seconda metà del XIX secolo, il convento ebbe un periodo di abbandono che durò fino a quasi il dopoguerra, quando i Frati Minori ricominciarono, con grandi sacrifici, a restaurarlo. In questi ultimi anni è stato ulteriormente restaurato, riportandolo all’antico splendore.

    È attualmente sede del Centro Vocazioni dei Frati Minori, Fraternità di Accoglienza Vocazionale, Centro OFS-Gi.Fra.

    Dal punto di vista artistico, il Convento della Riforma presenta alcuni beni legati alla tradizione e alla spiritualità francescana,come: un portale del XV secolo, sormontato dallo stemma dei principi Sanseverino di Bisignano e dal monogramma cristologico di San Bernardino da Siena, che immette direttamente nella navata centrale culminante nell’abside, su cui si erge l’imponente scultura lignea di Gesù Crocifisso, opera di Frate Umile da Petraia e risalente al 1637, scolpito nel 1637, anno della morte del Sant'Umile, e restaurato recentemente insieme al Crocifisso del Convento di Cutro dello stesso autore. Una scultura marmorea raffigurante la Madonna delle Grazie, attribuita alla scuola di Antonello Gaggini (1537); un dipinto su tela raffigurante il martirio di San Daniele Fasanella a Ceuta, in Marocco, opera di ignoto pittore napoletano della scuola di Luca Giordano (1634-1705).

    Oltre al santuario è possibile visitare il museo, la biblioteca e la cella di Frate Umile da Bisignano (1582-1637), che oltre a custodire le reliquie del Santo, conserva un dipinto su tela a lui stesso dedicato, della seconda metà del XVIII secolo.

    L’attuale cappella dedicata a Sant'Umile da Bisignano risale alla data della sua beatificazione, 1882, anno cui è databile anche la prima statua lignea del Santo.

    • Testo inviato da "Gli Amici di Sant'Umile da Bisignano".

    Santuario di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Facciata Principale del Santuario

    Santuario di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Cappella di Sant'Umile

    Santuario di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Sant'Umile

    Santuario di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Sant'Umile

    IL DUOMO A BISIGNANO

    Il Duomo di Bisignano

    Il Duomo di Bisignano è stata la sede della Diocesi di Bisignano per molti secoli.

    Sulla facciata principale presenta un portale litico ad arco a sesto acuto, realizzato da maestranze del vicino monastero cistercense della Sambucina a Luzzi.

    La navata centrale presenta decorazioni a tempera raffiguranti scene della vita della Madonna e di Cristo, eseguiti negli anni '30 dal pittore Emilio Iusi da Rose.

    La struttura, all'interno custodisce: un’antica conca battesimale in pietra del XV secolo; le statue lignee del Crocifisso, di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova, scolpite a tutto tondo nel XVIII secolo; una tela della Madonna tra San Giovanni e San Nicola, attribuita alla scuola napoletana del '700.

    La Diocesi di Bisignano, partire dal 743, seguì quella di Thurii della quale non si hanno più tracce dal 680.

    Il primo vescovo fu Auderamus, presente al Sinodo convocato a Roma da Papa Zaccaria.

    Nel corso della sua storia il duomo di Bisignano ha subito molti rifacimenti a causa dei danni provocati dai devastanti terremoti che hanno colpito l'area; secondo A. Frangipane, il primo impianto risalirebbe all’epoca antecedente all’arrivo dei Normanni, ma ricostruito, tra il XIV ed il XV secolo, e intitolato alla Vergine Assunta col privilegio delle esenzioni già dal 1191, concesso da Papa Celestino III.

    LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO APOSTOLO A BISIGNANO

    Chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Bisignano (CS)

    LA CHIESA DI SAN DOMENICO A BISIGNANO

    Chiesa di San Domenico a Bisignano (CS)

    La Chiesa di San Domenico fu eretta, insieme al convento dei domenicani nel 1475 e fino alla soppressione degli ordini monastici, imposta dal governo francese nel 1807, fu parte integrante del monastero.

    L’impianto originario fu completamente distrutto durante dal terremoto del 1887 e l'attuale chiesa fu ricostruita tra il 1910 e il 1962.

    L’attuale facciata è in stile gotico-romanico ed è stata realizzata su tre livelli: nel primo livello è presente un grande portale con arco a sesto acuto affiancato da due nicchie, sempre ad arco a sesto acuto, e quattro lesene di ordine tuscanico; il secondo livello presenta nella parte centrale un’interessante bifora, ai lati sono presenti quattro false colonne che racchiudono due nicchie laterali simili a quelle del livello precedente, ma meno elaborate; nel terzo livello è presente il timpano, nella parte centrale, e il campanile, sul lato destro.

    Chiesa di San Domenico a Bisignano (CS)

    Navata della Chiesa di San Domenico

    Chiesa di San Domenico a Bisignano (CS)

    Altare Maggiore della Chiesa di San Domenico

    LA CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO A BISIGNANO

    Chiesa di San Pietro Apostolo a Bisignano (CS)

    LA CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI A BISIGNANO

    LA CHIESA DI SANTA MARIA DE JUSTITIERIIS A BISIGNANO

    Chiesa di Santa Maria de Justitieriis a Bisignano (CS)

    IL MUSEO ICONOGRAFICO DI SANT'UMILE A BISIGNANO

    Museo Iconografico di Sant'Umile a Bisignano (C)

    Il Museo Iconografico di Sant’Umile è un'esposizione permanente di una grande raccolta sulla grande figura carismatica di Sant'Umile da Bisignano, mediante un percorso immaginario attraverso i paesi in cui il frate è transitato e ha operato.

    All'interno del museo è esposta anche una reliquia del francescano canonizzato da Papa Giovanni Paolo II.

    Il museo è stato inaugurato il 23 agosto 2014 e si trova in Viale Roma 19 a Bisignano.

    Museo Iconografico di Sant'Umile a Bisignano (C)

    Museo Iconografico di Sant'Umile

    Museo Iconografico di Sant'Umile a Bisignano (C)

    Museo Iconografico di Sant'Umile

    LA CASA NATALE DI SANT'UMILE A BISIGNANO

    Casa Natale di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Ingresso della Casa Natale di Sant'Umile

    Casa Natale di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Casa Natale di Sant'Umile

    Casa Natale di Sant'Umile a Bisignano (CS)

    Casa Natale di Sant'Umile

    IL MONUMENTO AI CADUTI A BISIGNANO

    Monumento ai Caduti a Bisignano (CS)

    IL MONUMENTO AL GEMELLAGGIO CON FELDKIRCHEN

    Monumento al Gemellaggio con Feldkirchen a Bisignano (CS)

    SCORCI DEL BORGO DI BISIGNANO

    Scorcio di Bisignano (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Bisignano (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Bisignano (CS)

    Scorcio del Borgo

    Scorcio di Bisignano (CS)

    Scorcio del Borgo

    COSA FARE A BISIGNANO

    DOVE SOGGIORNARE A BISIGNANO

    DOVE MANGIARE A BISIGNANO

    COSA FARE VICINO A BISIGNANO

    LANCIO CON PARACADUTE

    VOLO IN MONGOLFIERA

    COME ARRIVARE A BISIGNANO

    DOVE SI TROVA BISIGNANO

    APPROFONDIMENTI SU BISIGNANO

    FESTE ED EVENTI A BISIGNANO

    IL PALIO DEL PRINCIPE A BISIGNANO

    Palio del Principe a Bisignano (CS)

    Il Palio del Principe è una giostra di rievocazione medievale che si tiene annualmente l’ultima domenica di giugno a Bisignano.

    La manifestazione è dedicata alla venuta dell’imperatore Carlo V d’Asburgo a Bisignano nel 1535, ospite di Pietrantonio Sanseverino principe di Bisignano, in onore del quale si tennero festeggiamenti regali, tornei cavallereschi e battute di caccia.

    L’imperatore, in segno di riconoscenza e gratitudine per l’accoglienza ricevuta, insignì il Principe di Bisignano alla presenza della corte di Napoli del Toson d’Oro, la massima onorificenza spagnola.

    La prima edizione fu realizzata nel 1991.

    Il Palio si svolge in stile torneo medievale, dove si sfidano i campioni degli otto rioni del borgo.

    La gara avviene uno contro uno in due gare; inoltre, nella prima gara viene sorteggiato anche il campo di gara che sarà invertito nella seconda sfida; i campi di gara sono due: il Campo del Sole e il Campo del Muro.

    Il campione del rione indossa il vestito da cavaliere e come arma ha una lancia, con la quale dovrà infilzare 8 anelli posizionati su 4 torri, che danno diritto a dei punti a in base della dimensione dell’anello.

    Oltre alle torri c’è il saracino che ha sul braccio un bersaglio con tre cerchi concentrici che dovranno essere colpiti dal cavaliere: vince chi si aggiudica per primo cinque punti.

    I rioni che partecipano al Palio del Principe sono otto: Borgo di Piano, Cittadella, Giudecca, Piazza, San Pietro, San Simone, San Zaccaria e Santa Croce.

    ALBO D'ORO DEL PALIO DEL PRINCIPE

    • 28 e 29 settembre 1991: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
    • 28 giugno 1992: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
    • 27 giugno 1993: Cittadella Coscinale (cavaliere: Francesco Falsetta)
    • 26 giugno 1994: Piano (cavaliere: Adelwais Roseville)
    • 25 giugno 1995: San Pietro (cavaliere: Bernardo Liserra)
    • 30 giugno 1996: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro)
    • 29 giugno 1997: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro)
    • 28 giugno 1998: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 27 giugno 1999: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 25 giugno 2000: Giudecca (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
    • 24 giugno 2001: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 30 giugno 2002: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 29 giugno 2003: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 4 luglio 2004: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 24 giugno 2007: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 27 giugno 2010: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 26 giugno 2011: Giudecca (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
    • 24 giugno 2012: San Pietro (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
    • 30 giugno 2013: San Zaccaria (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
    • 29 giugno 2014: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 28 giugno 2015: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano, detto Cavallo )
    • 26 giugno 2016: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 25 giugno 2017: Giudecca (cavaliere: Mauro De Luca, detto Aquila)
    • 24 giugno 2018: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano, detto Cavallo)
    • 2019: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 26 giugno 2022: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto 'u Puffu)
    • 25 giugno 2023: San Pietro (cavaliere: Pietro Turco, detto Ulisse)

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    STORIA DI BISIGNANO

    Secondo lo storico Gabriele Barrio Bisignano fu fondata da Aschenaz figlio di Gomer, nipote di Iafet e pronipote di Noè, con il nome di Bescia.

    Altri storici attribuiscono al popolo degli Ausoni la fondazione di Bescia, successivamente denominata Beretro.

    Con l’arrivo degli Achei in Calabria, la città cadde sotto l’influenza della potente Sybaris; nell’area di Mastro D'Alfio sono stati rinvenuti un forno a due bocche di epoca greca e due grandi giare, custodite presso il Museo della Sibaritide.

    Con l’arrivo dei Brettii in Calabria Beretro divenne una delle principali città della confederazione e fu rinominata in Besidiae.

    Nel 205 a.C., nella battaglia di Campoville, Besidiae con gli alleati Brettii e Cartaginesi guidati da Annibale, sconfisse i legionari Romani; ma nel 203 a.C. fu conquistata dal console romano Gneo Servilio Cepione.

    Sotto i Romani la città fu denominata Besidianum.

    Con la caduta dell’Impero Romano d'Occidente Bisignano fu inizialmente sotto il controllo degli Ostrogoti e successivamente seguì le alterne vicende della lotta tra Bizantini e Longobardi.

    Tra il VII e l’VIII secolo d.C. la città divenne sede vescovile succedendo a quella di Thurii, di cui non si hanno più notizie a partire dal 680.

    Il primo vescovo riportato da un documento ufficiale del 743 fu Auderamus, presente al Sinodo convocato a Roma da Papa Zaccaria.

    Con la riconquista della Calabria effettuata dai Bizantini, nel 963 Nicefora Foca II impose il rito bizantino anche a Bisignano.

    Nel 970 fu vescovo un certo Ullotto.

    Nel 983 Papa Benedetto VII assegnò Bisignano alla Metropolia di Salerno, come risulta dalle bolle papali del 986 e del 1058.

    Nell'XI secolo Bisignano risultava avere due dipendenze: Salerno per la chiesa latina e Reggio Calabria per quella bizantina.

    Nel 1026 Bisignano fu assediata dai Saraceni, ma la risposta della cittadina fu pronta e gli invasori furono respinti, perdendo sul campo di battaglia i loro condottieri Arpica e Melo.

    Nella metà dell’XI secolo il condottiero normanno Roberto il Guiscardo fece rapire il nobile bisignanese Pietro De Turra, per il quale pretese il pagamento di 20.000 ducati.

    Nel 1331, dopo l’assassinio del vescovo di Bisignano Federico, Papa Benedetto XII scomunicò tutta la provincia.

    Nel 1400 Bisignano fu feudo dei Ruffo di Catanzaro.

    Il 26 Marzo 1462 il duca di San Marco Argentano Luca Sanseverino acquistò dalla Regia Corte, per concessione di re Ferrante I d’Aragona, la città di Bisignano e quella di Acri per la cifra di 20.000 ducati d’oro e d’argento.

    Con l’ascesa al potere dei Sanseverino iniziò la dinastia dei principi di Bisignano che trasformarono la città nel capoluogo del feudo.

    La città rimase in mano ai Sanseverino fino all’eversione della feudalità, avvenuta nel 1806.

    Il 26 agosto 1582 vi nacque Lucantonio Pirozzo, noto come Sant'Umile da Bisignano: Santo della Chiesa Cattolica.

    Nel 1887, a seguito di un violento terremoto, il borgo fu quasi interamente distrutto, perdendo gran parte del suo enorme patrimonio storico-architettonico.

    Con Decreto del Presidente della Repubblica del 24.03.1994 è stato concesso al Comune di Bisignano il titolo di Città.

    INFORMAZIONI SUL COMUNE DI BISIGNANO

    • Abitanti: 9501 al 01.01.2023
    • Nome degli Abitanti: bisignanesi
    • Superficie Territoriale: 86,20 km²
    • Altitudine Centro: 350 metri s.l.m.
    • Altitudine Massima: 717 metri s.l.m.
    • Altitudine Minima: 56 metri s.l.m.
    • C.A.P.: 87043
    • Prefisso Telefonico: 0984
    • Santo Patrono: San Francesco da Paola, 2 Aprile
    • Confini Territoriali: Acri, Cerzeto, Lattarico, Luzzi, Mongrassano, San Marco Argentano, Santa Sofia d'Epiro, Tarsia e Torano Castello
    • Frazioni e Contrade: Acetoforte, Acqua di Fico, Arenella, Aria Cupa, Armoino, Azzarella, Bellosguardo, Caluoni, Campoville, Canale, Ceraso, Cocozzello, Cretarossa, Croce Dalli, Ficomuto, Foresta, Forestella, Franci, Frassia, Fravitta, Fria, Gallice, Guardia di Solima, Guardiella, Imperatore, Macchia Tavola, Marinella, Mastro d’Alfio, Muccone, Muoio, Paglia Lunga, Pagliaspito, Pantano d’Olmo, Pezza Piana, Pietramala, Probenda, Rottani, San Fili, San Staso, Sellitte, Serra Cavallo, Serramato, Soverano, Squarcio, Succiommo, Vadie, Valle Castello, Vallecupo, Volta Falce, Vallerusso, Vescovado, Vritta, Zarella
    • Stazione Ferroviaria: Scalo Ferroviario di Acri-Bisignano-Luzzi a Luzzi
    • Aeroporto: Aeroporto di Lamezia Terme

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